| 30/12/2009 | 20:51 Dal primo gennaio il Museo del
Ciclismo 'Gino Bartali' di Ponte a Ema chiude i battenti per
la scadenza della concessione dell'immobile.
Non c'e' accordo tra Enti locatari e l'Associazione che
gestisce il museo, proprietaria dei cimeli: in particolare
il Comune di Firenze vuole una gara d'appalto. Intanto la
vedova del campione, Adriana Bani e il figlio Andrea hanno
intentato contro l'Associazione presieduta dal figlio Luigi
una causa di 2,4 mln per danno d'immagine.
Si, il GRANDE Gino direbbe proprio cosi !!!
Continuiamo a farci del male...
Maurizio Ponti.
NON VOGLIO.........................
31 dicembre 2009 07:41ilpostino
Neanche pensarci,per l'amicizia che mi legava al grande Gino! Cosa sta accadendo a dell'incredibile! Davvero squallida come situazione, certamente se fosse stato campione di un'altro sport ci sarebbe già uno stadio intitolato a lui e non lo sfratto da un museo............E tutto il movimento ciclistico dove e? Firenze che si candida per i MONDIALI non ha spazio per GINO BARTALI? CI SI DIMENTICA DI QUANTO A FATTO ?
righigiuseppe@hotmail.com
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