CHE MALE C'È A DIRE CHE IL GIRO È ANCHE BUSINESS?

GIRO D'ITALIA | 19/01/2017 | 11:38
C’è amarezza, questo è logico ed anche prevedibile. Io stesso sono profondamente deluso per le scelte operate da Rcs Sport, ma come spesso succede quando si sceglie si finisce sempre per scontentare qualcuno. La mia speranza era chiara: nel Giro delle Cento edizioni auspicavo quattro inviti ai quattro team italiani. Rcs Sport ha pensato diversamente, anche perché ci sono logiche aziendali, budget da raggiungere, conti da far tornare.

Non è una vergogna, ognuno di noi ha di questi obiettivi. Guai a non pensarci e a non tenerne conto. Il Giro è la corsa di tutti, ma è soprattutto di Rcs Sport, che è pur sempre una realtà economica privata, che può invitare chi vuole e che deve far profitto per far quadrare i conti. Spesso la si accusa per le partenze dall’estero, ma come più volte ho scritto, ben vengano l’Olanda, l’Irlanda, la Danimarca e molto probabilmente in un non lontano futuro la Polonia. Ecco il perché anche di un’apertura alla CCC Sprandi. Sono opportunità, occasioni che passano e vanno prese.

Spesso al Sud il Giro ci riesce ad andare proprio perché raccoglie preziose finanze oltre i nostri confini nazionali, anche perché se fosse per alcune nostre amministrazioni locali il Giro avrebbe già chiuso da tempo i battenti. Questo per dire che capisco tutto e, probabilmente, avrei agito così anch’io: se c’è da crescere e migliorare il nostro prodotto l’unica strada possibile è con l’aumento di risorse economiche. Però basta dirlo, senza reticenze e paure. Non è una colpa cercare di far quadrare i conti. Mi meraviglia di più il silenzio di chi ha fatto inchieste su “paga e corri”, e di questa vicenda non ha scritto un rigo. Forti con i deboli e deboli con i forti. Che in questo caso, il forte, casualmente è anche il padrone.

Pier Augusto Stagi
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COMMENTI
Ma la FCI dov'e?
19 gennaio 2017 12:23 geo
Stagi come al solito fa un discorso sicuramente logico e corretto, quello che dispiace è l'assoluta assenza di influenza della FCI a difesa delle squadre italiane. Purtroppo Androni lascerà il ciclismo e così quindi perderanno il lavoro un bel po' di corridori e di staff italiano.
Il ciclismo italiano ha scelto DI Rocco come rappresentante, ma si è dimostrato un rappresentante molto poco importante per le decisioni che contano.

VEGNI VERGOGNA
19 gennaio 2017 13:57 FABIOD1977
oggi sulla gazzetta il sig. Vegni dice escluse Androni e Nippo Fantini per il progetto????
E quale progetto ha la Wilier??? che è ricordata solo per Di Luca e Rabottini al giro d'Italia.
Oppure la CCC che ha un progetto sui giovani fino a poco tempo fa Shumacher e Rebellin over 40!!!
Oppure i russi che hanno vinto la Settimana Coppi Bartali con un 34enne sconosciuto al ciclismo che dopo l expolit è stato meglio far sparire, o con la federazioni russe sportive tutte implicate nel doping.
Vegni è meglio che tu ti dimetta!!! Al giro del centenario meritavano di starci Androni e Nippo Fantini al posto dEI polacchi e della Wilier di Scinto e Citracca due personaggi .......

bisogna essere certi
19 gennaio 2017 14:22 canepari
di non confondere businnes con "marketting".... (© copyright Gian Paolo Ormezzano).

Di Rocco sei un furbo, chi ti ha votato invece è una vergogna.
19 gennaio 2017 15:05 Bastiano
Come si può pretendere di essere il presidente di una Federazione, se poi non la si difende?
Quali erano le qualità miracolose che hanno portato alla rielezione di Di Rocco?
Gli hanno ucciso il settore e lui, non ha proferito parola, NON HA DETTO UNA SOLA PAROLA in difesa del settore. Ma vi rendete conto di che incapace avete rieletto????

