IL GIRO DI CASA MERCKX. EDDY VOTA BERNAL, AXEL DICE REMCO

GIRO D'ITALIA | 08/05/2021 | 08:17
di Francesca Monzone

Il Giro d’Italia lo hanno corso entrambi, uno ne ha vinti 5, l’altro ne ha corsi 4 vincendo una tappa nel 2000. Sono Eddy Merckx e suo figlio Axel, che seguiranno la corsa rosa dalla televisione: il primo dal Belgio, il secondo dall’altra parte dell’oceano.


Eddy e Axel in questa corsa hanno le loro preferenze: «Se è in forma sono convinto che vincerà Egan Bernal, è il mio preferito» ha detto Eddy Merckx in una intervista fatta insieme al figlio al quotidiano belga Niuewsblad, mentre le preferenze di Axel sono altre. «Voglio giocarmi un jolly per Remco e spero che lui possa vincere questo Giro».


Pronostici diversi, uno fatto dal più grande campione vivente, l’altro fatto da chi il ciclismo lo vive attraverso una squadra che ha fatto crescere tanti giovani talenti. Se Eddy Merckx il Giro lo ha vinto da protagonista, Axel lo ha vinto con i ragazzi che ha cresciuto, infatti Tao Geoghegan Hart, vincitore lo scorso anno, prima di passare nella Ineos Grenadiers, correva con la Axeon Hagens Berman di Axel. Lo stesso Joao Almeida ha corso con i colori della Axeon fino al 2019 e l’anno successivo è passato alla Deceuninck-Quick Step.

«Riguardo ad Almeida ed Evenepoel, posso dire che Joao sarebbe maggiormente predisposto a sacrificarsi per Remco, se ci fosse bisogno. Lo abbiamo già visto nel Tour dell'Algarve quando Joao ha lavorato in salita per il compagno. Evenepoel non è mai stato un gregario e probabilmente non lo sarà mai».
Axel ed Eddy si divertono a parlare del Giro d’Italia e delle loro esperienze in comune. «Sia io che Axel abbiamo ricevuto la benedizione del Papa, siamo andati in Vaticano con tutta la carovana della corsa – racconta Eddy Merckx – Axel vide il Papa nel 2000 e pochi giorni dopo vinse una tappa. Probabilmente quell’incontro gli portò bene».

Riguardo quella vittoria, Axel Merckx è di un’altra idea: «E’ vero ho avuto la possibilità di vedere il Papa. Ho vinto a Prato e a predirmi quella vittoria fu Davide Bramati, che era in squadra con me».

Spesso si parla delle differenze tra il Giro d’Italia e il Tour de France, due corse diverse che sia padre e figlio hanno corso, vivendole in un modo differente, anche perché le aspettative non erano le stesse.

«Ho sempre pensato che il Giro fosse una grande gara. Perché lì ho vinto tante volte, ma non solo per questo. Il Giro è sempre stato la preparazione ideale per il Tour, era l'ideale per misurarsi in alta montagna. I colli erano duri almeno quanto nel Tour. Inoltre al Tour puoi avere un’intera settimana di tappe di pianura, al Giro può cambiare tutto ogni giorno».

Axel con l’Italia ha un legame particolare, ha corso con la Polti e la Mapei e ricorda il calore del pubblico sulle strade della corsa rosa. «Il Tour era il più grande appuntamento dell'anno per la squadra, ma ho quasi sempre pensato che il Giro fosse una gara migliore, anche più divertente. E’ una corsa più calda e senti veramente l’affetto del pubblico. I trasferimenti erano spesso lunghissimi, ma quando arrivavamo c’era la cucina italiana che ci attendeva, non c’erano in squadra i cuochi come oggi».

