DALLA FIRMA AL TOUR OF MANGIFICENT QINGHAI PASSANDO PER L’APPENNINO: LE PRIME SETTIMANE DI FABBRO CON LA SOLUTION TECH-VINI FANTINI

PROFESSIONISTI | 13/07/2025 | 03:05
di Federico Guido


Matteo Fabbro era sparito dai radar a fine 2024. Dopo un’annata non particolarmente brillante anche a causa di alcune problematiche fisiche che hanno inciso sulla sua resa agonistica, il corridore friulano non aveva trovato nessuno che volesse investire su di lui e dargli la possibilità di proseguire la sua carriera da professionista finché, dopo mesi di allenamenti in solitaria e trattative silenziose senza mai smettere di credere di poter fare ancora a parte del mondo del pedale, lo scorso 18 giugno è arrivata la firma con la Solution Tech-Vini Fantini.


Con i nuovi coloro Fabbro ha debuttato, facendo vedere di non stare affatto male a livello di condizione, al Giro dell’Appennino, corsa alla quale sono seguiti gli impegni al Campionato Italiano e al Tour of Magnificent Qinghai, appuntamento questo in cui noi l’abbiamo intercettato per farci raccontare come siano andati gli ultimi mesi prima del rientro, come si sia materializzato l’accordo con la compagine di Serge Parsani e come approccerà i prossimi impegni di un 2025 dove sia lui che la squadra sperano possa definitivamente rilanciarsi.

Matteo innanzitutto facciamo un passo indietro: come è nata questa opportunità con la Solution Tech-Vini Fantini?

Fin dall'anno scorso sono sempre stato in trattativa con diverse squadre ma nulla è mai andato in porto. A un certo punto, quando ho visto niente riusciva a concretizzarsi, ho deciso che dovevo ricominciare a correre e, dando la precedenza a questo aspetto, la Solution Tech è stata semplicemente la squadra che mi ha dato l'opportunità di tornare a gareggiare nel più breve tempo possibile. Di conseguenza, poi, arrivare a un accordo è stato molto facile”.

Come hai affrontato il fatto di non aver trovato squadra a fine 2024?

Sicuramente mi è dispiaciuto, non è stato facile accettarlo come non è stato semplice, durante questi mesi, tenermi adeguatamente allenato. Purtroppo, i miei problemi fisici mi hanno portato a vivere questa situazione ma adesso sembra che tutto finalmente si sia risolto per cui sono contento di essere tornato in gruppo”.

Che atmosfera hai trovato in squadra?

Premesso che alcuni ragazzi li conoscevo già, il clima in squadra è molto sereno, tranquillo, si lavora bene e questo, venendo da un ambiente diverso e non sapendo cosa aspettarmi, mi ha piacevolmente sorpreso”.

Sei rientrato facendoti vedere subito in testa al Giro dell’Appennino, segno che evidentemente hai gestito bene, a livello di allenamenti e preparazione, il periodo precedente al tuo esordio. Come hai affrontato a livello di allenamenti questo periodo lontano dalle gare?

Sapevo di avere una condizione discreta all'Appennino e, infatti, peccato che sia caduto nel finale perché altrimenti avrei davvero potuto ambire a qualcosa di più. Prepararsi in realtà è stato molto semplice: in inverno ho fatto molte ore e molto volume senza impazzire con l’intensità, mentre quando l’accordo con la Solution Tech stava pian piano prendendo forma ho iniziato a inserire anche quella a circa tre settimane da quella che doveva essere la corsa del debutto ovvero il Giro di Slovenia, corsa a cui poi non ho potuto prender parte a causa di alcune lungaggini burocratiche. In termini più generali, un po’ mi sono autogestito con l’esperienza accumulata negli anni, un po’ mi ha dato una mano Domenico Pozzovivo”.

Quali possono essere dunque gli obiettivi per la seconda parte di stagione?

