PROFESSIONISTI | 12/09/2015 | 08:24 Il Team Colombia-Coldeportes non ha certo corso al risparmio nella 19a tappa della Vuelta a Espana. Ben tre degli atleti agli ordini di Valerio Tebaldi e Oscar Pellicioli sono infatti andati all’attacco nei 185,8 km daMedina del Campo ad Avila. Leonardo Duque, Fabio Duarte e Juan Pablo Valencia hanno
provato a giocare diverse carte nel finale di una tappa impegnativa, e
resa ancora più logorante da un forte vento trasversale, una costante in
questa terzultima prova della corsa a tappe spagnola.
Il francese Alexis Gougeard (Ag2r-La
Mondiale) è riuscito a fare la differenza sulla salita di Alto de La
Panamera, che svettava a 19 km dal termine, resistendo sull’ultimo
strappo verso Avila per coronare a braccia alzate una splendida azione.
Secondo, a 40 secondi, il portoghese Nelson Oliveira, seguito da Maxime
Monfort (Lotto-Soudal). Fabio Duarte ha terminato la sua prova al
settimo posto, a 53 secondi, dopo aver a lungo inseguito – in compagnia
di David Arroyo (Caja Rural) e dello stesso Oliveira – i primi
inseguitori di Gougeard. Leonardo Duque è giunto sul traguardo in 20a
posizione, Juan Pablo Valencia in 22a: domani, gli Escarabajos saranno
premiati come vincitori di tappa nella classifica a squadre.
Il
gruppo si è preso una giornata di tregua fino ad Alto de la Panamera,
concedendo fino a 18 minuti ai 24 battistrada, partiti dopo pochi
chilometri di corsa: nel finale, però, la gara si è accesa sotto la
spinta della Movistar, che ha provato ad attaccare il leader Tom Dumoulin
(Giant-Alpecin). Tuttavia, è stato proprio l’olandese il migliore degli
uomini di classifica, riuscendo a strappare altri tre secondi al rivale
più pericoloso, l’italiano Fabio Aru (Astana).
“Oggi volevamo entrare in fuga ad ogni costo, ma c’è stato da lottare parecchio – racconta Juan Pablo Valencia, - abbiamo
percorso diversi chilometri a tutta per riuscire a tenere a distanza il
gruppo, fino a quando non si è formato il frazionamento giusto.”
I
battistrada sono rimasti compatti fino allo strappo di 3a categoria di
El Tiemblo, dove Tiago Machado (Katusha) ha allungato sugli avversari.
Al suo inseguimento, sulla salita della Panamera, sono usciti Gougeard e
Leonardo Duque. “Nel gruppo in fuga temevamo Oliveira, e avevamo
stabilito che Fabio sarebbe rimasto alla sua ruota – racconta l’esperto
atleta colombiano, vincitore oggi del premio fair play - mentre io ho
provato a riportarmi sul fuggitivo. Oggi Gougeard andava veramente
forte, in pochi chilometri abbiamo raggiunto Machado, ma il suo ritmo
era troppo elevato per me.”
Staccato Machado a 3 km dalla
cima della salita, Gougeard è rimasto al comando da solo, inseguito da
un quartetto composto dal portoghese, Monfort, Andrey Amador (Movistar) e
Amael Moinard (BMC), mentre ancora dietro si formava un terzetto con
Duarte, Oliveira e Arroyo. “Ci siamo ripotati sui primi inseguitori all’inizio dello strappo finale di Avila – racconta Duarte – quando
avevamo già speso molto. Oggi speravamo davvero di fare risultato, ma
abbiamo trovato avversari molto forti sulla nostra strada.”
E’ rimasta una sola tappa prima della passerella di Madrid, ed è la 20a, da San Lorenzo de El Escorial a Cercedilla: 175 km e
quattro gran premi della montagna decreteranno se Tom Dumoulin riuscirà
a confermarsi il più forte di questa Vuelta a Espana, mentre per gli
Escarabajos sarà un’altra occasione per provare a mettersi in luce.
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