IL GIRO DELLA MEMORIA. PELLICCIARI E IL VOLO DI MEO VENTURELLI A SORRENTO

STORIA | 10/05/2020 | 07:46
di Marco Pastonesi

 


Dal 9 al 31 maggio si sarebbe dovuto disputare il Giro d’Italia 2020. Tuttobiciweb lo correrà comunque, giorno per giorno, con la forza della memoria. Oggi la seconda tappa: Nunzio Pellicciari ci racconta quella del 1960.


“Anquetil era già salito sul podio per indossare la maglia rosa. Poi arrivò al traguardo Meo. I cronometristi, i giudici, infine lo speaker Proserpio: Venturelli migliore tempo, sei secondi meno di Anquetil, primo di tappa e primo in classifica. E Meo con quella faccia lì, da buono, da timido, da montanaro, la faccia di chi sapeva di averla combinata grossa, di chi sapeva che ne avrebbe combinate altre”.

Nunzio Pellicciari aveva 25 anni e indossava il dorsale 128: “Ero il gregario di Meo. Lui modenese di montagna, Pavullo, io reggiano di collina, Baiso, e adesso modenese di pianura, Maranello. Lui neoprofessionista, perché nel 1959 guadagnava più da dilettante nella Brooklin a Empoli che da professionista alla San Pellegrino, io al secondo anno da professionista. Lui una forza della natura, io della volontà. Lui che sprecava, io che risparmiavo. Lui che vinse, io che vinsi con lui”.

Era venerdì 20 maggio, seconda tappa del Giro d’Italia del 1960, la Sorrento-Sorrento, a cronometro, su e giù dal Monte Faito, da zero ai 465 di Sant’Angelo passando per Meta e dai 465 a zero toccando Sant’Agata sui due golfi, 13 chilometri a salire e 12 a scendere, totale 25. “Meo era un sacramento. Alla fine del 1959 arrivò alla San Pellegrino. Coppi, metà corridore e metà dirigente, stravedeva per lui, Bartali, direttore sportivo, un po’ meno. Quando Coppi morì, io – si fa per dire – presi il suo posto in squadra, anche perché Coppi, il Giro d’Italia, lo avrebbe fatto in macchina, da spalla a Bartali. Andai a Loano in ritiro in Riviera. Mi affidarono Meo. Andava come una moto. Alla Parigi-Nizza una tappa, a cronometro, la vinse e un’altra arrivò secondo. Alla Sanremo si piazzò in volata. Poi la Mentone-Roma, cinque tappe, vinse la seconda, ma continuava a minacciare di ritirarsi, gettava la bici nei fossi, voleva tornare a casa, diceva di avere appuntamento con certe sue amiche. Tornò al Giro di Romandia con una vittoria di tappa e un secondo posto a cronometro”.

La San Pellegrino riuscì a blindare Meo quei quattro giorni fino alla partenza del Giro da Roma: “Era in forma, scoppiava di salute, ai giornalisti disse che a Sorrento avrebbe vinto o, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe arrivato secondo. Fu di parola: batté Anquetil, dette un minuto a Carlesi e Nencini, di più a Pambianco e Baldini, molto di più a Gaul. La sera si fece festa. Mangiare e bere. E alla fine Meo divorò quattro gelati. Non si sapeva trattenere. Il giorno dopo era un altro. Voleva ritirarsi. Diceva che aveva mischiato latte e champagne, che gli era venuto il formaggio, che si sentiva la nausea. Nella terza tappa, quella di Campobasso, non andava avanti, prese un minuto e mezzo e perse la maglia rosa, Bartali era arrabbiatissimo. Nella quarta, quella di Pescara, concluse in gruppo. Nella quinta, quella di Rieti, con il Terminillo, scese di bici e la gettò in un burrone, ci fermammo ad aspettarlo io, Zoppas e Taddeucci, si fermò a pregarlo Ambrosini, il direttore di corsa, si fermarono a gridargli Bartali e Della Torre sull’ammiraglia, ma non ci fu verso. Lui diceva di vederci doppio, abbandonò la corsa e salì sull’ambulanza. A Rieti io arrivai fuori tempo massimo, non c’era più lo striscione, avevano già smontato il traguardo, ma la giuria, per compassione, mi tenne dentro. E il giorno dopo ripartii”.

Senza Meo, Nunzio fu libero da impegni: “L’ottava tappa, la Forlì-Livorno, andai in fuga con uno svizzero, passai primo sul gran premio della montagna del Muraglione, staccai lo svizzero e feci 140 chilometri di fuga da solo, finché a 20 dall’arrivo venni ripreso dal gruppo e Van Looy vinse in volata. Meo, durante il Giro, non si fece più vedere: tornò a casa, prese la canna da pesca, salì in macchina, andò in un laghetto vicino all’Abetone e per 20 giorni si dedicò alle trote”.

GIA' PUBBLICATI

GIRO DELLA MEMORIA. DOMANI COMINCIA L'AVVENTURA

1 - IL GIRO DELLA MEMORIA. VELO, PETACCHI E IL CAPOLAVORO DI LECCE

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima giornata dei Campionati Africani di ciclismo su strada assegna i titoli, nell’ordine, ad una etiope (la stella nascente Tsige Kiros) e ad un mauriziano (Tristhan Hardy) tra gli juniores, ad un’algerina (Nersine Houili) e ad una sudafricana (Lucy...


Il Teatro di Rivanazzano Terme ospita venerdì 21 novembre alle ore 21 “Strade nere – L’Africa che pedala”, serata di narrazione e musica ispirata al libro Strade Nere di Marco Pastonesi, pubblicato da Ediciclo Edizioni. Un racconto dal vivo che attraversa il ciclismo...


Beh, per un ciclista che ha corso per 25 anni in bici, di cui 12 anni da professionista, rimanere senza bici è come una beffa. Ad essere preso di mira dai ladri è Sacha Modolo, 38 anni, come Monica De Gennaro,...


Sono state presentate questa mattina al Ristorante Rino Fior di Castelfranco Veneto (Tv) le novità de "Il Fiore d'inverno" il tradizionale premio castellano che sarà consegnato il prossimo 1° dicembre al Teatro Accademico. La 26a edizione del Premio ideato e...


Elemento SE è un casco che non ha davvero bisogno di presentazioni e l’edizione speciale realizzata con MAAP riesce ad offrire un design grafico sorprendente e caratteristico. Ventilazione e comfort all’avanguardia si uniscono ad una aerodinamica sofisticata per un prodotto che è già...


Stephane Heulot sarà il nuovo team manager della TotalEnergies ed è destinato a prendere le redini del comando da Jean René Bernaudeau. Quest'ultimo nel 2026 compirà 70 anni e più volte ha manifestato l'intenzione di fare un passo indietro dopo...


Cristian Scaroni è stato l'unico italiano quest’anno a vincere una tappa al Giro d'Italia: si è imposto a San Valentino (Trento), tagliando il traguardo mano nella mano con il compagno di squadra Lorenzo Fortunato. Quarto al campionato europeo e vincitore...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


A casa di Michele Gazzoli ci sono tantissimi motivi per essere felici. In primis perché tra qualche mese diventerà papà di una bambina insieme alla compagna Cristina Andriotto, che lavora nel settore marketing di RCS Sport ed è figlia del...


Quella che per anni è stata "la Colpack" adesso è la MBH Bank Ballan CSB, batte bandiera ungherese (benché sia affiliata anche alla Lega Ciclismo dell'On. Pella) e sta per intraprendere la prima stagione come Professional. Nei giorni scorsi abbiamo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024