
Tadej Pogacar è felice per la vittoria del suo compagno di squadra Tim Wellens, perché in questo modo è stato ripagato per tutto l’impegno messo al servizio del suo capitano. Pogacar è contento per il giorno di riposo, il suo intento è quello di riposare prima di affrontare l’ultima e decisiva settimana di corsa. Il campione sloveno ha un buon margine di vantaggio su Vingegaard, si tratta di 4’13”, ma sa anche che nelle tappe di montagna possono accadere tante cose.
«Sono molto felice per Tim. Sono più felice per la sua vittoria che per una delle mie. Oggi è stato incredibile, sentivo alla radio mentre affrontava quei 45 chilometri in cui ha resistito al gruppo degli inseguitori, è stato incredibile. Il modo in cui ha corso oggi è eccezionale. Tanto di cappello, se lo meritava davvero. Sono più che felice».
Wellens a Carcassonne ha conquistato la sua prima vittoria alla Grande Boucle e anche lui può vantare la tripla corona per aver vinto in tutti e tre i grandi giri. «Tim è uno dei migliori compagni di squadra che abbia mai avuto. Si è sacrificato molto per me, tutto l'anno, anche nelle Classiche. Questa è una delle sue gare preferite. Ha sempre fatto di tutto per raggiungere i suoi obiettivi. Oggi ha avuto la sua opportunità per vincere e l'ha colta al volo e ha dimostrato di essere un campione». Pogacar è felice per il suo compagno, ma sa di dover rimanere concentrato, perché martedì inizierà la terza e decisiva settimana del Tour. «Sono molto contento per il giorno di riposo. Non vedo l'ora di riposarmi un po', ma non troppo, perché poi ci sarà il Mont Ventoux. È abbastanza chiaro che voglio tenere la maglia gialla e riportarla a Parigi. So che sarà dura, ma sono pronto a lottare. Jonas sembrava fortissimo ieri, ma io sono pronto a lottare».
Pogacar, poi, ancora una volta ha messo in discussione la strategia della Visma-Lease a Bike, considerando il loro approccio un po’ strano. «Se fossi Jonas, non sarei il più contento stasera. È secondo in classifica generale e ovviamente può ancora vincere il Tour. Ieri ha mostrato un'ottima forma. Capisco che anche la Visma voglia vincere tappe, ma può ancora vincere il Tour. Quindi non sarei contento al suo posto».
In corsa c’è stata una caduta importante e anche al riguardo Pogacar, ha ammesso di non aver compreso bene la strategia del team olandese.
«Dopo la caduta, molti corridori della classifica generale, incluso Jonas, sono dovuti rientrare nel gruppo. Tim Wellens e io abbiamo cercato di rallentare perché potessero rientrare, ma improvvisamente tre corridori della Visma-Lease a Bike hanno preso il comando. Prima Wout Van Aert, poi Victor Campenaerts e infine Matteo Jorgenson. Non capisco a cosa stessero pensando, è stata una situazione piuttosto strana. Non sapevo davvero cosa pensare».
La corsa, dopo il giorno di riposo, riprenderà martedì con il Mont Ventoux e ci sarà subito battaglia. Poi da giovedì a sabato ci saranno i tre giorni finali sulle Alpi, dove si deciderà il vincitore del Tour de France.