
Da un piccolo Paese ai piedi del Monviso a Kigali 2025, con “scalo” nel Principato monegasco, rappresentato sul palco delle premiazioni dal Principe Alberto. La prova odierna degli Elite uomini vedrà Guido Possetto al volante dell’ammiraglia, al seguito di quel Victor Langellotti elevatosi, nell’anno che lo ha visto compiere 30 anni, al massimo rango del ciclismo mondiale grazie alla firma del contratto con la Ineos Grenadiers.
L’unico componente della nazionale biancorossa in Rwanda abbiamo imparato a conoscerlo ed apprezzarlo, non si passa dalla Burgos BH ai granatieri della Ineos senza solide basi, confermate in agosto con la vittoria di tappa al Giro di Polonia. Possetto da corridore si regalò il titolo regionale esordienti ed allievi per tre anni consecutivi. Spiega il 42enne di Paesana, padre di due figli: “Il mio rapporto con Monaco è nato nel 2012/2013, mentre nel 2006 avevo fatto un master in Francia, dopo la laurea in Scienze Motorie e tecniche d’allenamento a Torino. Da Lione sono passato nel sud della Francia, acquisendo esperienza professionale e dedicandomi particolarmente all’attività di direttore sportivo”.
Langellotti lo ha gestito a partire dal 2014 e nel 2017 l’allora 22enne colse un terzo posto nel prologo del Giro della Val d’Aosta. “Fu una bella soddisfazione, che mi fece capire quanto Vicotr fosse determinato. L’anno dopo il corridore inziò tra i professionisti nei ranghi della Burgos BH, mentre un altro monegasco, Antoine Berlin, milita nella continental tedesca Bike Aid”. Possetto nei panni di direttore sportivo del team e di selezionatore della nazionale vive il mondiale spiegando come Monaco sia un contesto particolare dove fare ciclismo: “Sì, sappiamo quanti professionisti, ben 50, risiedano nel Principato, risultando pienamente tra i 200 tesserati per la Federazione, anche se poi corrono con le selezioni dei rispettivi stati d’origine, penso anche ai gemelli Vinokurov ed a Brandon Rivera. Al tempo stesso, ci tengo a dire che Uc Monaco tiene particolarmente a far appassionare allo sport delle due ruote i giovani locali, non tanti quelli doc come Langellotti, anche se è bello e significativo essere rappresentati dai giovanissimi agli under 23”.
Mettiamola così: il budget federale è esente quasi statutariamente da ristrettezze non contemplate a livello monegasco. La famiglia Ranieri vede di buon occhio le due ruote se si pensa alla partenza della crono conclusiva del Tour de France 2024. Ed alla presenza del Principe Alberto sabato e domenica in Rwanda. “E’un ambito ideale in cui operare, per quanto riguarda gli under 23 con un occhio di riguardo alle gare italiane del calendario nazionale e internazionale. Siamo una multinazionale che raggruppa spagnoli, ucraini, italiani, inglesi, ungheresi. E due colombiani”. Già, c’è pure il fratello minore di Egan Bernal, Ronald Steven. La mitezza del clima e gli agi della Costa Azzurra sono un vantaggio che Possetto si gode, dopo aver compattato i tempi ed il chilometraggio di gara per raggiungere i parenti a Paesana. Già, la riapertura del Tenda: “ma a Montecarlo non mi sento villeggiante, sia ben chiaro”. La Granda, provincia transfrontaliera, è sconfinata in riva al Meditterraneo.
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