L'ORA DEL PASTO. L'ALBUM DI OTTAVIO BOTTECCHIA, UNO SCRIGNO DI TESORI

LIBRI | 05/07/2025 | 08:20
di Marco Pastonesi

Lo aveva visto fermarsi a una locanda. Bici, maglia, pantaloncini corti, forse un berrettino in testa. Nessun dubbio, era lui: Ottavio Bottecchia. Il primo vincitore italiano del Tour de France, anno 1924. Il primo vincitore assoluto di due Tour de France consecutivi, anni 1924 e 1925. Bottecchia appoggiò la bici al muro, entrò nella locanda, probabilmente riempì la borraccia, probabilmente chiese un panino, poi, ristorato, risalì in bici e continuò l’allenamento.


Per Antonio Ferro, detto Balutin, quella visione di Bottecchia nella locanda di via Marconi a Mortegliano fu folgorante. Se la sarebbe ricordata, scolpita nella memoria, e l’avrebbe tramandata in ricordi e racconti, forse ricamandola, certo rimpiangendola, Bottecchia era morto misteriosamente e il suo mito perpetuato e ingigantito, quasi fosse un eroe omerico.


E da quella testimonianza, come in una staffetta orale, ascoltata e a sua volta incorporata e fantasticata, Renato Bulfon cominciò a collezionare qualsiasi traccia, impronta, memoria di Bottecchia. Fino a trovare un alleato, lo scrittore ed editore Giacinto Bevilacqua, e comporre insieme un libro, “L’album di Ottavio Bottecchia” (Alba edizioni, 100 pagine, 15 euro, per informazioni e richieste renatobulfon51@gmail.com). Cartoline, fotografie, francobolli, strisce, vignette, pagine di giornali e quotidiani, articoli, telegrammi, autografi, lettere, figurine, statuti, copertine di fascicoli, biografie e graphic novel, manifesti di documentari. Tutto su di lui.

Sono storie, quelle di Bottecchia, di oltre un secolo fa. Del 1894 la nascita, a San Martino di Colle Umberto, nel Trevigiano, Veneto. Del 1924 la prima vittoria al Tour, già scritto, del 1925 la seconda. Del 1927 la morte, a Gemona, Friuli. Aveva 33 anni, come Cristo. Poco di lui si sapeva, molto di lui si è scritto, soprattutto recentemente, attirati dalle ricorrenze, attratti dai misteri che circondavano la sua vita e oscuravano la sua morte. Accantonate le ipotesi più fantasiose (caduto da solo o fatto cadere da un automobilista, assassinato da un contadino derubato o da un marito tradito…), oggi gli autori sembrano orientati a stabilire una motivazione politica: Bottecchia era un antifascista, e a quel tempo gli squadristi erano spietati. E, in caso di confessioni e denunce, c’era anche la paura di ritorsioni.

“L’album di Ottavio Bottecchia” è ricco di piccoli tesori: gemme postali, diamanti giornalistici, chicche illustrate. Uno per tutti: il telegramma, scritto a mano, che don Dante Nigris, parroco di Peonis, inviò a Aldo Fabbro, il presidente del Club Ciclistico Udinese, il 3 giugno 1927 alle 11.30. “Trovato ferito semiprivo sensi vittima incidente ciclistico su strada Cornino Trasaghis si informa codesta società che basandosi da carte trovate sia Bottecchia Ottavio corridore di Italia”.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Continuano a migliorarsi gli azzurri della velocità: nelle qualificazioni del Team Sprint Stefano Minuta, Daniele Napolitano e Mattia Predomo hanno stabilito il nuovo record italiano pedalando in 43.234. Questo tempo vale l'ottavo posto e la qualificazione al primo round. Il...


Parte con il piede giusto l'avventura azzurra ai Mondiali Pista di Santiago del Cile: le prime a scendere in gara sono state le ragazze del quartetto dell'inseguimento a squadre che hanno chiuso la loro prova facendo segnare...


La UAE Team Emirates-XRG era convinta di aver chiuso la sua stagione con il record di 95 vittorie, invece il bottino potrebbe ulteriormente arricchirsi all’improvviso. È decisione di qualche giorno fa, infatti, che Isaac Del Toro sarà al via dei...


Dopo tre annate di crescita all’interno della Israel Cycling Academy, nel 2026 Pau Martí farà finalmente il salto tra i professionisti nella rinnovata squadra che si sta assemblando sulle fondamenta della Israel Premier Tech, che non sarà più israeliana. Valenciano,...


Pioggia di rinnovi in casa Movistar in vista della prossima stagione e di quelle successive. In un’annata sicuramente non memorabile, uno degli uomini più in vista è stato il venezuelano Orluis Aular, al quale la formazione spagnola ha offerto un...


Un nuovo tassello si aggiunge alla squadra MBH Bank Ballan CSB Colpack: nel roster 2026 ci sarà anche Diego Bracalente. Lo scalatore marchigiano, nato il 6 dicembre 2004 e alto 1, 71 m, ha infatti raggiunto un’intesa con la formazione guidata da Antonio Bevilacqua,  Gábor Deák e...


I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington,  hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve, breve tanto quanto lo è stato il passaggio da un garage nel...


Scatta oggi al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile l’edizione 2025 dei Campionati del Mondo di ciclismo su pista con le qualifiche delle prove a squadre. Unico titolo individuale assegnato sarà quello dello scratch femminile, specialità che vedrà al via,...


La Serbia gli ha regalato le ultime soddisfazioni di una esaltante stagione e adesso Lorenzo Cataldo è in attesa di una chiamata da parte di qualche club professionistico. "Ci spero fin da quando ero ragazzino, è il sogno di ogni...


«La passione non muore mai, si evolve». È questa la frase con cui Stefano Giuliani qualche settimana fa ha voluto chiudere un lungo messaggio postato sui suoi social ed è con queste stesse parole che vogliamo iniziare a raccontarvi la...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024