Mah
19 gennaio 2017 15:16 Ruggero
Faccio il bastian contrario, tutti urlano allo scandalo, io invece dico, perchè non si prova a metter mano a quella farsa che è la nostra cattegoria under 23, dove 3/4 squadre gestiscono tutto senza sfornare un corridore vero dala notte dei tempi, perchè non si porta tutto ad una dimensione più umana dove anche ragazzi delle piccole squadre possano emergere e finalmente magari passerebbe professionista qualche ragazzo con numeri idiscutibili, magagari alla Nippo o quant'altro finirebbe qualche ragazzo appetibile anche da parte di RCS.
Inizia una nuova stagione dove a parte Nibali e forse Aru non abbiamo un solo corridore che alla partenza delle corse che contano abbia concrete speranze di vittoria, fra 15 giorni c'è un mondiale di ciclocross dove l'Italia, dico Italia non il Congo se non partecipa Fontana si schiererà con corridori che nella migliore delle ipotesi prenderanno minuti e giri di svantaggio.
E la nostra preoccupazione qual'è ? che la Nippo e l'Androni non vengono invitate al giro.
RCS nom è un ente benfico fa i suoi conti e decide di conseguenza, poi......il perchè venga invitata una squadra italiana piuttosto di un'altra non lo so e francamente non mi interessa, quel che conta è che se Nibali e Aru dovessero mai avere una dissenteria siamo rovinati.

E' semplicemente vergognoso
19 gennaio 2017 15:26 Leonardosca
Carissimo Dott. Stagi, tutto quanto vero, ma questo, quando si parla business in un’azienda fine a se stessa, non in un contesto in cui vi è rilegato un movimento sportivo e dove il ciclismo e le squadre italiane hanno contribuito a fare anche la storia e la vita di RCS. Il vero problema, è che ormai, viviamo in un ciclismo corrotto che non conosce più regole e regolamenti, si parla e si pretende il rispettodi codici etici, nascondendosi poi dietro ad un dito. Ma quale futuro ha il nostro movimento, quale futuro andremo a proporre ai nostri giovani ciclisti domani? Ci rendiamo conto che in Italia (paese di storia e di cultura ciclistica) non rimane più una squadra Woldtour, e il Sig. Vegni cosa pensa ben di fare? Dare il colpo del KO. Erano rimaste queste piccole realtà professional dove poter affidare i nostri giovani ragazzi, ed i prossimi anni quale collocazione potranno trovare? Pensano al business, accettando denaro e sponsorizzazioni in cambio d’inviti, prediligono questo in cambio del futuro ciclistico del nostro paese. Il prossimo anno pure l’Androni e la Fantini abbandoneranno questo sport?! Così sarà finalmente orgoglio di RCS nell’organizzare un giro d’Italia senza la presenza di un team Italiano e magari che se lo vadano ad organizzare tutto all’estero.
Complimenti

caro fabiod1977
19 gennaio 2017 16:56 paciacca
Caro FabioD1977 mi spieghi cosa c'entra tirare in ballo Scinto e Citracca???? Niente! Solo buttare zizzania in un momento delicato per il ciclismo.
Il fatto è un'altro. Uno solo: al GIRO100 le WC dovevano essere date alle 4 squadre Italiane. Punto e Basta! Non abbiamo più Pro Tour, abbiamo solo 4 profesional: salvaguardiamole! Questo è il punto!

SPESE
19 gennaio 2017 17:40 paree
Stai una domanda?Ma tutte le scorte della Polizia, tutti i problemi che crea il passaggio di un giro le pagano i polacchi e i russi oppure gli italiani?

19 gennaio 2017 20:37 BARRUSCOTTO
tutti gli anni la stessa storia chi rimane escluso reclama ma onestamente solo la bardiani meritava l'invito ma chissa' perché le professional devono correre nel world tour

Ma la ACCPI ???
19 gennaio 2017 20:57 FrancoPersico
Anche alla Volta a Catalunya non ci è andata meglio. Ok io sono quello pro FCI e contro le Professional italiane. No a me spiace lo scenario del ciclismo italiano. Purtroppo nessuno fa nulla. E purtroppo in Italia, anche nel ciclismo, tutti contro tutti invece di unirsi.
E la ACCPI cosa dice in merito ai non inviti al Giro e non solo al Giro?
Grazie
Franco Persico (IM)

X Barruscotto
20 gennaio 2017 08:47 Ruggero
Pienamente d'accordo con te !!!

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