
Le tappe di alta montagna sono finite e domani si arriverà a Parigi, dove calerà il sipario sull’edizione 2025 del Tour de France. In conferenza stampa Tadej Pogacar è arrivato infreddolito, coperto con cappello e giacca pesante, perché la tappa di ieri, con arrivo a La Plagne, non ha regalato niente a nessuno.
«Contavo solo i chilometri che mancavano per arrivare al traguardo. Non ho attaccato e ho preferito salire con un ritmo comodo. Vingegaard ha preferito seguirmi e Arensman è stato il più bravo e ha vinto».
Ieri era l’ultima grande sfida tra Pogacar e Vinegagaard: il danese ha preferito rimanere incollato alla ruota dello sloveno, senza attaccare e aspettando che forse qualcosa accadesse. Così non è stato e la vittoria di tappa è andata all’olandese Arensman che ha vinto la sua seconda tappa alla Grande Boucle, con Pogacar e Vingegaard dietro che sono saliti insieme fino al traguardo.
«Il Tour de France finirà a Parigi e mancano ancora 2 giorni e dovremo rimanere concentrati. Sono felice che le montagne siano finite, ma come ho detto, la corsa finisce a Parigi».
Al campione sloveno è stato chiesto il motivo per il quale nell’ultima salita di giornata avesse deciso di non attaccare e vincere la tappa e se, dietro questa decisione poteva esserci stanchezza o noia per non aver mai avuto un avversario che realmente potesse batterlo.
«Mi hanno attaccato ogni giorno e mi sono sempre dovuto difendere e poi rispondere. E’ logico che ci sia anche stanchezza, ogni giorno c’è stata stanchezza. Non è facile rimanere concentrato e motivato quando si viene sempre attaccati. Per noi la priorità era la maglia gialla ed è quello che abbiamo fatto».
A Parigi nell’ultima giornata di corsa, ha quasi sempre vinto un velocista, ma il percorso di quest’anno in parte ricalca quello delle Olimpiadi di Parigi 2024 con il passaggio a Montmartre e per questo, la vittoria potrebbe andare a un corridore come Pogacar.
«Spero di arrivare a Parigi con la maglia gialla e poi, se avrò buone gambe, avremo una buona squadra per il circuito, potrebbe accadere. Ma non mi sento molto carico in questo momento per pensare a domenica. La giornata di domenica sarà davvero frenetica in ogni passaggio, quindi penso che sarà dura, ma vedremo cosa succederà».