| 10/09/2009 | 18:46 La 64ma Vuelta a España è giunta al giro di boa. A fare il punto della situazione per il team Liquigas-Doimo, nel secondo giorno di riposo, è il direttore sportivo Mario Scirea. «Le ambizioni della vigilia erano di correre da protagonisti e credo che i fatti corrispondano alle attese. Basso è quinto in classifica e le possibilità di vederlo vincente a Madrid sono intatte, mentre la squadra ha mostrato una condizione crescente. Abbiamo cercato la vittoria di tappa con Bennati ma, ad ora, non gli riesce di trovare lo spunto giusto. Daniele gode di una grande condizione ma sta patendo sul piano psicologico l'assenza di vittorie. Noi abbiamo grande fiducia nelle sue capacità e continueremo a supportarlo da qui a Madrid. Sono convinto che, conquistata una vittoria, tornerà ad essere uno dei dominatori delle volate». Sull’immediato futuro, Scirea si dimostra sereno: «Abbiamo tre tappe nelle quali cercheremo di mettere alla corda i concorrenti per la vittoria finale. Vedo un Basso in forma e molto determinato. Una caratteristica, questa, che Ivan sa trasmettere a tutta la squadra». I giochi sono ancora aperti, dunque. A confermare le buone impressioni è il capitano dei verde-blu Ivan Basso: «Finora è stata una Vuelta molto impegnativa che non ha concesso distrazioni. La condizione atletica con la quale ho iniziato era buona ed ora, dopo 11 tappe, ho ricevuto importanti conferme. Gli arrivi in salita di Alto de Aitana e Xorret del Catì hanno evidenziato quanto i contendenti alla maglia oro siano preparati ed agguerriti. Dal canto mio non posso che dirmi soddisfatto per il rendimento espresso: ho risposto senza patemi agli attacchi di Valverde lunedì dopo che il giorno precedente avevo provato a dare una scossa per vedere la reazione degli avversari. Per ora va bene così. Certo, sono un po’ rammaricato per aver perso terreno nella crono di Valencia, ma non ne faccio un dramma. Il ritardo di 53 secondi da Valverde non è incolmabile, così come i distacchi che ho da Evans e Gesink». Le prime chance per recuperare Basso le avrà a partire da domani:«Ci aspettano tre tappe infernali con lunghe salite: il terreno giusto perché la corsa diventi dura come piace a me, giornate in cui la differenza viene fatta dalla resistenza. Oltre alle buone sensazioni circa la mia condizione, sono confortato da quella dei miei compagni: il loro apporto sarà importante per provare a mettere in crisi gli avversari. D’ora in poi, ogni giorno potrà riservare delle sorprese e bisognerà essere bravi a sfruttarle. Ho sempre professato calma e pazienza perché un grande giro lo si vince solo all’ultima tappa. Prima può succedere di tutto, e una giornata negativa può vanificare ciò che di buono è stato fatto in precedenza. Io mi sento in corsa per ogni traguardo: da qui a Madrid farò di tutto per raggiungere quello più prestigioso».
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