
Con la maglia di campione nazionale belga, Tim Wellens ha portato a casa la sua prima vittoria al Tour de France e la quinta per la sua UAE Emirates, dopo i 4 successi di Pogacar. La vittoria di oggi è arrivata come ai Campionati del Belgio, quando Wellens aveva sorpreso tutti andando a prendersi il suo titolo al termine di una lunga fuga solitaria.
Il fiammingo aveva già ottenuto due vittorie alla Vuelta e due vittorie al Giro e con il successo di oggi anche lui ha centrato la tripla corona per le vittorie di tappa nei tre grandi giri. «È una vittoria davvero speciale. Credo che tutti conoscano il Tour de France, tutti vogliono correrlo, e non sono in molti a vincere delle tappe. Quindi è una vittoria bellissima, arrivata anche grazie a tanta esperienza».
Il belga dopo il traguardo era chiaramente orgoglioso della sua vittoriosa conquistata in solitaria dopo ben 42 chilometri, la sua è stata una vera e propria maratona fino al traguardo. «Ho fatto quello che sentivo di dover fare. Mi sentivo benissimo oggi. Prima della tappa, io e Niels Politt ridevamo un po' pensando che saremmo andati in fuga. Poi c’è stata una grossa caduta e spero che sia andato tutto bene. Quindi mi sono trovato davanti e sull'ultima salita della giornata mi sentivo davvero bene, ho visto che anche gli altri stavano bene, ma sapevo di dover andare da solo e in cima alla salita ho trovato il mio momento e ho sentito di avere le gambe per andare e rimanere in fuga fino alla fine. Sapevo di dovercela fare da solo. Oggi ho avuto la mia opportunità e l'ho colta al volo perché avevo le gambe per arrivare in fondo».
All’inizio della Grande Boucle, Wellens, come il resto della UAE Emirates, aveva detto di essere qui per aiutare Pogacar e che il suo compito era quello di dare tutto per il capitano. Oggi però Wellens ha corso per se stesso e ha dimostrato che in squadra può esserci anche un po’ di libertà.
«Ho avuto l'opportunità di provare a vincere e ci sono riuscito, ma ovviamente ho barattato la mia vittoria direttamente con la maglia gialla per Tadej a Parigi». Il belga ha affrontato una lunga corsa solitaria verso Carcassone e il suo unico pensiero, era la vittoria al Tour, per avere così un successo i tutti e tre i grandi giri. «Vincendo sapevo che avrei concluso una bellissima tripletta, completando finalmente la mia trilogia con le vittorie al Giro, Tour e Vuelta. Quindi sapevo che dovevo godermi il momento. Ho continuato a pedalare fino al traguardo perché volevo un distacco importante per godermi appieno quello che stava accadendo e magari alzare in alto la bici dopo il traguardo».
La gioia e l’emozione di Wellens si potevano leggere sul suo sorriso e poi con l’abbraccio a tutti i ragazzi della squadra. «Ero emozionatissimo. Ed ero così felice che ho dimenticato di alzare la bici dopo il traguardo. Ho proprio dimenticato di farlo».