LE PAGELLE DI STAGI. Voto 2 a chi accusa senza guardare
TOUR DE FRANCE | 25/07/2014 | 20:03 di Pier Augusto Stagi
Se fanno i calcolatori non piacciono perché speculano e non danno spettacolo. Se attaccano troppo sono cannibali ingordi e stanno sugli zebedei, se vincono senza neanche vincere una tappa sono dei meschini ragionieri del pedale che non incatenano il cuore. Per L’Equipe Vincenzo è in ogni caso il vero “Imperatore” del Tour, troppo però “al di sopra di tutti”. Per Le Parisien è invece “arrogante” che “richiama lo spettro di Armstrong”. Liberation scrive: «Per fortuna sono finite le tappe di montagna altrimenti ci si poteva chiedere se l'italiano funzionasse con petrolio di contrabbando». Più duro Le Monde che torna ad evocare il passato torbido dell’Astana e del suo team manager Alexander Vinokourov, puntando il dito sulla media di watt prodotta da Nibali (417), ribattezzato nel commento di Antoine Vayer, ex direttore della Festina, come l'“ultimo sovrumano” del Tour: un vero mutante. Uso le parole sempre di Liberation: «Altolà! Come si dice nei palazzi di giustizia, la presunzione di innocenza si impone quando non si dispone di alcuna prova». Voto 2. A chi si ostina a fare i processi alle intenzioni.
Ramunas NAVARDAUSKAS. 9. Un attacco bellissimo dopo il gpm a 13 km dal traguardo. Un numero di alta scuola. Applausi.
John DEGENKOLB. 6,5. Perde il treno, ma dimostra di essere un velocista di spessore.
Daniele BENNATI. 6.5 Un Tour tutt’altro che banale, sempre nel vivo della corsa. Quando c’è da lavorare, lavora come pochi. Quando c’è da buttarsi si butta. Tinkov sogna una sua vittoria domenica sui Campi Elisi. Non so se ci riuscirà, ma sono sicuro che si getterà nella mischia: come sempre.
Alessandro PETACCHI. 6,5. Porta Renshaw in rampa di lancio, ma come dico da tempo Ale è più veloce dell’australiano.
Peter SAGAN. 5. Finisce gambe per aria poco dopo il cartello dei 3 chilometri dal traguardo. «Adesso come faccio andare in vacanza tutto spellato?». Voto 8 per la battuta.
Cheng JI. 7. Nato a Harbin, figlio di una casalinga e di un progettista d'interni, dopo aver corso per un po’ a piedi ha scoperto la bicicletta. Nel 2008 ottenne il primo successo da pro, in una tappa al Tour of South China Sea, e debuttò nelle classiche del Nord correndo la Liegi-Bastogne-Liegi (si ritirò). Partecipò poi anche alla Gand-Wevelgem 2009 e alla Liegi-Bastogne-Liegi 2011, ritirandosi in entrambe le corse; nel 2012 corse, invece, la Milano-Sanremo, primo cinese nella storia della "Classicissima", e la portò a termine, classificandosi 140º, dopo essere stato a lungo in fuga. Nello stesso anno partecipò anche alla Vuelta a España, arrivando fino a Madrid e diventando il primo cinese ad essere riuscito a concludere un Grande Giro. È stato anche il primo cinese ad aver partecipato ad un Giro d'Italia, avendo preso il via nell'edizione 2013, che non concluse. Oggi è arrivato ultimo, ad oltre 12’, ma a questo punto vede Parigi. È ultimissimo in classifica generale: 164° a 5 h 43’ 10”. Sarà il primo cinese a concludere il Tour. Io gli do’ 7 ora, perché domenica potrei essere ubriaco.
ne capiscono poco (come dimostrato l'anno scorso con Froome)
"First, the Nibali performance: His time was 16:43, which is 20 seconds slower than Chris Froome in 2012. Back then, the top 5 all went under 16:45 (Nibali himself did 16:30).
When making the calculations, you get the following:
Speed 20.96 Kph, VAM 1798 m/h, and estimated power output using the CPL method ~6.40 – 6.50 W/kg
Using the Ferrari method, the estimated power output is 6.29 W/kg."
In francia si sono visti un texano a 6.7 e il contador dei tempi migliori a 6.6.
Frome 2012 ha avuto un 6.67.
Posso dare un voto anche io?
25 luglio 2014 22:18teos
2 Ai commentatori ed intervistatori inviati RAI - Va bene, anzi benissimo, sottolineare la bravura e la generosità di Nibali, io in primo nei commenti ho affermato che andava doverosamente fatto, però magari non sarebbe male accorgersi che il troppo stroppia e che ripetere "bbbravissimo davvvvero, 'ccezzzzionale, fennnomeno, superlativo, educato, etc.." ogni santo giorno, per ogni minima cosa che fa fosse pure quella di fermarsi a bordostrada a fare , alla fine rischia solo di produrre l'effetto opposto a quello desiderato e renderlo indigesto ai telespettatori, ed è questa l'ultima cosa che Vincenzo merita. Un servizio di qualità si misura anche in questi particolari.
calma
25 luglio 2014 23:50giiocas
Va bene osannarlo questo Nibali ma attenti con gli appellativi. Se lo chiamiamo fenomeno come dovremmo chiamare un certo Merckx? Per non parlare di altri campioni che hanno vinto, oltre ai grandi giri anche le grandi classiche. Mi ritorna in mente un tale Roche che nel 1987 vinse Giro, Tour, Tour di Romandie e Mondiale per non dire altre corse. L'anno seguente sparito. Cosa sarà mai successo? IO sto alla finestra, sono sicuro che qualcuno passerà sotto il mio balcone...........
Teos
26 luglio 2014 00:05pickett
Mi hai rubato le parole di bocca.La Rai(ma anche la coppia di ultras Stagi-Gatti)sta facendo l'impossibile per far diventare l'incolpevole Nibali antipatico ancor prima della conclusione del Tour.Non oso immaginare dopo!
Teos e Pickett
26 luglio 2014 09:53Piccio
Grazie per aver scritto ciò che in tanti pensiamo di questi giornalisti e telecronisti.
Stagi e Gatti credo che soffrano di qualche malessere, magari intestinale, visto che non riescono a gioire nemmeno per i grandi risultati di Nibali e continuano a rodersi su quello che gli altri scrivono, guardando solo ai dubbi e dimenticando gli elogi.
Noi in Francia abbiamo grande stima e rispetto per Nibali, siamo sulle strade a milioni (dico milioni) per applaudirlo, lo aspettiamo prima della partenza e lo festeggiamo dopo l’arrivo: forse siamo troppo semplici, sportivi, ecco allora che arrivano i giornalisti a inacidire questo grande momento.
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