Editoriale

di Pier Augusto Stagi

SI PRENDONO IL GIRO. Non sarà facile, questo è chiaro. Non sarà facile ripartire, sia a livello economico, ma anche sotto l’aspetto sportivo. Non sarà facile perché temo che non lo si voglia fino in fondo. Si cerca il contagio zero, la sicurezza assoluta, quando nella sostanza, forse, la si avrà solo e soltanto quando ci sarà un vaccino. Quindi? Quindi credo che si debba provare con tutte le precauzioni del caso a convivere con questa emergenza e con questa carogna che ci ha sconvolto la vita. Rcs Sport ci proverà. È chiaro che ci proverà a mettere in scena le proprie corse, dalla Strade Bianche alla Sanremo, che potrebbero essere proprio le corse della rinascita e della ripartenza, financo al Giro d’Italia nel mese di ottobre. Ma non dipenderà solo e soltanto dagli organizzatori: c’è di mezzo un virus che nel frattempo deve aver allentato la presa, e ci dovrà essere una forte volontà politica affinché lo spettacolo del ciclismo possa andare in scena. La Rcs Sport non potrà chiaramente fare da sola, dovrà essere supportata, spalleggiata dal nostro Governo. Non è un problema di Federazione o Rcs, ma di misure governative. Di visione di insieme. Paura del virus? Anche, ma soprattutto il timore di prendere decisioni. Ma vedrete, alla fine le prenderanno, prendendosi anche il Giro. Mettiamoci il cuore in pace.  

RESILIENTI.. È forse giunto il momento di metterci mano per provare a ripensare il ciclismo di alto vertice che sta piombando rapidamente negli abissi più profondi. L’Uci ha il compito nonché il dovere di provarci, senza fare voli pindarici, senza pensare ad una realtà che è ben diversa da quella ipotizzata. Le squadre non hanno soldi, sono tutte in sofferenza, forse è il caso di abbassare le ali, per provare a rialzare la testa. Un World Tour composto da dieci, massimo dodici eccellenze, alle quali poter garantire un’attività di alto livello, poi una buona seconda divisione, con regole chiare e certe (comprensibili a tutti), che potranno correre i Grandi Giri con wild card che farebbero comodo alle squadre, agli organizzatori e anche alle Federazioni. Un ciclismo più umano e appetibile, ma temo che i sapienti di Aigle siano molto più resilienti di questo maledetto virus.

AMORE DI PLASTICA. In questo lungo periodo di distacco e allontanamento sociale, molti di noi hanno scoperto lo sport virtuale. Ne parliamo in questo numero, raccogliendo pensieri e opinioni, valutazioni e consigli. Un Giro e un ciclismo virtuale già divenuto realtà, ma che non potrà mai sostituirsi quello reale. Un ciclismo senza vento, pioggia e gelo non è ciclismo. Senza la forza cinetica di una curva affrontata “a tutta” in discesa non è niente. Senza il rischio è un ciclismo sciapo, privo di sapore. È chiaramente un buon ciclismo, non più surrogato come al tempo dei nostri primordiali rulli, ora si fa sul serio, per davvero, simulando lavori veri, verissimi, che potranno essere anche usati durante la stagione, per completare carichi di lavoro. Questo lo sappiamo. Ma andiamoci cauti con l’esaltazione di uno strumento che avrà senso solo e soltanto se ci sarà lo sbocco su strada. La declinazione “virtuale” è sopportabile solo se ognuno di noi ha come obiettivo quello di tornare a pedalare all’aria aperta, a tutta velocità: se questo verrà meno, non ci sarà nemmeno ciclismo virtuale.
Quello che non sappiamo e non so è come si ricomincerà. Mi preoccupa maledettamente che dal ciclismo “virtuale” si possa passare direttamente a una vita di plastica. Un ciclismo di plexiglass, fatto di mascherine e protezioni. Questo non lo sopporterei, e penso che neanche la grande famiglia del ciclismo potrebbe sopportarlo. Il ciclismo è il nostro amore e, come cantava Carmen Consoli, “io non posso accontentarmi/ se tutto quello che sai darmi/è un amore di plastica”.

#BASTAHASHTAG. Questo doveva essere il principio della sua seconda vita, o almeno di un’altra carriera. Questa volta però non si è fermato Fabio Aru, si è fermato addirittura il mondo. «Sembra incredibile, ma è andata così - ha raccontato il Cavaliere dei quattro Mori -. Però mi rifiuto di lamentarmi. Penso a chi sta perdendo molto più di questo, a chi ha perso le persone che ama, a chi ha perso la vita. Sono un po’ stanco di sentir dire che andrà tutto bene. Anche se dovesse risolversi domani, non è andata bene per niente». Tra le tante cose lette in questi mesi, fatte della retorica più stucchevole e spinta, io la penso proprio come lui, ragazzo che parlerà anche poco, ma in questo caso lo fa a ragion veduta. Alla faccia degli influencer e dei loro dannatissimi cancelletti seguiti da slogan respingenti. #bastahashtag.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Il Giro d’Italia 2026 non comprenderà tappe con arrivo o partenza in provincia di Sondrio. In compenso il territorio sondriese sta per assicurarsi nuovamente la presenza del Giro di Svizzera. L’edizione 2026 del Tour de Suisse avrà quasi sicuramente...


Può un Re inchinarsi al cospetto di un Re? Certo che si. È successo ieri pomeriggio all'Hub 4.0 di Rovato (BS), attorno alle 17.30, quando Ernesto Colnago ha reso omaggio al numero uno del ciclismo mondiale Tadej Pogacar e il...


Sorridente e disponibile, ironico e giocherellone, Tadej Pogacar ieri ha giocato e ballato, cantato e firmato autografi, ma ha anche parlato, di quello che è stato e di quello che sarà. L’ha fatto con Ciro Scognamiglio, sulla Gazzetta in edicola...


Con la consegna del prestigioso riconoscimento "Corona Ferrea" si è archiviata la stagione 2025 della Salus Seregno De Rosa. Tre anni fa la rinascita della nuova era giallo-blu grazie alla passione del dinamico presidente Marco Moretto che si ritrova a...


Non c’è nessuno come Diego Ulissi che si tiene stretto il suo piccolo grande primato. Solo il livornese è stato capace di vincere almeno una corsa ogni stagione da professonista: è arrivato a 49 successi. Diego, che si chiama così...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Volti nuovi in testa alla classifica della Sei Giorni di Gand al termine della quarta notte di gara: i belgi Lindsay De Vylder e Fabio Van den Bossche hanno spodestato la coppia formata da Yoeri Havik e Jules Hesters che...


In un clima molto rilassato e diretto, senza cioè mettere barriere rispetto al pubblico, Jacopo ed Elisa è un po' come se i rispettivi cognomi, Mosca e Longo Borghini, li avessero lasciati a casa, quando martedì mattina (con tanto di...


L'AIOCC, Associazione Internazionale degli Organizzatori di Corse Ciclistiche, ha tenuto la sua assemblea a Copenaghen: eletto il nuovo Comitato Direttivo, che ha nominato Javier Guillen, Direttore Generale della Vuelta Ciclista a España, Presidente per quattro anni (2026-2029). Succede a Christian...


Monaco si prepara ad ospitare la quinta edizione di BEKING, l’evento che ogni anno trasforma il ciclismo in una festa di sport, solidarietà e comunità. Domenica 23 novembre, Port Hercule accoglierà ancora una volta grandi campioni, leggende e famiglie per...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024