FMSI. Assolti i medici condannati dalla FCI

GIUSTIZIA | 11/10/2014 | 07:47
«Tutti condannati dalla commissione disciplinare della Federciclismo i 36 medici (operanti fra diversi settori di attività, dai professionisti agli amatori) sotto accusa nel quadro dell’inchiesta sul mancato aggiornamento delle cartelle cliniche degli atleti e sull’assenza di certificati di idoneità»: così scrivevamo il 1° agosto 2013, riportando la conclusione della vicenda che aveva creato tante polemiche all'interno della Federazione Ciclistica.

Un anno più tardi, la Procura Federale della FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana) chiude la vicenda in maniera completamente diversa: assoluzione e archiviazione per tutti i medici coinvolti, che in totale erano 57 (molti non erano stati giudicati dalla FCI perché nel frattempo non erano più tesserati).

Nella sua sentenza, la Procura Federale della FMSI (composta dagli avvocati Luigi Fischetti, Elena Orsi e Federica Patelmo e dalla dottoressa Carlotta Lenzi) lamenta a chiare lettere la mancanza di collaborazione da parte della Federazione Ciclistica Italiana e poi scrive: “pertanto era assolutamente notorio che la piattaforma BK.C non fosse attendibile... Dall'istruttoria è emerso che in molti casi i medici non riuscivano a salvare i dati nel software a causa di un malfunzionamento dello stesso... Inoltre è opportuno evidenziare che il software è stato eliminato nel novembre 2013, solo tre mesi dopo la decisione della Commissione Disciplinare della FCI”.

E ancora scrive: “I medici sociali, come documentalmente provato, hanno svolto con la massima attenzione il proprio ruolo, avendo sempre provveduto a far effettuare tutti gli esami clinici e strumentali previsti dalle norme federali... Non è stato violato il principio della slaute e salvaguardia della integrità psicofisica degli atleti... La Procura della FMSI non ritiene che i medici abbiano violato le disposizioni relative agli art. 1 e 6 del Codice di Giustiza e per tali motivi ne dispone l'archiviazione”.

Una sentenza diametralmente opposta, quindi, a quella pronunciata dalla Disciplinare della FCI.
Copyright © TBW
COMMENTI
Quando se ne andranno a casa sarà troppo tardi
11 ottobre 2014 13:10 ruotone
Inevitabile figuraccia federale. I medici sportivi hanno dimostrato la natura da peracottari dei vertici della Federciclismo. Impongono da ignoranti una loro giustizia comandata da interessi di piccolo orticello e poi rimediano queste brutte figure su tutta la linea sputtanando tutto il movimento.
Impresentabili ed ignobili. E poi parlano di nuova etica.

Che vergogna!!!!!
11 ottobre 2014 18:14 Bastiano
Ora sarà interessante vedere chi avrà il buongusto di dimettersi!!!
Dal Procuratore Federale in su, dovrebbero tutti lasciare il campo libero a persone NUOVE ma, nuove veramente e non riciclate e stantie!!!!

giustizia....finalmente!!!
11 ottobre 2014 23:42 pincopallo
Ho seguito questa vicenda fin dall’inizio. Ricordo che mi colpì molto quell’atto di accusa della FCI nei confronti di un così alto numero di medici, tutti suoi tesserati. Mi chiedevo: ma è possibile che questi medici siano tutti così superficiali? Ma è mai possibile che abbiano messo così a repentaglio la salute di tanti giovani atleti? Poi ho seguito la storia anche su altri blog ed ho letto le spiegazioni e l’atto di difesa di qualcuno di loro. Così la scena si è illuminata di una luce diversa, nonostante le sentenze di colpevolezza emesse dalla FCI. Insomma, sotto sotto c’era qualcosa che continuava a non quadrare. Mi sembrò proprio una brutta storia all’italiana. Una di quelle brutte storie in cui il potere, pur di perseguire un obiettivo, calpesta i diritti degli accusati e va dritto sulla strada che ha deciso di seguire.
Ed ora questa sentenza rende finalmente giustizia a questi professionisti che per mesi e mesi sono stati messi alla gogna di fronte alla pubblica opinione in modo inaccettabile e, alla luce dell’archiviazione decisa dalla FMSI, senza alcuna motivazione. Appare accertato che, come i medici stessi avevano raccontato, il sistema informatico della FCI era inaffidabile e non è un caso che sia stato abolito subito dopo la sentenza. Una cosa scandalosa. Ma ora che giustizia è stata fatta mi chiedo: ma è possibile che qualcuno in FCI non senta l’esigenza di fare un passo indietro? Ma la vergogna non è proprio di casa da quelle parti? E nessuno pagherà per la protervia messa in atto nei confronti di tutti quei professionisti incolpevoli?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il britannico Oscar Onley si è imposto nella quinta tappa del Tour de Suisse che oggi ha impegnato il gruppo da La Punt a Santa Maria in Calanca. Il 22enne atleta della  Picnic PostNL ha battuto João Almeida, vincitore ieri mentre al...


Dopo il successo di Seth Dunwoody oggi a conquistare la vittoria di tappa al Giro Next Gen sul traguardo di Gavi è stato un altro irlandese,  Adam Rafferty. Il 19enne della Hagens Berman Jayco, intervistato dopo l'arrivo ha spiegato deve un po'...


Jasper Philipsen ha vinto la seconda tappa del Baloise Belgium Tour. L'atleta della Alpecin - Deceuninck ha ottenuto il 53esimo successo della sua carriera sul traguardo di Putte regolando il colombiano della UAE Team Emirates Juan Sebastián Molano e Jenno Berckmoes, 24enne della Lotto...


MILANO. La Lega del Ciclismo Professionistico ha accolto con grande favore la richiesta degli organizzatori del Campionato Italiano Donne Élite dell’AS Boario di Ezio Maffi, che ringraziamo per aver scelto di far parte della Coppa Italia delle Regioni 2025, che...


Seconda vittoria stagionale per Marijn van den Berg che, rispettando i pronostici per la frazione odierna, si è aggiudicato allo sprint la seconda tappa della Route d’Occitanie, la Gignac Vallée de L'Herault-Carmaux Ségala di 195 chilometri. Lo sprinter olandese non...


Quest'oggi a Milano, al belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, si è alzato ufficialmente il sipario sui Campionati Italiani di ciclismo Donne e Under 23 che si svolgeranno sabato 28 e domenica 29 giugno a Darfo Boario Terme (BS)....


Adam Rafferty ha vinto la quinta tappa del Giro d'Italia Next Gen. L'azione decisiva nel finale, dopo essersi inserito nella fuga giusta: l'irlandese della HBG trionfa nella Fiorenzuola D'Arda - Gavi di 153 km, ma la vera notizia riguarda Lucke...


Gino Mader non è mai stato dimenticato, ma continua a vivere nei cuori dei tifosi e di chi fa parte del mondo del ciclismo. Sono passati due anni da quel tragico 16 giugno quando il giovane ciclista svizzero uscì fuori...


Piuro e la Valchiavenna hanno accolto l’arrivo della 4ª tappa del Tour de Suisse con il successo del portoghese João Almeida, fidato scudiero di Tadej Pogačar, che sarà con lo sloveno nella squadra che prenderà parte al Tour de France....


È stato professionista dal 1989 al 2006 e  ha partecipato a 11 edizioni del Giro d’Italia, ora Dmitry Konyshev al Giro Next Gen con la S.C. Padovani Polo Cherry Bank formazione che guida dall’ammiraglia. Questa mattina alla partenza da Fiorenzuola...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024