IL GIRO DELLA MEMORIA. BAILETTI RE NELLA SUA MILANO, 21a TAPPA DEL GIRO 1963

STORIA | 31/05/2020 | 08:00
di Marco Pastonesi

Dal 9 al 31 maggio si sarebbe dovuto disputare il Giro d’Italia 2020. Tuttobiciweb lo corre comunque, giorno per giorno, con la forza della memoria. Oggi la ventunesima tappa: Toni Bailetti ci racconta quella del 1963.


“I giochi al Giro d’Italia del 1963 erano finiti. Primi nella generale con Balmamion, primi a squadre con la Carpano, primi di tappa con tre vittorie per Bariviera e una per Defilipps. Dopo tre settimane rimaneva soltanto la Brescia-Milano, 136 chilometri piatti, la prima metà firic-firuc, la seconda a tutta, noi bianconeri davanti, sotto la pioggia, a tirare il gruppo, un treno ululante in pianura, tutti i vagoni schierati in fila indiana, a finire in fondo Balmamion e Zilioli, a cominciare dalla testa gli altri a rotazione per proteggere e lanciare Bariviera. Finché a Milano, al Ponte della Ghisolfa, mi inserii fra Guernieri, un armadio, e Bariviera, il velocista, dissi a Guernieri di spingere finché ne avesse avuta, ché poi ci avrei pensato io. E a un chilometro dal Vigorelli ci pensai io, passai davanti, con Bariviera dietro, che mi ordinava a destra, a sinistra, a destra, a sinistra. Poi via Arona e il Vigorelli. Lo conoscevo come se fosse il mio cortile. Ci saltai dentro. Il ruggito della folla. Il rettilineo per superare il traguardo. Poi un giro completo di pista, 397,70 metri per la precisione su quell’anello magico di abete rosso della Val di Fiemme. Tirai tirai tirai. Tirai così forte che nessuno riuscì a superarmi. Primo”. Primo Bailetti, secondo Bruni, terzo Benedetti, quarto Bariviera, tutti con la B. E quinto Pifferi.


Toni Bailetti aveva 25 anni, un titolo olimpico e gambe dinamitarde: “Effettivamente dopo la corsa non ci parlammo, io e Bariviera. Forse lui ci era rimasto male, certo io ci ero rimasto bene, ma tanto la vittoria era restata in famiglia. Se con quello che avevo guadagnato al Giro del 1962 mi ero comprato la casa, stavolta acquistai un negozio. Mi specializzai in abbigliamento e attrezzatura sportivi, alpinisimo e sci, caccia e pesca. Per 25 mantenni il monopolio del commercio a Turbigo e dintorni. Quando poi i negozi di articoli sportivi spuntarono qui e là, io e mia moglie decidemmo di chiuderlo lì”.

Bailetti, quello dell’oro a Roma 1960, quello delle quattro vittorie di tappa al Giro, quello delle due vittorie di tappa al Tour: “Vincere al Vigorelli era come ballare sulle punte dei piedi o esplodere un do di petto al Teatro alla Scala. La prima volta ci entrai da esordiente, timido, intimorito, impaurito. C’era un allievo, un solo anno più di me, ma mi sembrava già un veterano: Abramo Merlotti. Mi disse vai su e pedala, più o meno come quello là disse alzati e cammina. Feci proprio così: andai su e pedalai, e mi sembrò un miracolo poterlo fare su una pista che nelle curve era verticale. Ci presi gusto: in bici andavo da Turbigo a Buscate, a casa di Abramo, in bici chiacchieravamo da Buscate al Vigorelli, la casa di Maspes, al Vigorelli si saltava su una bici da pista, prima noleggiata dal signor Campi, un ometto, poi con una Bianchi consegnata da Pinela De Grandi nel negozio di viale Abruzzi e custodita in un camerino del Vigorelli affittato dalla nostra società, la Cademartori. Pedalavo e intanto ammiravo Zanetti e lo stesso Merlotti che, su quel precipizio della curva, riuscivano addirittura a paralizzarsi in un surplace”.

Al Vigorelli avrebbe affidato la vita, Bailetti: “Campione lombardo di inseguimento. E primatista mondiale nei 5mila metri nel vicino palazzo dello sport di piazza VI Febbraio, da militare in libera uscita, a piedi dalla caserma di piazza Perrucchetti. Al Vigorelli non solo avrei affidato la vita, ma ce l’avrei anche lasciata. Era il 1969. In una prova dietro motori, all’improvviso fui lasciato al vento, svirgolai, decollai, volai, la testa contro un paletto. Entrai in coma. Ne uscii per dire a mia moglie: visto come mi hanno conciato?, dopo di che rientrai in coma. E quando finalmente mi risvegliai, abbandonai il ciclismo”. Non è finita. “Un giorno bussò alla porta di casa Battista, il custode del Vigorelli: dalla ristrutturazione del velodromo aveva salvato quel paletto e me lo portava in regalo come i Re Magi con l’oro, l’incenso e la mirra”. Non è tutto. “Nel mio piccolo museo personale, fra la medaglia olimpica e la maglia della Carpano, lì che troneggia, c’è ancora il paletto del Vigorelli”.

