VUELTA | 23/08/2014 | 20:33 Solo stamane diceva di non sentirsi il favorito della Vuelta e stasera si trova già in fuga. Bel segnale davvero, quello mandato ai suoi avversari da Nairo Quintana. Il colombiano, che in questa stagione ha già vinto il Giro d'Italia, parte con il piede giusto e comincia sin dal primo giorno a guardare dall'alto in basso i suoi avversari. Nella classifica dei big, alle spalle del colombiano c'è... un colombiano e il canovaccio sembra proprio lo stesso della corsa rosa: Rigoberto Uran, staccato di 11 secondi. Da parte sua Alberto Contador (19 secondi) trae buoni asupici da questa prova: d'accordo che erano solo 12 chilometri e rotti, ma rompere il ghiaccio in una prova esigente come questa, se non altro per il numero di rotonde da affrontare, non era facile e il madrileno lo ha fatto con grande sicurezza.
Ci si aspettava qualcosa di più dalla BMC di Cadel Evans, certamente di più dalla Sky di Froome che si trova già con 27 secondi da recuperare da Quintana e 8 da Contador. Piccoli numeri, per ora, ma sarebbe stato meglio... far meglio. Fabio Aru e Jurgen Van den Broeck hanno pagato 30": decisamente troppi, anche se non sono certo loro i favoriti della corsa spagnola. Delusione totale, invece, per Rodriguez e la Garmin. D'accordo che Purito non è uno specialista, ma è possibile che la Katusha non riesca mai a mettere a sua disposizione un treno valido nelle prove contro il tempo, costringendo il suo leader a partire sempre con una pesante zavorra. Affondata la Garmin Sharp di Hesjedal, Talansky e Martin: con 41" di ritardo la loro è una partenza ad handicap. Già finita, almeno per quanto riguarda la generale, la Vuelta di Pinot che non ha tenuto le ruote dei compagni di squadra ed è già a 1'34" da Quintana. La strada che porta a Santiago del Compostela è lunga, ma il loro viaggio poteva cominciare in modo diverso.
Una nota di merito per le formazioni italiane: la Cannondale ha regalato una prova straordinaria inserendosi di prepotenza al secondo posto e sognando per lunghi minuti di realizzare grande impresa, la Lampre Merida ha colto un buon decimo posto con il giovane Valerio Conti evidentemente emozionato con il numero uno sulle spalle.
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