FRW. Il test di Luigi Ferritto sulla nuova Syrah

| 03/10/2012 | 09:03
Luigi Ferritto, biker di Piedimonte Matese (CE), tra i più titolati del panorama fuoristradistico del Centro-Sud Italia, ci descrive il primo contatto con la nuovissima 29 pollici della casa ravennate con cui lo lega una profonda amicizia, ormai decennale, e di collaborazione nella veste di tester dei nuovi prodotti. ”Gli amici Claudio e Liliana Brusi mi hanno inviato un'anteprima della FRW Syrah 29'' carbon matt black red in versione 2013. Il telaio riprende per alcune linee il modello Eldorado come pure nel mix di fibre High Strenght, Ultra High Modulus ma con proporzioni appositamente studiate per lo sviluppo di queste geometrie completamente diverse dal modello 26”. La mtb è sviluppata in tre taglie S,M,L e, visto che sono alto 183 cm, ho optato per la misura M. Rispetto a tutti gli altri modelli della gamma FRW, inoltre, sono stati inseriti dei nuovi concetti come lo sterzo Press Fit Taper (1”1/8 sopra, 1”1/2 sotto), il movimento Press Fit per dare più rigidità torsionale e l'attacco del freno a disco sui foderi bassi per non portare vibrazioni in frenata al reggisella. Ottima la verniciatura  e personale, com’è tradizione FRW, la grafica. Ottima la cura nell’assemblaggio, con passaggi dei cavi curati e soprattutto componenti di ottima qualità. Quella da me testata è interamente equipaggiata con il gruppo SRAM XX con comandi rotanti, forcella RockShox SID e ruote Easton EC 90 XC…un vero e proprio gioiellino!

Ma veniamo al test su strada, effettuato su un percorso di circa 62 Km con oltre 1600 mt di dislivello.

Parto e nel trasferimento in asfalto, dopo poche pedalate, trovo subito un buon feeling. L’assetto in sella è correttamente sportivo, con il busto inclinato in avanti ad impugnare il valido ed ergonomico manubrio Ritchey. La sensazione iniziale è di andare più piano, forse per il fatto che si hanno rapporti più agili del normale, ma a guardare la velocità si capisce subito che è solo una sensazione. Sembra in qualche modo che somigli più alla bdc che alla mtb 26"!

Inizio una salita, poco tecnica, in asfalto e avverto buone sensazioni, la bici risponde bene ad ogni variazione di ritmo e sento che trasmette bene a terra la spinta che imprimo sui pedali.

La conferma dell’idea che mi sono fatto l'ho avuta quando mi sono imbattuto in un tratto di salita tecnica con passaggi pieni di sassi e di radici, rese umide da un temporale, di qualche ora prima. La Syrah mi è sembrata una schiacciasassi che non ha la minima esitazione dinanzi a nessun ostacolo e dove spesso sono solito mettendo il piede per terra con questa sono passato come se fossi su un binario! In salita, quindi, l’ottimo peso, molto contenuto, la validità del telaio e le ottime ruote, consentono prestazioni notevoli e competitive, con la possibilità di avere ottime accelerazioni all’uscita dai tornanti e un ottima tenuta di grip sui tatti più sconnessi.

Finita la salita dura, ancora entusiasta, ho iniziato un breve tratto in pianura, su erba con delle buche, e la Syrah viaggia alla grande prendendo una grande velocità e riuscendo a superare lo sconnesso in grande leggiadria permettendo una pedalata fluida, direi quasi meglio che con la full!

Ho affrontato, poi, una discesa filante e la Syrah accelera facilmente, toccando ottime velocità anche senza pedalare. Sul veloce ho dovuto anticipare leggermente i cambi di direzione e l’entrata in curva perché le ruote di grande diametro tendono sempre a verticalizzare un pochino le traiettorie. Il telaio mi è sembrato sempre seguire la linea impostata e chiudere bene le curve e i cambi di direzione desiderati. Infine, nelle discese tecniche, nel misto stretto, la Syrah mi ha mostrato una buonissima maneggevolezza, non troppo distante da quella delle 26” in virtù di un interasse contenuto. Si conduce facilmente, e le ruote maggiorate aiutano a trarsi d’impaccio nelle situazioni più difficili. Mi ha dato una sicurezza, che non avevo mai avuto prima d’ora, dettata dal fatto che la bici non deve essere accompagnata e domata ma solo guidata.

In conclusione, posso dire, che la nuova Syrah di FRW è proprio un mezzo che merita di essere "maltrattato" sui campi di gara offrendo ottimi risultati...sempre che ci siano le gambe per spingerla e andar forti (...ma queste servono sempre per qualsiasi MTB)."

da ciclonline
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