La prima stagione da Professionista di Andrea Raccagni Noviero è stata lunga e ha portato il giovane ligure della Soudal Quick-Step a pedalare quasi 8500 chilometri in gare a ogni latitudine: il primo numero spillato sulla schiena a metà gennaio in Australia e l’ultima “fatica” affrontata in Cina, al Tour of Guangxi, dieci giorni fa.
Andrea, nato a Genova il 26 gennaio 2004, ha festeggiato il suo ventunesimo compleanno regalandosi il primo piazzamento della carriera nel World Tour concludendo al decimo posto l’ultima tappa del Tour Down Under e dopo qualche giorno si è messo in mostra andando in fuga nella nona edizione della Cadel Evans Great Ocean Race. «È stato bello iniziare la mia stagione con una top ten nell'ultima tappa del Tour Down Under», ricorda Raccagni Noviero.
Tornato nel Vecchio Continente, il ragazzo di Chiavari ha affrontato la Settimana Coppi e Bartali tagliando il traguardo di Bondeno in settima posizione e classificandosi nono a Cesena nella tappa vinta da Vine. Ma il giorno più importante nella primavera di Andrea è stato certamente il 13 aprile. «Quel giorno ho fatto il mio debutto alla Parigi – Roubaix. Ho sofferto ma quell’esperienza mi ha insegnato molto. Il tifo e l’atmosfera erano qualcosa di unico», afferma Raccagni Noviero e poi aggiunge: «Spero di poterla correre ancora, un giorno».
L’arrivo dell’estate ha segnato anche un cambio di passo per il talentuoso ragazzo della Soudal Quick-Step che, dopo i campionati italiani, ha svolto un ritiro in altura: «Al ritorno in gara le sensazioni erano migliori e in Polonia ho avuto le risposte che aspettavo, nella tappa di Zakopane, su un percorso molto duro, sono arrivato quarto (alle spalle di Bagioli,ndr)».
Al Deutschland Tour ancora buone prestazioni, il settimo posto nella tappa di Kassel e il quindicesimo in classifica generale. Poi un nuovo miglioramento al Tour de Slovaquie: «Il settimo posto in generale è stato davvero pazzesco. Ero quasi incredulo del mio primo piazzamento nella classifica a tempo. Se poi penso che ho mancato la maglia di miglior giovane per soli due secondi… Quello è stato uno dei momenti più importanti della mia stagione», racconta Andrea che nel suo ruolino di marcia può vantare anche il quarto posto alla Coppa Bernocchi e il settimo ottenuto a Lissone sul traguardo della Coppa Agostoni».
Dopo aver ripercorso la sua prima stagione tra i “grandi”, Raccagni Noviero prova a disegnare anche il suo 2026: «Voglio migliorare in salita, perché lì mi trovo bene. Ovviamente andrò a caccia della mia prima vittoria e magari provare alcune gare nelle Ardenne».
Tutto qui? No. Andrea apre il cassetto dei sogni da realizzare: «Sarei felicissimo di poter correre Milano-Sanremo e Giro d’Italia».

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