
Il primo mondiale africano ci sta regalando tante storie curiose, oggi ci ha donato il primo risultato davvero di rilievo di una giovane promessa che oggi ha colto una storica top ten.
Kahsay Tsige Kiros ha fatto la storia finendo settimana nella sfida iridata junior vinta dalla spagnola Paula Ostiz Taco davanti all'azzurra Chanta Pegolo. La portacolori dell'Eritrea, non paga di un 22esimo posto al Tour de l’Avenir ha vissuto la sua giornata di gloria - non effimera - alla rassegna iridata di Kigali. Così, a fine gara, il box etiope si è trasformato in una specie di “torcida”, sono sbucati i vessilli nazionali del Paese in cui Kiros è nata 18 anni orsono, il 10 aprile 2007.
Avevamo parlato di lei con Tgsabu Grmay, il faro del movimento ciclistico tutto, e l’ex professionista del World Tour aveva speso parole piene d’apprezzamento per la ragazza che tra l'altro è anche originaria come l’ex portacolori della Jayco Alula della Regione del Tigray, al confine con l’Eritrea. “Si è rivelata nel marzo scorso al Tour of Tigray, vincendo la corsa a tappe allestita dal mio team Amani. Penso che oggi abbia fatto qualcosa di grandioso” spiega Grmay, da sempre pronto a sostenere il ciclismo femminile.
Kiros è balzata alla notorietà anche per un reel postato durante i giorni del Tour de France, quando la ragazza del World Cycling Center stava partecipando ad uno stage in Bretagna. Arrivò l’omaggio floreale di un certo Tadej Pogacar e la piccola Tsige scoppiò in lacrime. La sua resistenza e resilienza sulla cote de Kimihurura è stata incredibile, quasi come se ci fosse un intero Continente a spingerla.
foto ©TeamAfricaRising
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