CLEMENT. Un altro caso che non esiste nato su twitter

GIRO D'ITALIA | 22/05/2015 | 16:19
Anche questo "caso" (leggi la notizia precedente cliccando qui) è nato su twitter per merito/colpa del corridore protagonista. L'olandese Stef Clement ieri sera con un cinguettio aveva espresso la sua preoccupazione per essere arrivato in ritardo al controllo antidoping, dopo che ieri era caduto in gara. In realtà, nonostante quanto dichiarato dal team IAM, che stamane affermava che l'atleta non aveva tagliato il traguardo, possiamo confermare che ha tagliato la linea a 17' dal vincitore Gilbert e il fantomatico caso non esiste. La notifica del controllo antidoping è avvenuta dopo l'arrivo quando il giudice deputato all'antidoping ha chiamato il direttore sportivo della formazione svizzera e 31 minuti dopo l'atleta si è sottoposto regolarmente al controllo. Il minimo ritardo (1' per la precisione), di cui ripetiamo ha dato notizia lo stesso corridore sul popolare social network, è stato compreso dai commissari (la strada dopo la tappa era affollata di gente e praticamente bloccata dall'area bus ai locali dove si svolgeva il controllo) che hanno permesso a Stef di svolgere il controllo, annotando come di consuetudine l'orario in cui sono stati raccolti i campioni. L'atleta, come è stato confermato da giudici e responsabili antidoping, non rischia alcuna sanzione per il ritardo.
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COMMENTI
22 maggio 2015 17:11 angelofrancini
Comunque è preoccupante il livello di non conoscenza dei regolamenti nei protagonisti di questo sport: non parliamo dei tifosi o pseudo tifosi.

Il regolamento antidoping dovrebbe essere il regolamento che i corridori devono meglio conoscere: troppo alto il rischio di commettere errori che rovinano una vita, non solo sportiva.
Invece non conoscono nemmeno i loro diritti.

Il corridore deve essere personalmente informato dallo chaperone che deve restare con lui fino a che va nella sala antidoping. Può per motivi di forza maggiore, come le cure mediche, presentarsi oltre il termine orario indicato purché lo chaperone resti sempre con lui dopo che lo ha informato che deve presentarsi al controllo.

Semplicemente preoccupante questa non conoscenza.

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