STAGI'S RATINGS. WITH TADEJ, THE HISTORY OF CYCLING UPDATES DAY BY DAY

DIRECTOR'S RATINGS | 11/07/2025 | 18:14
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10 out of 10. He's the man of numbers, records, and impossible challenges made possible. He's the man you know is there and rarely have to wait for. When he feels the call of victory, the Slovenian wins, he can't help but avoid it. He can't postpone what he can do today, even if he seems to want to contain himself, an exercise that is not his. On the Mûr de Bretagne, he captures his second gem in this Tour, which means his 19th world stage victory in the most prestigious race, the 13th for him this season in 29 days of racing. The 101st in his career, for someone who is always charging, it's just a number. Like the 60 victories this season for UAE Emirates. In short, numbers that make your head spin, while this guy pedals his legs like few others in the world, like very few in the history of cycling, which updates day by day under the blows of this never-tamed, never-satisfied phenomenon.


Jonas VINGEGAARD. 9. He's the only one who keeps Tadej in check and stays on his wheel, since the others are forgotten. The Dane pedals well, no crisis, no man out of condition. I look at him and he seems more in form than ever, and I can't understand what he left behind in the Caen time trial, perhaps because he was alone, perhaps because he's too used to having that guy right in front of his nose and not letting go for any reason.


Oscar ONLEY. 9. Bravo to this young English rider from Picnic. Really bravo, a true revelation of a Tour that already has small great phenomena and he's Oscar-worthy.

Felix GALL. 8. The Austrian from Decathlon remains in the mix until the end: and in a stage like this, that wasn't simple.

Matteo JORGENSON. 8. The American from Visma escorts Jonas perfectly and then stays there to cover his back.

Remco EVENEPOEL. 6.5. He gives the impression of being able to deliver a final blow, then takes a slap and bounces back.

Kevin VAUQUELIN. 7.5. The 24-year-old Frenchman now stations himself there, in what is becoming a comfort zone for him. He feels good, ready to unleash hell.

Jhonatan NARVAEZ. 9. In the finale, he catches Tadej and pilots him with strength and clarity. An action of an absolute top-level rider and since his level is this, he stays in the high zones.

Mattias SKJELMOSE. 5.5. These aren't finishes the Dane loves, indeed he digests them poorly.

Florian LIPOWITZ. 5.5. The German talent is more suited to big climbs, these short bursts throw him off.

Primoz ROGLIC. 5.5. Perhaps the stages he feared most are archived. From Monday, a whole different Tour begins, where he could even enjoy himself more.

Ben HEALY. 17. He doesn't have time to stick his nose in the high zones before immediately plummeting: to the ground, six kilometers from the finish, because of others.

Joao ALMEIDA. 17. He also ends up on the ground, overwhelmed by Bahrain. A bad blow, in every sense, for the Portuguese who was pedaling great and for Tadej who risks losing not a fundamental piece, but something more.

Mattia CATTANEO. 17. We were already few, we remain even fewer. We also lose the bergamasque, Evenepoel's faithful trusted man, due to ailments he had been carrying for two days.

Geraint THOMAS. 8. Full speed ahead, at sidereal velocity: the first three hours at 50 km/h, the final average over 48. The race arrives well ahead of the Tour's schedule, and the credit goes largely to five riders who tackle this stage head-on: Baudin, Thomas, Costiou, Cortina and Haller, the latter the first to surrender to cramps. Costiou first on the Mur de Bretagne, on the first of two passages and the last to give up: all very good.


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COMMENTI
Roglic
11 luglio 2025 19:07 ghisallo34
E' ad oltre 3', accumulati in meno di una settimana. Direi che si è ancora incappato in sfortune, ma ce ne ha messo di suo.

Impossibili?
11 luglio 2025 19:16 Bullet
Bisognerebbe fare delle analisi oneste e rendersi conto del non ciclismo che si sta vedendo, perché dopo soli 500 metri sopra il 10% la situazione era al limite dell'incredibile. A quanto pare basta che vincano sempre gli stessi 2-3 corridori e tutto il resto non conta, fin che la barca va e naturalmente si esalta all'inverosimile il tutto.

Strano
11 luglio 2025 19:41 Greg1981
Evenepoel sembra che sia li a mascherare dei deficit post incidente ,Roglic evaporato....Tour strano. Menomale qualche nuova leva si sta facendo vedere

Uci e sicurezza
11 luglio 2025 20:43 alerossi
Quando iniziamo a resettare tutte le biciclette rendendole sicure e non veloci? Bisogna tornare indietro di 20 anni. Risposte elastiche che lanciano in aria alla frenata come quella avuta dal jayco in coda sono inaccettabili. Lo capiamo che i costruttori di bici stanno mettendo a rischio vite umane? Questi sono tutti tentati omicidi! Poi per coerenza al prossimo morto non piangiamo, grazie.

X Bullet
11 luglio 2025 20:52 TonyBurighel
Forse non hai idea di quanti watt, in 500 metri al 10% Pogačar e Vingegaard riescono a mettere giù, il loro livello è altissimo, nemmeno Remco è riuscito a tenerli, una volta messo davanti a tirare è calato e gli altri sono rientrati.
Si esalta all'inverosimile la prestazione fuori dall'ordinario, l'estrema eccezionalità di Pogačar e di Vingegaard. È che tu non te ne rendi conto, tutto qua.

@tony
11 luglio 2025 21:57 Bullet
Nella stessa inquadratura frontale in cima allo strappo c'erano i primi 3 e dietro a distanza il resto. Io i loro watt in mano non li ho, come del resto nessuno, ma il video parla da sé.

Stiamo esagerando?
11 luglio 2025 23:08 PACORIDER
Ad essere onesti comincia a non piacermi più tanto. Tre/cinque corridori che dominano, medie orarie fuori da ogni logica, materiali all'estremo per la sicurezza, budget dei WT inimmaginabili. Ma sinceramente è ancora il nostro Ciclismo o cos'altro? Ovviamente senza fare cattivi pensieri...

Sicurezza
11 luglio 2025 23:22 GHOSTY
Capisco che ai costruttori ed agli sponsor interessi solo il mercato ma anche oggi si è visto il classico esempio del funzionamento delle bici attuali. Frenata improvvisa e non prevedibile i corridori si "attaccano" ai freni che essendo molto potenti ed essendo le bici prive di ammortizzatori (come succede nele moto e nelle mtb) provocano il bloccaggio delle ruote e le conseguenti cadute......evviva la sicurezza o evviva il businnes?

Ghosty
12 luglio 2025 02:18 Ottavo Pianeta
In Mtb quando pinzi l'anteriore in una frenata al limite (prima di schiantarti) la forcella affonda e poi ha il naturale ritorno e ti catapulta in alto e avanti...

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