
Il Comitato provinciale di Treviso ha centrato un obiettivo storico, ottenendo un finanziamento europeo nell’ambito del programma Erasmus+ Sport 2025 – SCP con il progetto C-HERMES, dedicato alla mobilità sostenibile e al ciclismo.
Il progetto, della durata di trenta mesi, ha ottenuto un contributo significativo, buona parte del quale sarà destinata agli investimenti nei territori coinvolti, con particolare attenzione alla provincia di Treviso e, in modo speciale, al Comune di Colle Umberto, da sempre vicino all’iniziativa.
Una sfida vinta dopo la bocciatura
«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto» ha dichiarato il presidente nazionale Cordiano Dagnoni, sottolineando l’impegno di tutto il gruppo di lavoro coordinato dal presidente provinciale Giorgio Dal Bò. Dopo la bocciatura dello scorso anno, il progetto è stato ripresentato con il supporto di Alterevo e di numerosi partner esteri: Polonia, Portogallo, Bulgaria, Paesi Bassi, Spagna e Germania. Il valore della UCI Bike Region Label
Determinante per il successo è stato il riconoscimento internazionale della UCI Bike Region Label, l’etichetta mondiale che certifica i territori particolarmente vocati alla mobilità ciclabile. Questo riconoscimento ha rappresentato la svolta, consentendo di ottenere il punteggio necessario per superare la prima fase di selezione e dimostrando come Treviso sia un territorio di eccellenza per il ciclismo e la mobilità sostenibile.
Il supporto della FCI e dei professionisti
Fondamentale è stato anche il lavoro degli uffici romani della Federazione Ciclistica Italiana, coordinati dal segretario Marcello Tolù, e dell’ingegnere Virginia Dal Bò, che ha curato la complessa stesura del dossier progettuale. Importante anche il contributo di Alterevo, società benefit specializzata nello sviluppo e nella gestione di progetti finanziati, nella valutazione d'impatto e nella rigenerazione urbana in chiave socio culturale, con un focus su innovazione sostenibile e responsabilità sociale.
«Con questo risultato – ha aggiunto Dal Bò – abbiamo aperto una nuova strada per reperire risorse finanziarie a beneficio del nostro territorio. Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che ci hanno seguito e supportato in questo percorso».
Una nuova mentalità per il futuro
Il riconoscimento UCI, oltre a dare prestigio internazionale, segna un cambio di passo anche nella mentalità del Comitato provinciale: «Molti sono ancora scettici su cosa sia questa etichetta – ha concluso Dal Bò – ma grazie a questo progetto speriamo che anche altri dirigenti possano cogliere l’opportunità di partecipare a bandi europei, nazionali e regionali, così da ottenere nuove risorse per impianti, strutture e infrastrutture dedicate al ciclismo».
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