DONNE | 16/09/2013 | 09:16 Il Giro della Toscana s'è concluso a Firenze con un'atleta della Pasta Zara-Cogeas-Manhattan sul podio finale: Edita Janeliunaite, infatti, ha vinto la classifica speciale dei traguardi volanti ed è stata premiata con la maglia azzurra. Edita aveva conquistato il simbolo del primato già al termine della seconda frazione e nelle ultime due tappe ha controllato bene le avversarie portando il suo bottino complessivo a 19 punti, 13 in più della seconda classificata. Quest'anno la Janeliunaite aveva vinto la classifica dei traguardi volanti anche alla Vuelta a Costa Rica. «Tutta la squadra ha aiutato molto Edita - spiega il direttore sportivo Aldo Piccolo - e siamo contenti di essere riusciti a portare la maglia fino a Firenze. Le ragazze hanno tirato molto per preparare le volate di Edita e le sono state accanto anche in salita nelle tappe più dure per darle una mano a superare i momenti più difficili. Non solo, era importante anche che tutte le ragazze stessero molto attente alle fughe numerose per eventualmente togliere punti alle nostre rivali e anche da questo punto di vista abbiamo corso bene». Purtroppo quest'ultima tappa del Giro di Toscana è stata condizionata da una protesta delle cicliste per le scarse condizioni di sicurezza in cui s'è corso nei giorni passati, in particolar modo nella tappa di giovedì, e molte atlete hanno deciso di non prendere il via: «Io - racconta ancora Piccolo - ho lasciato alle nostre ragazze la libertà di scegliere cosa fare senza pressioni: Giada Borgato non se l'è sentita di partire, le altre invece hanno corso regolarmente. Posso capire chi ha preferito non fidarsi, dispiace solo che poi ci siano state ulteriori polemiche anche tra coloro che erano in gara e non ci sia stata corsa vera nonostante le condizioni di sicurezza fossero ottimali». Più duro il commento del presidente Maurizio Fabretto: «Purtroppo in questa giornata non ci sono vincitori, abbiamo perso tutti oggi. Alla partenza da Lucca ci hanno detto che nella tappa la sicurezza e la chiusura del traffico sarebbero state garantite al 100%: è stata addirittura la stessa polizia di scorta alla gara che si è presa la responsabilità di tutto ed effettivamente c'è stato un notevole spiegamento di forze, maggiore rispetto ai giorni passati, è tutto stato perfetto. Io da anni sono molto legato all'organizzatore Brunello Fanini, una persona che tra il Giro d'Italia ed il Giro di Toscana ha fatto tantissimo per il ciclismo femminile italiano ed internazionale: dobbiamo anche tenere presente che Fanini organizza questa corsa in memoria di sua figlia e questa è stata una mazzata pesantissima per la sua famiglia e per tutto il ciclismo in un periodo di crisi. Se c'erano dei problemi di sicurezza era giusto lamentarsi fin dal primo momento e magari le ragazze avrebbero ottenuto subito quello che chiedevano, invece si sapeva già da due giorni che questa protesta sarebbe avvenuta oggi. Addirittura oggi le nostre ragazze hanno ricevuto insulti in corsa solo per aver dato dei cambi alle cicliste della Michela Fanini che sono state sempre davanti. Spiace davvero che sia finita così».
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