SAVIO. «Non ho commesso reati, lo dimostrerò in tribunale»
| 13/12/2011 | 16:56 «In riferimento al comunicato dell’ufficio stampa del CONI, ritengo opportuno precisare quanto segue. Il provvedimento di deferimento nei miei confronti, con la richiesta di squalifica di quattro anni è originato dalle calunniose ed infondate accuse mosse da un ex corridore, già apparse su alcuni mezzi di comunicazione nel mese di maggio, alla vigilia della partenza del Giro d’Italia. Ho depositato una regolare denuncia per calunnia e diffamazione presso il Tribunale di Massa e nei confronti dell’ex atleta pende il relativo procedimento, attualmente in fase di indagini. Il corridore in questione è indagato, unitamente al di lui genitore e ad un “ compare”. Attendo serenamente la fissazione dell'udienza che si terrà dinanzi al Tribunale Nazionale Antidoping, che giudicherà sulla scorta delle investigazioni difensive, da me effettuate, che al momento non sono in possesso dell'Ufficio di Procura del CONI. Infatti, il 15 dicembre p.v. si terrà dinanzi al Tribunale di Massa l'udienza preliminare del processo citato nella nota richiamata, nel quale verranno valutati gli ulteriori elementi di prova a discarico, di cui la Procura del CONI non disponeva al momento del deferimento. Per concludere, sono stato accusato di un reato che non ho mai commesso e neppure sfiorato e sono certo di poterlo dimostrare con le prove acquisite».
prendiamo atto Sig. Savio, fino a prova contraria...nel nostro sistema giuridico...
Vedremo gli sviluppi.
Francesco Conti - Jesi (AN).
Ma cosa dite
14 dicembre 2011 09:04neve
Già essere presa in considerazione mi sembra assurdo, avete creato un precedente , or siamo in balia di qualsiasi pazzo, che gli girano e si diverte a fare denuncie, nulla da persere, ci prava, ma non dategli neppure atto, incredibile dove si andrà a finire, tutti conoscono quel personaggio.
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