SANTAMBROGIO. Collaborazione e squalifica fino al 2 novembre

DOPING | 17/06/2014 | 09:12
Mauro Santambrogio ha accettato la sfida. È andato a Losanna, è stato il primo italiano a sedersi davanti al tavolo della Commissione indipendente di riforma del ciclismo (Circ), l’organismo straordinario voluto dal presidente Brian Cookson.
È La Gazzetta dello Sport, in un articolo firmato oggi da Luca Gialanella a ricostruire quanto accaduto al corridore comasco negli ultimi mesi. Positivo all’Epo dopo la prima tappa del Giro 2013, Mauro era stato ovviamente fermato e qualche mese più tardi aveva sfiorato con la mente l’idea di un gesto estremo, affidando il suo malessere a twitter e ricevendone in cambio un affetto che probabilmente è stato decisivo.
A quel punto Santambrogio accetta di incontrare la Commissione presieduta dallo svizzero Dick Marty e composta dal tedesco Ulrich Haas e dall’australiano Peter Nicholson, ex ufficiale dell’esercito.  
La Commissione ha pieni poteri e massima indipendenza, può comminare o cancellare sanzioni, collaborare con le autorità di polizia, interrogare, valutare, indagare.  
Santambrogio li incontra e racconta, ovvio pensare che abbia spiegato come, dove e grazie a chi si procurava l’Epo. La Commissione ascolta e alla fine decide, squalifica fino al 2 novembre, 18 mesi quindi con sconto per la collaborazione. Ma non è uno sconto qualsiasi, perché Santambrogio rischiava pena doppia, fino a quattro anni, visto il suo coinvolgimento nel processo di Mantova nel quale è stato rinviato a giudizio.
La sentenza della Commissione è valida e inappellabile, non c’è bisogno di passare per nessun altro tribunale, nazionale o internazionale che sia.
Santambrogio, intanto, ha ritrovato il gusto di pedalare. Se qualche squadra sarà disposta a raccogliere la sua sfida, sarà il tempo a dircelo.

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COMMENTI
Collaborazione,
17 giugno 2014 10:04 Fra74
ecco una notizia positiva basta su di un TERMINE che mi piace moltissimo: COLLABORAZIONE. Ora, se fosse possibile, nel riserbo di certi nominativi ed altri aspetti, comprendere di che tipo di COLLABORAZIONE FATTIVA si è trattato; non cambio idea, a mio parere al Sig. SANTAMBROGIO non andrebbe data alcuna altra possibilità ciclistica, ma reputo interessante e positivo questo tipo di COLLABORAZIONE al fine di CAMBIARE, per sempre, il SISTEMA ED AMBIENTE DEL CICLISMO.
Francesco Conti-Jesi (AN)

mah
17 giugno 2014 11:39 geo
Tanti corridori bravi puliti non trovano squadra.....

senza parole
17 giugno 2014 12:34 rimba59
semplicemente disgustoso....adesso aspettiamo di capire cosa si otterrà dalla sua collaborazione..... aspettando Mantova.

Non ci sto
17 giugno 2014 14:08 luki
Non ci sto a sentire parlare di collaborazione!!!!
La collaborazione c'è quando vengono fatti precisi nomi e cognomi e circostanze e poi che si ipotizzi la possibilità di farlo ancora correre...beh!!!! Spero solo che non gli facciano fare il DS di qualche squadra di Juiniores o allievi... già ce ne sono che stanno rovinando il settore giovanile.
Luciano

2015
17 giugno 2014 15:16 SERMONETAN

Tra qualche mese ci ritroviamo di nuovo un ex dopato in gruppo,sicuramentre trovera' squadra e megluo di prima.
Sempre peggio

MI PARE CHE........
17 giugno 2014 17:26 jaguar
Mi pare che.....da più parti la parola d'ordine è: "il ciclismo è cambiato" ed allora perchè scrivete con questo tenore? dovete vivere serenamente questa nuova estate del ciclismo!!!!!

Qualcuno ha paura?
17 giugno 2014 18:50 Bastiano
Sinceramente spero che Santambrogio abbia detto tutto ma, tutto, tutto, tutto, quello che sapeva.
Forse nessuno ricorda che con i COLLABORATORI, abbiamo sconfitto il terrorismo mentre senza non riuscivamo a cavare un ragno dal buco.
Non prendere atto che il doping corre molto più velocemente dell'antidoping, è come voler negare l'evidenza o peggio ancora, voler difendere inaccettabili rendite di posizione.
Io non mi scandalizzo per Santambrogio che parla e viene, in parte, perdonato, mi scandalizzo invece per quelli che vogliono negare che il ciclismo ha un problema doping e per quelli che non vogliono fare nulla facendo passare il concetto che gli unici dopati sono quelli che vengono presi.
Se oggi si va più forti di ieri, pensiamo forse che lo si faccia perchè c'è sempre il vento a favore? Se vedo cicloamatori che vincono le Granfondo spingendo rapporti impossibili, volete che creda che sia farina del loro sacco?
Smettiamola di fare gli ipocriti e cominciamo a PRETENDERE una vera lotta al doping!

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