
Ti piace vincere facile? É la domanda che viene spontanea porgere alla nazionale femminile junior diretta dal tecnico più medagliato d'Italia Dino Salvoldi dopo la gara di questa mattina, che ha letteralmente dominato. Al traguardo ben quattro azzurre nelle prime cinque, se non fosse sfuggito l'argento sarebbe stato en plein storico. Ripresa la fuga della campionessa nazionale svedese Nessmar, controllata con grande facilità dalle nostre, a tre giri dal termine la corsa si infiamma grazie alla fuga solitaria della romagnola Dalia Muccioli. Dietro una ventina di ragazze tra cui cinque azzurre sugli scudi, che rintuzzano qualsiasi tentativo di Belgio e Francia di rientrare sulla biondina in testa. Ripresa la Muccioli sulla penultima ascesa riparte senza un attimo di titubanza Rossella Ratto, dietro Maria Giulia Confalonieri, Chiara Vannucci e Dalia Muccioli, con le forze che le sono rimaste, tengono sotto controllo la decina di avversarie che compongono il gruppo principale. La strepitosa bergamasca non cede neanche per un secondo e con (apparente?) facilità guadagna minuti su minuti, anche perché dietro nessuna delle superstiti delle altre nazionali è in grado nemmeno di provare a ritornarle sotto. La Ratto, che aveva già conquistato la prova contro il tempo venerdì, raggiunge così il traguardo a braccia alzate con un vantaggio d'altri tempi (4'31") sulle ragazze che hanno allungato in salita. La belga Jessy Druyts, nonostante la morsa delle nostre, riesce ad anticipare la volata andando a conquistare l'argento; la campionessa europea su pista Chiara Vannucci fa suo il bronzo, subito dietro chiudono le generosissime Dalia Muccioli e Maria Giulia Confalonieri. Si dice che vincere non sia mai facile, oggi però non c'è proprio stata storia. La nazionale femminile ha confermato per il quinto anno di fila (2007/2008 Scandolara, 2009 Cecchini, 2010 Trevisi) di essere una spanna sopra tutti.
da Offida, Giulia De Maio
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