Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al giorno, in un cammino di avvicinamento che culminerà con la festa di venerdì 28 novembre a Milano. Ad aprire la serie delle interviste è Alessandro Bellettini.
Alessandro Bellettini sarà il più giovane tra i premiati degli Oscar tuttoBICI e non vede l’ora di essere a Milano per festeggiare tutti insieme. Il vincitore del Gran Premio Mediolanum riservato agli esordienti primo anno nel 2025 ha indossato i colori del Pedale Azzurro Rinascita si è ritagliato un vero e proprio ruolo da protagonista primeggiando sui suoi coetanei e alzando per ben 23 volte le braccia al cielo.
Alessandro non si aspettava di andare così forte, ce lo dice senza troppi giri di parole, accompagnando il racconto con tanta emozione. «In questa stagione mi sono divertito davvero tanto, ho vinto ed è stato tutto inaspettato. Durante l’inverno non ho fatto una preparazione strutturata e quindi ad inizio 2025 non ero al top della forma; per me era una nuova categoria, avevo paura di non adattarmi e non riuscire a finire le gare invece mi sono trovato subito bene. E’ stato veramente bello perché mi sentivo libero, non avevo problemi, ma facevo semplicemente ciò che mi piaceva. Credo di aver sofferto un po’ la seconda parte di stagione, di fronte alle mie vittorie molte persone hanno iniziato ad avere aspettative alte nei miei confronti e io ho poi sottovalutato certi aspetti della preparazione. Forse avrei potuto raccogliere addirittura qualcosa in più, ma credo che tutto questo mi sia servito da grande lezione per evitare questi sbagli in futuro» prosegue il classe 2012 che dall’anno prossimo correrà per la Cotignolese. Del 2025 si porta a casa tanti insegnamenti, l’importanza dell’allenamento e del riposo, ma soprattutto l’ambizione e la voglia di non arrendersi mai.
Tra le tante vittorie del 2025 quella ad avere un sapore più speciale è sicuramente il campionato italiano, un traguardo a tutti gli effetti storico per l’Emilia Romagna che da oltre cinquanta anni non vedeva un tricolore nella categoria degli esordienti I anno. Alessandro non ha ancora perfettamente realizzato quello che è successo, prima della partenza non stava benissimo, non aveva dormito bene e soffriva di raffreddore, eppure chilometro dopo chilometro si è messo in gioco fino a raggiungere una vittoria veramente inaspettata.
«Fin dai primi chilometri è stata una gara molto difficile, sono partito molto indietro e ho fatto fatica a risalire. Con il mio compagno del team Emilia Romagna Thomas Vitaloni abbiamo cercato di fare gioco squadra, il piano era attaccare in salita, ma purtroppo non stavo proprio bene e così addirittura mi sono staccato. Ho fatto la discesa a tutta, sono rientrato in gruppo e mi sono messo subito al servizio di Vitaloni per tirargli la volata, ho usato tutte le energie che avevo quando ad un certo punto sull’ultima curva mi sono accorto che sulla mia ruota non c’era nessuno. Il mio compagno era nella pancia del gruppo e così io ho tirato dritto. Essere campione italiano è pazzesco».
L’amore per il ciclismo è in gran parte merito di nonno Ivan che ne è sempre stato appassionato, ha trasmesso la passione a papà Davide e poi un po’ per gioco è arrivata anche a lui. Era il 2020, anno del covid, in ogni regione d’Italia eravamo bloccati dal lockdown, Alessandro non faceva più sport ed era spesso a casa e così è nata una nuova sfida: provare il ciclismo.
«Ho iniziato dalla categoria G4 e sinceramente è stata una prova, non ero veramente appassionato, ho seguito mio padre e mio nonno. Presto però ho capito che era il mio sport, mi è piaciuto subito, ho incontrato tanti nuovi amici ed ora non mi separo mai dalla mia bici. Ci sono tante cose belle del ciclismo, ma credo che quella più speciale di tutti sia il concetto di fatica, è uno sport duro, dopo ogni allenamento sono veramente stanco, eppure sono contento» prosegue Alessandro che sogna un giorno di poter correre tra i professionisti.
Le sue corse preferite sono la Milano Sanremo e la Parigi Roubaix e vorrebbe diventare un atleta come Tadej Pogacar, fortissimo in salita, ma capace di fare la differenza anche nelle classiche. Per Alessandro però lo sloveno non è il suo vero punto di riferimento, il suo corridore preferito è Giulio Pellizzari.
«Quello che è successo nella tappa di Santa Cristina del Giro dell’anno scorso mi ha colpito molto perché mi ha fatto capire quanto i sogni siano possibili. Giulio è diventato il mio mito. Purtroppo non l’ho mai incontrato, ma un giorno mi piacerebbe non solo conoscerlo, ma correre al suo fianco nella Red Bull Bora Hansgrohe, credo che una squadra molto forte con un ottimo progetto soprattutto dedicato ai giovani. L’ingaggio di Lorenzo Finn nel 2025 ed ora di Alessio Magagnotti conferma che continuano a puntare anche sull’Italia e che quindi c’è una possibilità anche per noi».
Alessandro ha le idee chiare, quando è in sella alla sua bici viaggia e sogna di essere un giorno tra i professionisti. Intanto quest’anno è stato il migliore della sua categoria e come si suol dire “chi ben comincia…”.
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ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI ESORDIENTI 1° ANNO
1997 Alessandro Calzolari
1998 Oscar Gatto
1999 Fabio Taddei
2000 Daniel Oss
2001 Marco Gadici
2002 Paolo Locatelli
2003 Gabriele Pizzaballa e Antonio Viola
2004 Matteo Draperi
2005 Luca Wackermann
2006 Eddy Scquizzato
2007 Francesco Castagnaro
2008 Riccardo Minali
2009 Manuel Masiero
2010 Andrea Zorzetto
2011 Emiliano Vichi
2012 Simone Buda
2013 Andrea Leoni
2014 Francesco Della Lunga e Mattia Pinazzi
2015 Francesco Calì
2016 Nicolò Costa Pellicciari
2017 Dario Igor Belletta
2018 Matteo Fiorin
2019 Franco Cazzarò
2020 Tommaso Marchi
2021 Riccardo Benozzato
2022 Cesare Castellani
2023 Riccardo Longo
2024 Carlo Ceccarello
2025 Alessandro BELLETTINI
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