
È come spostare il traguardo di una gara quando sono già stati affrontati almeno tre quarti dei chilometri. Oppure come decidere che il campionato di calcio avrà tre partite in più o in meno. Avremo sempre chi gioisce, perché sentiva venir meno le energie, e chi protesta perché aveva impostato in un determinato modo la sua rincorsa.
Dall’inizio della stagione ci sono squadre che hanno come obiettivo la salvezza, ovvero la permanenza nel WorldTour. E il 12 giugno hanno scoperto che… non serve più.
Una frase del lunghissimo comunicato UCI chiarisce il concetto: «Dal 2026 i tre migliori UCI ProTeam dell'anno precedente avranno così accesso a tutti gli eventi del calendario UCI WorldTour».
Tradotto, non retrocederà nessuno. Non solo, se non cambieranno ulteriormente le cose, i tre migliori Uci ProTeam avranno meno obblighi dei loro colleghi del WorldTour e potranno rinunciare - come negli ultimi anni hanno fatto sia TotalEnergies e Lotto - ad alcuni grandi eventi.
Nessun obbligo ma tanti onori, nonostante la retrocessione.
Prendete la classifica attuale - aggiornata a martedì scorso, Delfinato escluso -: nelle migliori 18 entrano Lotto e Israel Premier Tech ed escono Cofidis e Arkea B&B Hotels che attualmente occupano il 19° e il 21° posto con la Uno-X Mobility che si inserisce fra di loro.
Alle loro spalle, il baratro: la Arkea oggi ha 19.452 punti mentre la TotalEnergies che occupa la posizione numero 22 ne ha 13.814. Come dire che servirebbe vincere cinque Tour - non cinque tappe - per colmare il distacco.
Quindi, tutti salvi, tutti contenti e - al netto di clamorose defezioni che non possono essere esclude perché proprio le francesi, su tutte Arkea e Decathlon sono alla ricerca di nuovi sponsor - se ne riparlerà in futuro. Anche per formazioni dal budget decisamente interessante come la Tudor e la Q36.5, a meno che il regolamento non venga rivoluzionato ancora strada facendo.
WILDCARD. «Avete voluto la 23a squadra? Bene, l’avete avuta, ma - come vi avevamo detto - si fa a modo nostro». Sembra questo, sin dal primo momento, il pensiero forte dell’Uci per quanto riguarda le wildcard dei grandi giri.
Quindi per gli organizzatori l’obbligo di invitare le 18 squadre di WolrdTour, che hanno a loro volta l’obbligo di partecipare, e i migliori tre Proteam della stagione precedente, che hanno la facoltà di rinunciare. La matematica non inganna: 18+3 fa 21, restano solo 2 posti a disposizione degli organizzatori.
Per restare agganciati alla fresca attualità, quest’anno al Giro le wildcard sono state 4: le italiane VF Group Bardiani CSF Faizané e Team Polti VisitMalta, in ordine di classifica mondiale, e le svizzere Tudor Pro Cycling e Q36.5 Pro Cycling, sempre secondo la graduatoria.
Tutte e quattro il prossimo anno potrebbero avanzare la loro candidatura, tra le migliori 30 squadre del mondo nel 2025 (risultato necessario per poter ricevere wildcard) è pronta ad entrare anche la Solution Tech Vini Fantini - attualmente al 31° posto - che evidentemente metterà il Giro nel mirino. Come dire che già oggi, al netto di ulteriori candidature che non possono essere escluse, già cinque squadre lottano per due posti. Sicuramente una situazione calda, al netto della possibilità per le tre formazioni ProTour di rinunciare all’invito (ricordiamo che una squadra potrà rinunciare ad una corsa una sola volta in tre anni): potranno farlo tutte? O una sola? O due?
Dalla risposta a questo quesito dipenderanno molte cose: ma siamo proprio sicuri - anche alla luce dello spettacolo davvero triste che troppe formazioni di- WorldTour hanno regalato all’ultimo Giro d’Italia - che il futuro del ciclismo passi da qui?