ROSSATO: "I HAVE CHANGED MY MIND ABOUT RADIO EARPIECES, THEY ARE ESSENTIAL"

OPEN LETTER | 24/07/2025 | 09:51
di Mirko Rossato

Mirko Rossato, sports director of VF Group Bardiani CSF Faizané and technical manager of the team's "youth project", joins the debate on safety with a heartfelt open letter.


Good morning director, a few days after returning from Valle d'Aosta - thinking and rethinking, reading various posts and articles - I would like to reflect on the safety of these young athletes because I believe this is the topic that should be at the center of our discussion.


That day, the cursed day when Samuele Privitera fell, I was present: that day we witnessed a series of crashes, because the young riders go fast, they want to show themselves, they want to attack as always happens. Unfortunately, this is cycling, this is cycling that goes fast, very fast.

The roads are no longer like they used to be: with roundabouts, traffic dividers, obstacles, bumps, especially bumps, basically the riders encounter continuous obstacles that require maximum concentration. Every rider must be careful of opponents, careful of obstacles, the race becomes real stress. Unfortunately in three, four hours of racing - after many years of experience, I can allow myself to say - a moment of relaxation can happen, right?

The sports director's task, beyond tactics, is to warn about obstacles, alert the riders to be careful of that curve, to pay attention to that type of obstacle, to keep the riders' attention alive for what they encounter along the route.

Personally, I never liked radio earpieces, because I like to have meetings, explain to the riders how to race, if they make mistakes I want to talk to them again, help them understand where they went wrong so they can remember. Unfortunately, I must change my mind: during the race, there is absolute need for these blessed radio earpieces to warn the riders about various obstacles.

We are fortunate to have here in Italy, and they are also good abroad, one of the best radio information services in the world: thanks to them we experience the race from the team car, we should experience it by explaining to the riders how to move during the race, but above all by announcing the various difficulties they might encounter, from climbs to descents, to obstacles in their path.

Unfortunately, we cannot do this, we cannot warn the riders about a specific danger. I believe that Samuele's crash could have been avoided: as I said before, a moment of relaxation during a small descent can happen, you find yourself a bit relaxed, you hit this bump, your hands slip and then we all know how it ended. I repeat, a situation that could have been avoided.

Here is my reflection. These are 18-19-20 year old riders, but the discussion applies to older riders too, it's not an age issue. We must not forget that these are young riders who want to show themselves, who have the goal of realizing their dream. And unfortunately, it takes very little to get seriously hurt, even to lose one's life. And life stands above everything, above tactics, spectacle, and the race.

At UCI headquarters, radios are not well-liked because, they say, the spectacle is lost. It's not true... The riders have imagination, the desire to emerge and their races will certainly always provide great entertainment. However, we have a duty to protect them, we have the means to do so and especially to avoid having to mourn a rider like Samuele whose sports directors did not have the opportunity to warn him about the obstacle.

This is what we must ask, this is what we must obtain at all costs, this is what we must do for the good and safety of the athletes.

Mirko Rossato


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COMMENTI
Finalmente si usa la testa
24 luglio 2025 11:14 Finisseur
Eppure ci sarà sempre chi vuol vivere come ai tempi di coppi, col tubolare a tracolla. Basta con sta cosa dei ciclisti telecomandati, serve per la sicurezza e per vivere la corsa. Altrimenti prima o pou si arriverà a correre solo in circuiti chiusi appositamente costruiti

Radio
24 luglio 2025 12:05 gaspy
Se le radio sono esclusivamente collegate con radiocorsa o addetti sicurezza va bene altrimenti è solo per spronare i ragazzi

Ottimi
24 luglio 2025 13:32 Bullet
Basta una radiolina per risolvere tutto...nuovo slogan del ciclismo italiano, e dopo Bugno che ha dato il là arrivano tutti, che poi voglio proprio vedere se il ds in auto riesce ad avvisare tutti i corridori, in tutti i gruppetti, nell'istante in cui serve, fantasie. Alla fine si sta riducendo tutto a una campagna promozionale tanto per parlare di qualcosa, è proprio quello di cui il ciclismo italiano aveva bisogno.

radio
24 luglio 2025 13:37 VERGOGNA
se sono così indispensabili per la sicurezza e radiocorsa è così brava, colleghiamo i corridori a radiocorsa e stop, cosi si evita anche un passaggio. La realtà è che la figura del DS ormai tra preparatori, mental coach, procuratori ed esperti vari non conta più nulla. Sono solo degli autisti e hanno paura che se gli cavano le radio poi non valgono più nulla. Peccato perchè ad esempio proprio Rossato sarebbe un ottimo ds, se lo fosse stato 30 anni fa quando questo ruolo era il pilastro delle squadre sarebbe stato un numero uno assoluto.

X gaspy
24 luglio 2025 13:48 siluro1946
Totalmente d'accordo, se si parla di sicurezza siano solo riservate alla sicurezza e non ai consigli dei direttori sportivi.

Radioline
24 luglio 2025 13:51 Luigi Rossignoli
Per la sicurezza dei ragazzi giusto ci siano le radio !!
Luigi

@luigi
24 luglio 2025 15:08 Bullet
Se erano così indispensabili perché non hanno parlato prima? C'era bisogno della tragedia per tirarlo fuori? Che poi dire che la radio avrebbe salvato questo povero ragazzo è tutto da vedere vedendo anche lo stato di quel dosso, si cavalca l'onda in un momento molto difficile per il ciclismo italiano e non andrà meglio.

Bullet
24 luglio 2025 17:20 Luigi Rossignoli
E da un po’ che se ne parla , ma te sei solo capace di criticare,sei contro tutti e tutto ….
Proponi te qualcosa invece di criticare tutti !!
Luigi

@luigi
24 luglio 2025 17:45 Bullet
La mia proposta si trova nei commenti alle parole di Bugno, se non si legge tutto meglio non dare giudizi.

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