POGACAR. "THANK GOODNESS THE MOUNTAINS ARE OVER. PARIS? IT WILL BE A HECTIC DAY..."

TOUR DE FRANCE | 26/07/2025 | 08:29
di Francesca Monzone

The high mountain stages are over and tomorrow we'll arrive in Paris, where the curtain will fall on the 2025 edition of the Tour de France. In the press conference, Tadej Pogacar arrived chilled, covered with a hat and heavy jacket, because yesterday's stage, finishing in La Plagne, didn't give anything away to anyone.


"I was just counting the kilometers left to reach the finish line. I didn't attack and preferred to climb at a comfortable pace. Vingegaard preferred to follow me and Arensman was the best and won".


Yesterday was the last major challenge between Pogacar and Vinegagaard: the Dane preferred to stay glued to the Slovenian's wheel, without attacking and waiting for something to perhaps happen. That wasn't the case, and the stage victory went to the Dutchman Arensman, who won his second stage in the Grand Boucle, with Pogacar and Vingegaard climbing together to the finish line.

"The Tour de France will end in Paris and there are still 2 days left and we must remain focused. I'm happy the mountains are over, but as I said, the race ends in Paris".

The Slovenian champion was asked why in the last climb of the day he had decided not to attack and win the stage, and if behind this decision there could be fatigue or boredom from never having had a truly challenging opponent.

"They attacked me every day and I always had to defend and then respond. It's logical that there's also fatigue, every day there was fatigue. It's not easy to remain focused and motivated when you're constantly under attack. For us, the yellow jersey was the priority and that's what we did".

In Paris on the last day of the race, a sprinter has almost always won, but this year's route partially retraces the Paris 2024 Olympics route with the passage through Montmartre, and for this reason, the victory could go to a rider like Pogacar.

"I hope to arrive in Paris with the yellow jersey and then, if I have good legs, we'll have a good team for the circuit, something could happen. But I don't feel very charged at the moment to think about Sunday. Sunday's day will be really hectic at every passage, so I think it will be tough, but we'll see what happens".


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COMMENTI
Pogacar
26 luglio 2025 08:42 fransoli
Penso he sia arrivato al limite, così come vingegaard, sia a livello fisico che mentale, forse in queso finale di tour gli manca anche la consueta ferocia agonistica necessaria per andare oltre le sensazioni, ne viene fuori un pogacar un po' stranamente dimesso nonostante 4 vittorie di tappa e un tour che gli può togliere solo una fatalità, certo che lo stress accumulato deve essere stato notevole, quello può logorarti quanto rispondere agli attacchi

....
26 luglio 2025 08:42 sbunda
Secondo me corre con febbre e antibiotico

Tattica visma
26 luglio 2025 08:57 fransoli
Alla fine lo ha logorato ma ha logorato anche la visma stessa e vingegaard che forse ha pagato più di pogacar quella prima settimana con finali di tappa folli, dopo il ventoux anche loro erano alla frutta

Credo
26 luglio 2025 09:22 canepari
Che la vittoria di Arensman andasse bene a tutti e due...energie alla fine e precauzione di non farsi male pensando a Parigi.

@sbunda
26 luglio 2025 10:27 Edo Graziuso
Concordo pienamente con la tua analisi ermetica. Sulla base delle stesse parole di Pogacar, che disse di avere naso chiuso e mal di gola, e di ciò che è stato riferito dai cronisti riguardo una forte tosse, mi sembra molto plausibile che il cambio di atteggiamento dopo Superbagnères sia dovuto a un problema fisico.
Discesa dal Tourmalet senza mantellina può essere stato l'errore principale.

Il quinto è un'altra storia
26 luglio 2025 11:25 Bullet
Il numero uno anche nelle dichiarazioni, ha fatto un attacco a inizio salita che dietro non si vedeva più nessuno e sul Loze ha attaccato lui alla fine, ma era stanco e va beh, qualcosa deve pur dire come il danese i giorni passati...questo Tour l'ha portato a casa, e sono 4, il numero magico però è 5 ma è per pochi anzi pochissimi...vedremo.

Tadej
26 luglio 2025 12:31 Ale1960
Ti ringrazio per avermi fatto godere nelle prime due settimane. Poi,forse perché con l'invecchiare, sei diventato più saggio o più probabile hai sentito la fatica, hai controllato la Visma, nella totalità della loro scellerata tattica. Lunga vita al re. Rosiconi mettetevi l'anima in pace. Il pranzo è servito. Alla prossima.

Il logorio del ciclismo moderno
26 luglio 2025 13:33 Cyclo289
Sia Pogačar, sia Vingegaard sembrano stanchi e dimessi.
Ci sta, alla fine di un GT.

Ma non vorrei che il ciclismo moderno stia diventando troppo frenetico per tutti.
E per me, di questo passo, nê l'uno né l'altro continuano a correre per più di 4 o 5 anni ancora.

Bullet
26 luglio 2025 14:35 Ottavo Pianeta
E ancora una volta concordo con lei. Però io sul Quito qualche cosa ci scommetterei. Se lo vuole ha tutti i mezzi per fare la cinquina.

Della tappa di Parigi c'é proprio da aver paura
26 luglio 2025 14:39 pickett
Un cavalcavia di 1 km al 5% da superare ben tre volte.Ma per favore...

@ottavo pianeta
26 luglio 2025 15:07 Bullet
Per il quinto si devono allineare tante cose, e non parlo solo di gambe, perché per entrare in quel club ristretto con quei nomi devono andare bene tante cose. L'unico che era andato oltre si è visto che fine ha fatto, l'ultimo arrivato a 4 Tour, cioè Froome, anche lui sappiamo com'è andata poi. Ripeto, vedremo, ma vedendo anche questo Tour, ci sono dei segnali che lo rendono ancora più difficile, ma appunto staremo a vedere.

pickett
26 luglio 2025 15:11 fransoli
non è certo il cavalcavia, sarà la strada forse bagnata con tratti in pavè.. la paura sarà quella di non cadere, certo in tal bastarebbe correre a fondo gruppo con tutta la squadra perché 4 minuti e mezzo non gli perde neanche se il gruppo si spezza

Uae
26 luglio 2025 18:37 PogVin
Pogacar che è indubbiamente il più forte in assoluto a mio avviso ha bisogno di una squadra più forte nelle salite lunghe, rimane troppo presto solo

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