
Una delle atlete più attese per questo Mondiale è Pauline Ferrand-Prévot che oggi partirà come una delle atlete favorite per la maglia iridata. Al KIM Hotel di Kigali, accompagnata dal tecnico Léa Curinier e dal suo allenatore Paul Brousse, Pauline Ferrand-Prévot ha incontrato la stampa per raccontare le sue impressioni e dire quali saranno le sue ambizioni per la gara che assegnerà il titolo mondiale. Undici anni dopo la sua vittoria mondiale di Ponferrada, PFP punterà alla seconda maglia iridata. oltre ad essere leader della squadra francese, sarà anche l’atleta da controllare. La vincitrice del Tour de France Femmes potrà anche contare su una squadra forte: al suo fianco ci saranno Cédrine Kerbaol, Juliette Labous, Maëva Squiban, Léa Curinier, Marie Le Net ed Évita Muzic.
«Se devo essere sincera, mi aspettavo qualcosa di completamente diverso – ha raccontato Pauline Ferrand-Prévot - Il percorso mi ricorda qualcosa del Giro delle Fiandre».
Il palmares di PFP è veramente straordinario e tra i successi, oltre alla maglia iridata nel 2014, c’è l’ultimo Tour de France e poi una Parigi – Roubaix e la Freccia Vallone, ma anche titoli Mondiali nel Gravel e nella Mounatin Bike e un oro nel cross-country alle Olimpiadi di Parigi 2024.
«Si vede che sarà davvero dura, ma onestamente mi aspettavo che le salite fossero un po' più lunghe. È un circuito davvero impegnativo, con parecchie curve, e ci sono due salite importanti che saranno molto dure, ma è anche vero che servirà comunque un po' di potenza. Mi ricorda le Classiche fiamminghe e serviranno energia e forza fino alla fine».
Il percorso sarà di 164,6 chilometri, con 3107 m di dislivello e una pendenza massima del 13,6%. Quindi si prospetta una gara impegnativa, dove altitudine e umidità saranno le ulteriori difficoltà di giornata.
«Per noi, ciò che sarà altrettanto difficile è il numero di chilometri, saranno poco più di 160, quindi penso che, a lungo termine, le salite saranno davvero dolorose. Sono rimasta piuttosto sorpresa dal circuito, anche in senso positivo e posso dire che mi piace».
Il 2025 per PFP è stato molto positivo e nonostante i tanti impegni e anche i successi, a questo Mondiale è arrivata con buone sensazioni. «Quest’anno sono andata bene anche nelle Classiche di primavera e in questo Mondiale ci presentiamo con una squadra molto forte, con atlete che sanno davvero come posizionarsi bene e in una gara come questa è una cosa molto importante. Non sono mentalmente stanca e non vedo l'ora di vedere cosa riusciremo a fare tutte insieme».
Rispetto allo scorso anno, dove PFP era arrivata molto stanca dopo le Olimpiadi, questa volta si sente bene, carica e motivata e quindi si aspetta di fare una gara con una squadra che saprà gestire la corsa per lei.
«Sto bene e mi godo tutte queste sfide e, in un certo senso, ringrazio anche il pubblico francese che mi ha spinto, che mi ha messo le ali durante il Tour de France. Sono davvero felice di essere qui e di essere con le mie ragazze e so che sarà fantastico averle al mio fianco».
Dopo i Mondiali ci saranno i Campionati Europei, sulle strade della Drôme e dell'Ardèche, proprio in Francia, dove PFP è un idolo del popolo.
«Dovrò fare un passo alla volta, in questo momento l'attenzione è rivolta soprattutto a questo Campionato del Mondo. E da domenica con il ritorno in Francia, cambierò il mio obiettivo. In Ruanda è completamente diverso dal correre in Europa ed è anche bello avere questa possibilità di adattarmi a un altro Paese. Quindi, prima di tutto, siamo qui in Ruanda, non siamo ai Campionati Europei. E poi, da domenica, faremo gradualmente il passaggio e ci concentreremo sui Campionati Europei».
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