
Un grande dolore ha colpito ieri pomeriggio il Gruppo Sportivo Cintellese 1987 e tutta la comunità di Cintello di Teglio Veneto. È mancato Stefano Braida, papà di Marco e Nicola, corridori della squadra ciclistica giovanile. La notizia ha lasciato attoniti amici, atleti, genitori e tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno avuto il privilegio di condividere il suo un cammino.
Figura generosa, instancabile e sempre presente, Stefano era considerato un punto di riferimento all’interno del gruppo sportivo, in particolare quando si trattava di organizzare manifestazioni, feste e momenti di divertimento dedicati ai bambini. La sua disponibilità e il suo entusiasmo erano contagiosi: bastava un’idea, una proposta, e lui rispondeva con un sorriso e un deciso “facciamo”.
“Siamo tutti sconvolti per la scomparsa di Stefano, che era una delle persone più buone al mondo - ha dichiarato commosso il presidente del GS Cintellese 1987, Gianluca Geremia - . Sempre pronto ad aiutare ed il primo a dare una mano, a proporre soluzioni, a creare gioia attorno a sé. Ora abbiamo un angelo che ci protegge dall’alto, e noi faremo di tutto per onorare la sua memoria”.
Proprio in suo onore, la società ha annunciato che nelle prossime manifestazioni ciclistiche verrà istituito un Trofeo dedicato a Stefano Braida, per mantenere vivo il ricordo di un uomo che ha saputo dare tanto, senza mai chiedere nulla in cambio.
“Dobbiamo imparare tutti da lui ha concluso Geremia - perché Stefano sapeva fare soltanto del bene».
Alla famiglia Braida e a tutti i suoi cari va l’abbraccio commosso di tutta la comunità sportiva e locale.
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