In realtà non mi sono prefissato alcun tipo di obiettivo. La cosa più importante era ricominciare a correre, e valutare la mia condizione perché, si sa, un conto è l’idea che ti puoi fare in allenamento, un altro è la corsa che, da questo punto di vista, costituisce la vera prova del nove. Ho capito comunque che la base di partenza è buona e l’ho constatato all’Appennino. Al Campionato Italiano poi mi sono ritirato per un colpo di calore, mentre qui al Tour of Qinghai Lake sono arrivato senza fare altura quindi vedremo come ne uscirò ma, a prescindere, gli sforzi che farò torneranno buoni per le corse italiane (e non) della seconda parte di stagione”.

La Solution Tech-Vini Fantini è una squadra che ha un obiettivo ben preciso, ovvero entrare nella Top 30 del ranking annuale. Come si vive in squadra questa rincorsa?

La viviamo molto serenamente anche perché, alla fine, la pressione c’è sempre stata. I ragazzi in squadra poi sono maturi e non hanno bisogno di certo che sia io o altri a ripetergli certe cose tutti i giorni. Sappiamo perfettamente che dobbiamo dare il massimo in tutte le corse per arrivare ad ottenere più punti possibili”.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Parte con il piede giusto l'avventura azzurra ai Mondiali Pista di Santiago del Cile: le prime a scendere in gara sono state le ragazze del quartetto dell'inseguimento a squadre che hanno chiuso la loro prova facendo segnare...


La UAE Team Emirates-XRG era convinta di aver chiuso la sua stagione con il record di 95 vittorie, invece il bottino potrebbe ulteriormente arricchirsi all’improvviso. È decisione di qualche giorno fa, infatti, che Isaac Del Toro sarà al via dei...


Dopo tre annate di crescita all’interno della Israel Cycling Academy, nel 2026 Pau Martí farà finalmente il salto tra i professionisti nella rinnovata squadra che si sta assemblando sulle fondamenta della Israel Premier Tech, che non sarà più israeliana. Valenciano,...


Pioggia di rinnovi in casa Movistar in vista della prossima stagione e di quelle successive. In un’annata sicuramente non memorabile, uno degli uomini più in vista è stato il venezuelano Orluis Aular, al quale la formazione spagnola ha offerto un...


Un nuovo tassello si aggiunge alla squadra MBH Bank Ballan CSB Colpack: nel roster 2026 ci sarà anche Diego Bracalente. Lo scalatore marchigiano, nato il 6 dicembre 2004 e alto 1, 71 m, ha infatti raggiunto un’intesa con la formazione guidata da Antonio Bevilacqua,  Gábor Deák e...


I ragazzi di Partington.cc, capitanati dal fondatore Jon Partington,  hanno una sola ambizione, ovvero quella di rivoluzionare il mondo delle ruote da ciclismo. Dalle volontà alle azioni il passo è breve, breve tanto quanto lo è stato il passaggio da un garage nel...


Scatta oggi al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile l’edizione 2025 dei Campionati del Mondo di ciclismo su pista con le qualifiche delle prove a squadre. Unico titolo individuale assegnato sarà quello dello scratch femminile, specialità che vedrà al via,...


La Serbia gli ha regalato le ultime soddisfazioni di una esaltante stagione e adesso Lorenzo Cataldo è in attesa di una chiamata da parte di qualche club professionistico. "Ci spero fin da quando ero ragazzino, è il sogno di ogni...


«La passione non muore mai, si evolve». È questa la frase con cui Stefano Giuliani qualche settimana fa ha voluto chiudere un lungo messaggio postato sui suoi social ed è con queste stesse parole che vogliamo iniziare a raccontarvi la...


Lo abbiamo ricordato sempre, forse noi per primi, quantunque non siamo questi dell’affetto i primati da sventolare, an­che su queste pa­gine, Car­mine Saponetti, il ciclista di Vigne di Sessa Au­runca, e la sua storia. Già, per restituire alla luce quella...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024