DILETTANTI. Zalf, la vittoria continua a sfuggire

| 25/07/2011 | 09:00
“Ci sono periodi in cui gira così, nonostante il periodo di riposo in montagna la squadra si è sempre rivelata brillante anche in questo ultimo fine settimana. Da 20 giorni ci manca la vittoria per ritrovare un po' di tranquillità ma sono fiducioso, arriverà presto” ha spiegato Luciano Rui da buon timoniere in grado di condurre la nave con sicurezza anche attraverso le peggiori tempeste. Enrico Battaglin, Gianluca Milani e Alberto Cecchin: sono loro i meglio piazzati dell'weekend che ha visto la Zalf protagonista sulle strade di tutta Italia, da Este (Pd) a Garrufo (Te), passando per Bivigliano (Fi) e Bassano del Grappa (Vi). Un weekend ricco di piazzamenti, quello appena concluso, ma avaro di soddisfazioni per il sodalizio capitanato dai fratelli Lucchetta e da Egidio Fior.
Il doppio appuntamento di sabato, infatti, ha regalato alle maglie bianco-rosso-verdi due medaglie di bronzo: nel Gp Cementizillo disputato sul circuito collinare di Este, infatti, è stato Gianluca Milani ad inserirsi nel tentativo di fuga decisivo, riuscendo a
tenere testa all'agguerrita concorrenza sino agli ultimi chilometri di gara. Nel Trofeo Petroli Firenze di Bivigliano, invece, ci ha pensato Alberto Cecchin a rimanere con i migliori sprintando per il successo ma vedendosi preceduto da due talenti cristallini come quelli del brasiliano Andriato e dell'azzurro Salvatore Puccio.
Nelle due gare domenicali, poi, sono giunte altrettante medaglie d'argento grazie alle generose prove offerte da Enrico Battaglin sul Monte Grappa e da Alberto Cecchin a Garrufo (Te). Il vicentino è stato tra i grandi protagonisti della Bassano-Monte Grappa, classica con arrivo in salita che ha premiato l'azzurro Fabio Aru ma che ha visto sempre nel vivo della bagarre sia Battaglin che Agostini che hanno chiuso rispettivamente in seconda e sesta posizione ad una manciata di secondi dal vincitore di giornata. Nella gara più a sud del fine settimana, Alberto Cecchin ha tenuto testa nel selettivo finale, al sudamericano Julian Arredondo e al neo campione italiano under 23 Matteo Trentin. Per il bellunese è arrivato un secondo posto che vale oro, con la consapevolezza che la vittoria ormai è nell'aria.
“Le buone prestazioni fatte registrare in salita da Battaglin, Agostini e Cecchin ci fanno guardare con fiducia al prossimo Giro delle Valli Cuneesi che scatta venerdì, dove saranno ben quattro gli arrivi in quota” ha commentato Gianni Faresin guardando al calendario “Poi ci saranno molte altre occasioni per tornare a sorridere: l'obiettivo sarà di centrare il successo già da domenica a Cavaso del Tomba.”

comunicato stampa
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COMMENTI
Complimenti braviiii
25 luglio 2011 10:48 discesaesalita
Si si continuate così, bravi, fate di questi ragazzi delle belle spremute, fino all'ultima goccia, ragazzi andate piano, ritiratevi, fingetevi ammalati, non date retta a questi magnete del ciclismo a cui srve solo il nummero di vittorie, fate i furbi, e voi giovani non andate in queste squadre, abbiate rispetto del vostro fisico.

caro discesaesalita
25 luglio 2011 11:37 soloio
PRIMA DI PARLARE COSI FORSE E' MEGLIO CHE CONTI FINO A MILLE O 10000 NON PENSI ? ....SOTTO SOTTO STAI FACENDO DELLE ACCUSE E NON POCO GRAVI ... VEDI CARO AMICO IN QUESTE SQUDRE APPRODANO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE I MIGLIORI SIHAI LETTO BENE I MIGLIORI SONO ALLENATI E SEGUITI CON LA MASSIMA SCRUPOLOSITA' E NON A CASO MOLTI DI LORO ANZI QUASI TUTTI IN POCHI ANNI APPRODANO AL PROFESIONISMO... E GUARDATI IN GIRO GUARDA QUELLI CHE CORRONO NELLE SQUADRE MINORI ( SI FA PER DIRE ) ... CORRONO SEMPRE GLI STESSI E ANCHE 5 6 VOLTE A SETTIMANA , QUI GUARDA BENE E' VERO CHE ANCHE QUESTE SQUADRE CORRONO SEMPRE MA ... SEMPRE CORRIDORI DIVERSI ... E POI ... TI RISULTA CHE QUALCUNO DI LORO E' STATO PRESO POSITIVO ? EPPURE HANNO FATTO L'ANTIDOPING ANCHE 4 5 VOLTE QUEST'ANNO ..........

