Trent’anni di vita, trentuno edizioni dell’Oscar tuttoBICI. Quello che nacque nel 1995 con il nostro giornale era un premio piccolo, inizialmente pensato per valorizzare una delle categorie più importanti per i giovani, quella degli juniores. Bene quel premio, la cui prima edizione fu vinta da Valentino China che in quel 1995 si laureò campione del mondo della categoria, incontrò subito il favore di atleti, squadre, addetti ai lavori e lettori al punto che già l’anno successivo gli Oscar sono diventati sette con l’apertura ai professionisti, a élite e under, agli allievi ma soprattutto - e in questo possiamo vantarci di essere stati dei precursori - a donne élite e donne juniores. Ovvero la parità di genere ante litteram. Ancora un anno ed ecco che nel 1997 nasce l’Oscar per gli Esordienti del I e II anno, poi nel 2005 la famiglia si allarga con i premi dedicati alle ragazze allieve ed esordienti, nel 2009 arriva il riconoscimento per il miglior direttore sportivo della stagione e infine nel 2018 l’Oscar per la maglia bianca, il premio per i giovani professionisti.
È stato anche un premio itinerante, l’Oscar: per anni la festa delle premiazioni si è celebrata a Bergamo, poi una singola tappa a Rezzato, quindi Verona nello splendido scenario della Gran Guardia e infine l’approdo a Milano, dove il nostro gruppo editoriale ha la sua casa.
Ben più di 200 gli atleti che in questi 30 anni di Oscar sono saliti sul palco per ricevere il premio come miglior atleta della stagione nella propria categoria. Sì perché l’Oscar, e non potrebbe essere diversamente, premia il migliore: per ogni categoria possono cambiare regolamenti, numero di gare e punteggi ma non la filosofia, perché conti alla mano alla Notte degli Oscar arriva sempre il numero uno. E l’applauso della sala accomuna il migliore degli Esordienti al professionista consacrato, la ragazza più giovane e la campionessa più affermata perché proprio questa è la filosofia dell’Oscar, affiancare sul palco i campioni affermati e chi spera di eguagliarli un giorno.
RECORD. Trent’anni di storia, 31 edizioni e un record assoluto, straordinario: a batterlo quest'anno è Elisa LONGO BORGHINI che conquista l’Oscar riservato alla categoria Donne Élite per l’ottava volta in carriera. La straordinaria campionessa piemontese, che ora difende i colori della UAE Team ADQ, supera così la regina delle scalatrici Fabiana Luperini e la super velocista Giorgia Bronzini - che curiosamente hanno seguito lo stesso percorso diventando direttori sportivi - che l’Oscar lo hanno vinto sette volte ciascuna.
La stagione di Elisa è stata ancora una volta straordinaria con il bis al Giro d’Italia, una nuova maglia tricolore, le vittorie alla Attraverso le Fiandre, alla Freccia del Brabante e tanto altro ancora.
E sono tanti gli atleti che tornano quest’anno a cominciare da Jonathan MILAN che bissa il trionfo come miglior giovane (lo scorso anno è stato premiato anche con l’Oscar Professionisti) e porta in dote la splendida maglia verde conquistata al termine di uno straordinario Tour de France, terzo corridore italiano della storia a riuscire in questa impresa. Nella categoria Professionisti Milan passa il testimone al suo compagno di squadra Giulio CICCONE che conquista l'Oscar per la prima volta nella sua carriera.
Torna ad un anno di distanza anche Lorenzo Mark FINN (Red Bull Bora Hansgrohe Rookies) che porta nuovamente a Milano la sua maglia iridata: lo scorso anno era quella degli Juniores, stavolta è quella degli Under 23 conquistata grazie ad una nuova impresa firmata sulle strade di Kigali.
A ritornare sul palco degli Oscar con un bis consecutivo anche la friulana Chantal PEGOLO (Conscio Pedale del Sile) laureatasi miglior Donna Juniores e capace di salire sul podio della prova in linea tanto al mondiale quanto all’Europeo. Restando in campo femminile, torna anche la piemontese Nicole BRACCO (Sc Cesano Maderno) nuovamente vincitrice tra le Esordienti al termine di una stagione che l’ha vista dominare la classifica sin dalle prime gare.
Si è meritato una nuova “convocazione” anche il veneto Carlo CECCARELLO dell’Asd Monselice: nel 2024 ha vinto l’Oscar tra gli Esordienti del 1° anno e ora si è ripetuto tra quelli del secondo anno.
C’è chi dell’Oscar sente nostalgia ed ecco allora il ritorno a due anni di distanza della bresciana Anna BONASSI (FlandersLove Fiorenzo Magni) che vince tra le Allieve dopo essersi imposta nel 2023 tra le Esordienti.
Sarà una prima volta assoluta, invece per Lorenzo CATALDO (Gragnano Sporting Club) che ha conquistato il successo proprio nell’ultima settimana di corse, firmando un Giro della Serbia praticamente perfetto. Il corridore toscano ha vissuto la sua stagione migliore per risultati e continuità di rendimento e spera ora in una chiamata dal mondo dei professionisti.
Sarà il debutto all’Oscar anche per il piemontese Roberto CAPELLO che si è imposto tra gli juniores: in questa stagione ha pedalato con la maglia della Team Grenke Auto Eder, regalando al vivaio della Red Bull Bora Hansgrohe il secondo Oscar consecutivo nella categoria dopo quello di Finn, e nel 2026 proseguirà il suo cammino di crescita esordendo tra gli Under 23 con la Devo della EF Education Easypost.
Ultimo volto nuovo che incontreremo alla Notte degli Oscar sarà quello dell’allievo marchigiano Andrea Gabriele ALESSIANI: la sua squadra, la Petrucci Zero24 CyclingTeam ha dominato in lungo e in largo la stagione, tanto è vero che alle spalle del vincitore hanno chiuso due suoi compagni di team, vale a dire Edoardo Fiorini e Tommaso Cingolani.
Tra i tecnici, la palma del migliore spetta - ed è la quinta volta negli ultimi sei anni - a Marco VILLA, votato dai lettori di tuttobiciweb, scelto al termine di un appassionante testa a testa con Davide Bramati.
Ci sarà spazio anche per un premio speciale dedicato all'«Uomo squadra», premio che verrà attribuito a Mattia CATTANEO, diventato negli anni prezioso punto di riferimento per Remco Evenepoel e prossimo al passaggio alla Red Bull Bora proprio insieme al suo capitano.
E quella che celebreremo stasera sarà una Notte speciale. Sarà speciale perché festeggeremo i migliori ciclisti italiani di una stagione intensa, sarà speciale perché ritroveremo tanti amici dell’imprenditoria che ci sostengono, sarà speciale perché conosceremo volti nuovi e sarà speciale, consentitecelo, anche perché sarà l’occasione per ricordare la storia di tuttoBICI e del suo Oscar. Una storia che dura da trent’anni e che vogliamo continuare a scrivere, raccontando le corse, i personaggi, le squadre e i protagonisti del fantastico mondo delle due ruote. Una storia da Oscar.
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