Eddy e Axel Merckx tornano nuovamente sulle possibilità di Remco Evenepoel in questo Giro, in particolare il “Cannibale”, avendo subito un incidente simile in corsa può dire la sua. Era sulla pista di Blois, in Francia nel 1969: Merckx, finì a terra investito dalla moto del suo allenatore Fernand Wambst, che cadde a causa della moto che la lo precedeva. Wambst morì sul colpo per trauma cranico, Eddy riportò una frattura dell’anca, che venne diagnosticata solo in seguito. «Quella caduta mi fece molto male. Dopo sei settimane tornai in sella, ma nei sei giorni successivi, mi hanno dovuto fermare perché non potevo più stare sulla bici a causa del dolore». A Eddy Merckx la frattura all’anca venne diagnostica quando il processo di calcificazione era in stato avanzato. Lo stesso Cannibale ha sempre detto di non essere più tornato lo stesso dopo quell’incidente, di aver avuto una carriera prima e una dopo quell’evento. «So che Evenepoel non ha più fastidi alla schiena. Se segui tutto questo attentamente con medici e fisioterapisti fin dall'inizio, allora funzionerà tutto. Ma solo più tardi hanno visto che avevo una frattura all'anca. Ma il danno ormai era fatto».

Copyright © TBW
COMMENTI
Il più grande campione vivente?
8 maggio 2021 13:01 seankelly
Per piacere, un po' più di coraggio nei giudizi. Eddy Merckx è il più grande campione della storia del ciclismo, di tutte le epoche. È un dato incontrovertibile e basta.

Top
8 maggio 2021 13:37 frakie
@Seankelly quoto. Il più grande in assoluto nel ciclismo, uno dei più grandi nello sport in generale. Un signore che ha sempre mantenuto i piedi per terra. L'ho incontrato, ospite una giornata qualche anno fa, al museo del Ghisallo, era di una disponibilità unica. Affabile, spiritoso e generoso nei racconti. Quando firma gli autografi, non fà il classico schizzo, ma scrive ben chiaro e per esteso il suo nome e cognome. Per quanto mi riguarda è un enorme segno di rispetto nei confronti del tifoso di turno. Grandissimo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
ALPECIN DECEUNINK. 7. Squadra che pensa alle volate e fin qui ne ha vinte due, ma la Vuelta è la rassegna dell’alpinismo e per i velocisti la situazione è magra. Fin qui hanno ottenuto quasi il massimo, ora devono dare...


Mentre la Decathlon Ag2r La Mondiale in piena evoluzione dopo l’aumento di budget ha annunciato forti cambiamenti in organico (avrà in Olav Kooij uno dei suoi uomini di punta, ndr), Victor Lafay ha svelato che la formazione transalpina non è...


Il 47° Giro del Valdarno-Gp Industria Commercio e Artigianato gara nazionale per élite e under 23 regala il bis all’inglese Benjamin Granger, classe 2000, della MG Kvis Costruzioni e Ambiente che si è imposto per distacco come avvenne anche nel...


Questa mattina, presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della 77ª edizione del Trofeo Matteotti, la storica classica del ciclismo professionistico che si correrà domenica 14 settembre sulle strade di Pescara...


Davide Basso ventunenne trevigiano di Nervesa della Battaglia ha vinto l'edizione numero 100 della Astico-Brenta per dilettanti. Il corridore della  Padovani POLO Cherry Bank ha preceduto il compagno di squadra Mirko Bozzola mentre la terza posizione è stata acquisita da...


Tra i tanti stand che abbiamo visitato all'Italian Bike Festival dobbiamo soffermarci su quello dedicato a Livigno, che ci ha fatto respirare un po' di fresco in un caldo week end a tutta bici. Da Misano Adriatico a questa località...


Sul muro in pavè in Montecosaro ecco il guizzo di Andrea Buti della Futura Team, 28°atleta a scrivere il proprio nome del Trofeo Maria Santissima Addolorata. Questo il verdetto della classica manifestazione che chiude il ciclo organizzativo annuale della Calzaturieri...


Red Bull – BORA – hansgrohe rafforza il suo roster per la prossima stagione con un tuttofare esperto: Mattia Cattaneo si unirà al team. Il 34enne italiano porta con sé una grande esperienza e sarà un'aggiunta preziosa alle ambizioni della...


È stato presentato ufficialmente a Cesenatico, presso la Sala Conferenze del Museo della Marineria, il Memorial Marco Pantani 2025, in programma sabato 13 settembre, la corsa che ogni anno celebra il ricordo del “Pirata” riportando il grande ciclismo sulle sue strade....


Raffica di annunci per la Decathlon AG2r La Mondiale che si prepara ad affrontare un profondo cambiamento per la prossima stagione quando il team assumerà la denominazione di DECATHLON CMA CGM. È ufficiale l'ingaggio triennale del velocista olandese Olav...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024