Non ho parlato di doping ? sogni forse , hai cosa di paglia
25 luglio 2011 13:08 discesaesalita
Prima di tutto non ho parlato di doping, ci mancherebbe pure questo, secondo e solo il giudizio il pensiero di un appasionato che ha corso, secondo vogliamo contare legare e le gare a tappe che ha fatto il Sig. Battaglin? INCREDIBILE NEGARE L'EVIDENZA......... comunque libertà di pensiero, e vedo come il ciclismo italiano avanza nel mondo, a discapito di atleti come la svezia, norvegia, inghilterra, ecc dove fanno veramente i dilettanti e non fanno più di 50 gara all'anno, e poi che garette, ma la storia parla da sola, non occorre discutere con degli intenditori, scusate.

La gestione dei dilettanti
25 luglio 2011 13:58 Bartoli64
Traggo spunto dagli interventi dei primi 2 blogger dicendo subito che sia l’uno, sia l’altro, dicono cose vere a riguardo del mondo del dilettantismo e dalla Zalf in particolare.

Credo che sia indiscutibile come nei top-team dilettantistici arrivino praticamente i migliori atleti in circolazione, com’è altrettanto vero che i ritmi agonisti di under ed elite sia molto (troppo) incalzanti.

Fosse per il sottoscritto farei in modo che un corridore non partecipi a più di un certo numero di gare annuali, sia pur in considerazione del fatto che questi ragazzi debbono essere ben consci di ciò che li aspetta tra i prof. e, quindi, prepararsi di conseguenza.

D’altro canto non si può mettere minimamente in discussione il fatto che il ciclismo è uno sport duro, ai cui vertici possono arrivare solo i migliori tra i migliori, ma neanche si può discutere sul logorio che un’attività agonistica troppo intensa può avere su un fisico (e una psiche) di un ragazzo ancora in via di maturazione.

Per quanto riguarda gli ultimi risultati della Zalf mi permetto solo di fare una considerazione sulla scarsa visibilità che ha negli ultimi tempi una delle sue “punte di diamante” (mi riferisco a Sonny Colbrelli).

Che problemi ha il velocista bresciano? Sia pur considerando il fatto che Colbrelli dovrà essere uno degli uomini di punta della Nazionale U23 ai prossimi mondiali danesi e che, dunque, dovrà presentarsi al top della condizione in un periodo ancora lontano, perché non si comincia a dargli più fiducia magari in piccole gare locali con tracciato pianeggiante?

Se Sonny è da troppo tempo a secco di risultati è solo un problema fisico o, piuttosto, di testa?

Sono certo che i tecnici della Zalf - molto più e molto meglio di me - saranno in grado di risolvere il dilemma, però attenzione……. se la stessa squadra al Liberazione avesse allestito una squadra meno “leggerina” rispetto a quella che ha poi schierato nella classica romana il 25 aprile u.s.?

Vi ricordate la fiammata che dovette compiere – da solo – Sonny Colbrelli per limare un po’ dello svantaggio dal duo di testa? E se avesse avuto al suo fianco Boem, o Benfatto, o Battaglin?

Forse, più che di un dignitosissimo terzo posto, si potrebbe ora parlare di una vittoria di dello stesso Colbrelli al Liberazione e la sua stessa stagione avrebbe potuto conoscere uno sviluppo diverso, magari con ben più vittorie.

Ma la Zalf di aprile, però, sembrava più intenta a far incetta di traguardi si, insomma…… più quantità che qualità(?)

Il paradosso, però, è che ora oltre alla qualità, manca anche la quantità.

Bartoli64

Io..
26 luglio 2011 09:23 Fra74
..credo che la ZALF sia una buona fucina di atleti così come la TREVIGIANI...il fatto, cmq, è sempre quello: non tutte le annate sono uguali, le GAMBE sono quelle che contano, sono pur sempre ragazzi-atleti di ventanni e poco più....

Colbrelli ha già il contratto in tasca per i PROF...pertanto, potrebbe essere concentrato sull'unico obiettivo di stagione, il MONDIALE...

Per il resto, invece, io mi domando questo: tali under in questa categoria spopola...poi però da PROF stentano..inizialmente...forse è proprio vero, i CAMPIONI, nascono con il talento che tanto prima o poi viene fuori...speriamo solo che i vari BRAMBILLA, BATTAGLIN, COLBRELLI, PUCCIO, TRENTIN, PONZI, FINETTO, CATTANEO MATTIA, etc..etc..possano rappresentare il FUTURO...almeno me lo auguro....sia nelle corse di un giorno che in quelle a tappe..e questi sono solo un esempio...io penso...

SPREMUTA
26 luglio 2011 14:03 blek
è vero questi ragazzi vengono spremuti troppo da dilettanti, quando arrivano professionisti non hanno più nulla da dare. Bisognerebbe curarli maggiormente a livello psicologico e spiegandogli come allenarsi e come alimentarsi. Poche gare e senza spaccarsi troppo, avranno tempo dopo...

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