Basso esce dalla Procura ma ci deve tornare il 12 settembre

| 29/08/2006 | 00:00
La procura antidoping del Coni ha aggiornato al prossimo 12 settembre (ore 12:30) l'udienza sul caso del ciclista italiano Ivan Basso escluso dal Tour de France perchè coinvolto in una inchiesta sul doping avviata in Spagna. All'uscita dalla procura antidoping del Coni dopo aver ascoltato Basso, il procuratore capo Francesco Cosenza ha affermato: "mi ritengo soddisfatto dell'incontro. Basso ha risposto esaurientemente a tutte le contestazioni. E abbiamo ritenuto opportuno aggiornare l'udienza al 12 settembre alle 12.30". Da parte sua l'avvocato del vincitore dell'ultimo giro d'Italia, Massimo Martelli, si è detto "estremamente ottimista sull'archiviazione. Pensiamo di aver risposto a tutto quanto rilevato dalla Uci e messo in crisi l'impianto accusatorio della Guardia Civil che si regge su basi illogiche ed è infarcita di elementi discordanti. Non esiste un solo documento che provi il coinvolgimento di Ivan Basso, tutto si regge su prove indiziarie che però non sono univoche". Interrogato su quello che sarà il rapporto tra Basso e la sua squadra, la CSC, Martelli ha aggiunto: "non c'è nessun elemento che possa far pensare che ci saranno cambiamenti visto che Basso rimane legato al team da un contratto ancora valido. Nessuno però si nasconde dietro a dito. Dei problemi sono sorti ma non sono ancora stati valutati, e comunque sono sicuro che la professionalità di Basso non lo porterà a dichiarare guerra a nessuno, fermo restando che si può decidere insieme". Sorridente e disponibile l'ultimo vincitore del Giro: "Voglio salutare i miei tifosi e dirgli di stare tranquilli perchè tutto andrà come mi aspetto, e che presto tornerò a correre". Così Ivan Basso dopo essere uscito dalla Procura Antidoping del Coni dove è stato ascoltato dal Procuratore Franco Cosenza sul suoo coinvolgiemento nel caso 'Operacion Puerto', lo scandalo doping spagnolo che ha coinvolto molti coridori di prima fascia tra cui il tedesco Jan Ullrich. "Continuo ad allenarmi con impegno e professionalità. E' ovvio che non ho mai usato doping e che mi ritengo assolutamente innocente - ha detto il ciclista varesino - sono dispiaciuto per non aver fatto il Tour de France ma sono ancora giovane ed ho tutto il tempo. Comunque l'edizione di quest'anno non l'ho vista anche perchè è nato mio figlio ed avevo altro a cui pensare".
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