GIA' PUBBLICATI

GIRO DELLA MEMORIA. DOMANI COMINCIA L'AVVENTURA

1 - IL GIRO DELLA MEMORIA. VELO, PETACCHI E IL CAPOLAVORO DI LECCE

2 - IL GIRO DELLA MEMORIA. PELLICCIARI E IL VOLO DI MEO VENTURELLI A SORRENTO

3 - IL GIRO DELLA MEMORIA. MARIO ANNI E LA TERZA TAPPA QUASI IN ROSA A MONTECATINI, 1969

4 - IL GIRO DELLA MEMORIA. FURIA ZANDEGU' A CHIANCIANO NEL 1967

6 - IL GIRO DELLA MEMORIA. L'UNICA VOLTA DI FABRIZIO CONVALLE, AL GIRO DEL 1990

7 - IL GIRO DELLA MEMORIA. IL LEALE CHINETTI E LA SETTIMA TAPPA DEL GIRO DEL 1975

8 - IL GIRO DELLA MEMORIA. PAOLO FORNACIARI E QUELLA MONTE SIRINO MAI VISTA NEL 1995

9 - IL GIRO DELLA MEMORIA. «PIETRO DEVI VINCERE» E ZOPPAS VOLO' A MARINA DI RAVENNA NEL 1964

BONUS - IL GIRO DELLA MEMORIA. NEL GIORNO DI RIPOSO, GIANCARLO TARTONI CI RACCONTA DI VARZI, GIRO 1977...

10 - IL GIRO DELLA MEMORIA. BRUSEGHIN E L'IMPRESA DI URBINO 2008

11 - NOE' SENZA FIATO A SAN MARINO, 11a TAPPA DEL 1998

12 - IL GIRO DELLA MEMORIA. CHEULA E LA PRIMA VOLTA DELLO ZONCOLAN, 12a TAPPA DEL 2003

13 - IL GIRO DELLA MEMORIA. LA LIBERTA' DI FARISATO, 13a TAPPA DEL GIRO 1968

14 - IL GIRO DELLA MEMORIA. PETITO E QUEL GAVIA DIVENTATO INCUBO, 14a TAPPA DEL GIRO 1988

15 - IL GIRO DELLA MEMORIA. LE ACROBAZIE DI ERCOLE GUALAZZINI A TRIESTE, GIRO DEL 1977

BONUS - IL GIRO DELLA MEMORIA. SECONDO GIORNO DI RIPOSO, RENATO GIUSTI E IL DENTE AVVELENATO DEL 1961

16 - IL GIRO DELLA MEMORIA. ALDO PIFFERI E L'ASTUZIA DI TORINO, SEDICESIMA TAPPA DEL 1965

17 - IL GIRO DELLA MEMORIA. BALDINI L'IMBATTIBILE, 17a TAPPA DEL GIRO 1958

18 - IL GIRO DELLA MEMORIA. VALDEMARO BARTOLOZZI E L'INCUBO DEL BONDONE, 18a TAPPA DEL GIRO 1956

19 - IL GIRO DELLA MEMORIA. GASPERONI E L'ULTIMO PANTANI, 19a TAPPA DEL GIRO 2003

20 - IL GIRO DELLA MEMORIA. MASSIGNAN, IL PRIMO UOMO SUL GAVIA, 20a TAPPA DEL GIRO 1960

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'Union Cycliste Internationale (UCI) annuncia che il corridore portoghese António Carvalho Ferreira è stato provvisoriamente sospeso in conformità con le regole antidoping dell'UCI, a causa di anomalie inspiegabili nel suo passaporto biologico dell'atleta nel 2018, 2023 e 2024. Carvalho ha...


Dal fango delle prime tappe fino al sole del traguardo finale, Maurizio e Carlotta Fondriest insieme al fidanzato di quest’ultima, Giovanni Stefania, hanno portato a termine la Nedbank Gravel Burn 2025, una delle gare gravel più dure e affascinanti del...


Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, Alé Cycling ha annunciato un resyling organizzativo del suo distributore americano FZ Import & Distribution Corp con Alessia Piccolo che assume la carica di CEO e Peter Kukula quello di direttore Generale. Ecco il comunicato...


Con il Mondiale su pista in Cile di Mattia Predomo - che lo ha visto migliorare il record italiano nello Sprint a squadre insieme ai compagni di Nazionale - si è ufficialmente conclusa la stagione 2025 della Campana Imballaggi Geo&Tex...


Tim Wellens è uno dei corridori più esperti del gruppo e la sua UAE Emirates anche quest’anno è stata la squadra con il maggior numero di vittorie. A 34 anni, Wellens prova ancora la stessa emozione nell'appuntare un numero di...


Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia brevettata...


La stagione del ciclocross vivrà uno dei suoi momenti più attesi nel fine settimana dell’8 e 9 novembre, quando Middelkerke, storica località belga affacciata sul Mare del Nord, ospiterà i Campionati Europei di Ciclocross UEC 2025. Due giornate di puro...


In vista della quinta edizione di BEKING, l’associazione avvia un nuovo ciclo di attività educative dedicate ai più giovani. A partire dal 10 novembre, alcuni tra i più celebri ciclisti professionisti incontreranno gli alunni delle scuole del Principato per parlare...


E’ un’oasi. E’ un presidio. E’ un campo neutro, un rifugio antistress e antitraffico, un principato della lentezza e della sostenibilità. E’ un centro immobile della mobilità. Ed è anche un centro – ma sì, non è una parolaccia -...


Ottimi risultati nella due giorni di gare per l’Ale Colnago Team impegnato in Toscana ed Emilia Romagna. Sabato 1 novembre al Mugello Circuit di Scarperia nella 5a edizione del Trofeo Città di Firenze, gara internazionale di ciclocross, il team modenese...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024