È stato tante cose, soprattutto un buon corridore e un bravissimo direttore sportivo, ma anche un ottimo team manager. Oggi il Premio Fair Play 2025, organizzato dal Panathlon Club Bergamo “Mario Mangiarotti” è andato tra gli altri, a Claudio Corti, campione del mondo dei dilettanti a San Cristobal nel 1977, due volte campione italiano tra i professionisti, ma anche tecnico che ha guidato il fior fiore di corridori, come Gianni Bugno, con il quale ha vinto un Giro d'Italia e due Mondiali oltre a tantissime altre cose. Poi team-manager di formazioni come la Barloworld e la Columbia, autetiche incubatrici di talenti (Chris Froome, Geraint Thomas, Bradley Wiggins, tanto per fare qualche nome).
Presso lo Spazio Viterbi (Provincia di Bergamo), il Panathlon Club Bergamo ha celebrato i Premi Fair Play 2025, riconoscimenti dedicati a chi incarna in modo esemplare i valori dello sport: etica, lealtà, rispetto e responsabilità verso la comunità.
I Premiati
Premio alla Carriera – Claudio Corti
Campione del Mondo dilettanti 1977, due volte Campione italiano tra i professionisti e medaglia d’argento al mondiale di Barcellona 1984 sempre tra i professionisti.
Direttore sportivo/ tecnico per 25 anni di grandi squadre e di campioni di grande livello internazionale.
Premio Fair Play – Federica Sorrentino
Giornalista e atleta, ha salvato la vita a un ciclista colto da arresto cardiaco, compiendo un gesto di straordinario coraggio e altruismo.
Premio Squadra per la Correttezza – ASD Virescit (Allievi 2009–2010)
Stagione impeccabile: zero espulsioni, zero squalifiche, zero multe e solo quattro ammonizioni in oltre 50 partite. Un modello di sport educativo.
Targa e Borsa di Studio “Famiglia Agnelli Baldassarre” – Progetto Crono Day
Iniziativa condivisa tra Runners Bergamo, Unione Ciclistica Bergamasca, A.Ri.Bi., CSI e FCI. Un esempio di inclusione e collaborazione.
«Sono felice e allo stesso modo emozionato per un riconoscimento che arriva dal mio territorio e riguarda tutta la mia carriera - ha spiegato emozionato Claudio Corti -. Il premi segnano chiaramente il tempo che passa, ma segna anche ciò che noi abbiamo fatto e francamente mi piace un sacco che qualcuno abbia apprezzato quello che in tanti anni di ciclismo ho fatto».
Da tecnico ha vonto 3 campionati del mondo (Bugno due; Astarloa); 4 Giri d'Italia (Bugno, Gotti, Simoni e Cunego); 4 classiche Monumento (Sanremo: Bugno; Fiandre: Bugno; Liegi: De Wolf; Lombardia: Cunego).
Spesso poco ricordato: mai premio fu più giusto e meritato.
Nella foto, da sinistra, il presidente del Panathlon Club Bergamo Giuseppe Pezzoli, Lia Ratti e Bruno Manicardi
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