
Il conduttore televisivo danese e commentatore per il ciclismo Brian Nygaard ha scatenato l’ira dei tifosi di Jonas Vingegaard, quando, durante la sua trasmissione televisiva, ha detto che il due volte vincitore del Tour dovrebbe cambiare i suoi obiettivi. In Danimarca è così scoppiato il caso e, come avviene in tutti i processi mediatici, ci sono colpevolisti e innocentisti.
Nygaard è un nome noto nel mondo del ciclismo per aver lavorato negli uffici stampa di molte squadre e fu proprio lui che si occupò della conferenza stampa in cui nel 2007 Bjarne Riis ammise il suo uso di doping.
Successivamente ha lavorato per Sky, Leopard – Trek e poi Orica-GreenEDGE, prima di passare agli studi televisivi, dove conduce trasmissioni sportive legate al ciclismo.
«Prima del Tour, mi ero già chiesto se Jonas Vingegaard fosse una figura secondaria nell'era Pogácar e se non sia più capace di competere con lui – ha detto Nygaard nel suo podcast The Cycling - Credo che ora possiamo dire che sia così. Non ha potuto opporre alcuna resistenza a Pogacar».
A Parigi, durante l’ultima conferenza stampa di Vingegaard al Tour de France, il campione danese aveva detto di aver avuto una doppia forma durante la corsa: la migliore in alcune tappe, ma anche la peggiore in alcune giornate.
Al riguardo Nygaard è stato molto critico, sostenendo che per Vingegaard sia arrivato il momento di puntare ad altri obiettivi, più alla sua portata e soprattutto di sfruttare le gare in cui Pogacar non è presente.
«Vingegaard deve essere la versione migliore di se stesso per riuscire a sfidare Pogacar. Ma ho avuto la sensazione che probabilmente non abbia tirato fuori il suo meglio in questo Tour». Il commentatore e conduttore sportivo si è poi soffermato sulle dichiarazioni che Trine Marie Vingegaard Hansen, la moglie di Jonas Vingegaard, ha rilasciato al quotidiano Politiken prima del Tour de France. Secondo l’esperto di ciclismo, il campione della Visma-Lease a Bike non dovrebbe pensare a stare più a casa, ma trascorrere più tempo in gara, sottolineando, che durante l’anno le gare a cui prende parte sono poche per un corridore che vuole vincere il Tour de France.
«Forse dovrebbe fare altre cose. Non sto dicendo che dovrebbe diventare un idraulico, ma forse dovrebbe porsi obiettivi diversi. E lo ripeto: deve passare più tempo in bici con un numero sulla schiena, perché è così che si vincono più corse, soprattutto quando Pogacar non c'è. Se Jonas Vingegaard dovesse vincesse la prossima Vuelta di Spagna, secondo Nygaard, dovrebbe prendere in considerazione l'idea di partecipare al Giro d'Italia, perché forse sarebbe poco realistico per lui vincere di nuovo il Tour de France.
Nel 2024, Vingegaard ha concluso a 6’17” da Pogacar mentre quest'anno, il distacco era di 4’24”. Sicuramente è migliorato, ma secondo Nygaard, questo risultato non può bastare e non può far pensare ad una vittoria nel 2026 da parte del danese. Intanto in Danimarca si parla di Vingegaaard e di cosa dovrebbe fare in futuro. Da quando Nygaard nella sua trasmissione ha chiesto il parere del pubblico gli appassionati di ciclismo si sono scatenati e ognuno dice la propria sul futuro di questo campione.
Vingegaard è pronto a partire per la Spagna, dove correrà la Vuelta che prenderà il via il 23 agosto. Questa volta il corridore della Visma-Lease a Bike sarà il capitano unico e senza Pogacar in corsa la vittoria finale potrebbe essere sorridergli.