Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al giorno, in un cammino di avvicinamento che culminerà con la festa di venerdì 28 novembre a Milano. Riflettori oggi sulla categoria Élite e sul vinbcitore Lorenzo Cataldo.
La lotta per la conquista del Gran Premio Jayco Alula come miglior atleta Elite è stata incerta fino all’ultimo, una battaglia serrata che si è decisa a fine stagione grazie alla zampata di Lorenzo Cataldo. Classe 1999 in forza al team Gragnano, nel 2023 aveva festeggiato l’Oscar Tuttobici del compagno di quadra Nicolò Garibbo, ma questa volta sarà lui a salire sul palco. «E’ una grandissima soddisfazione e ammetto che sono parecchio emozionato – ci dice appena lo chiamiamo – il presidente del mio team ci teneva molto, ma ero molto lontano dalla vetta. Poi nel finale ho fatto un recupero grandioso».
Nel 2025 Lorenzo Cataldo è andato a segno sette volte, tra Italia, Europa e Cina. La partenza è stata ottima con la vittoria del Gp Industria Civitanova Marche ad inizio marzo, ma per lui che è praticamente un velocista puro le corse adatte hanno iniziato a scarseggiare. Ha lavorato tanto come uomo squadra mettendosi al servizio dei compagni in attesa poi della sua occasione. Gli ultimi due mesi di gara sono stati veramente scoppiettanti, a cavallo di agosto e settembre ha vinto due tappe al Giro di Bulgaria, poi è arrivato un successo al Tour of Poyang Lake ed infine la classifica finale del Giro di Serbia con l'aggiunta di due tappe.
«La vittoria al Giro di Serbia è stata indubbiamente quella più speciale perché è stata la mia prima corsa a tappe in 20 anni in cui corro in bici. Mi porto nel cuore anche l’esperienza in Cina dove sono stato travolto dall’affetto delle persone. Io ho vinto semplicemente una tappa, eppure dopo le premiazioni c’era un’intera folla pronta a farmi i complimenti e a chiedermi foto e autografi. Erano in tantissimi e mi facevano autografare qualsiasi cosa, mi ricordo che addirittura un bambino mi ha passato una ciabatta chiedendomi se potevo autografargliela. È stato abbastanza surreale» ci racconta Lorenzo non nascondendo l’emozione
La stagione appena conclusa è indubbiamente la migliore nella carriera di Lorenzo Cataldo che nel team Gragnano ha trovato la tranquillità di cui aveva bisogno. Per il toscano è stato un ritorno a casa dopo che nel 2024 era approdato alla Vini Monzon, un’esperienza costruttiva quella nel team di Stefano Giuliani che però si è interrotta prima del previsto in mancanza di fondi. Il presidente della Gragnano l’ha accolto a braccia aperte e Lorenzo gli ha fatto una sola richiesta: la tranquillità. «Prima di arrivare al Team Gragnano ho fatto esperienza in altre squadre, mi trovavo bene con i compagni, eppure c’era sempre qualcosa che non andava, avevo sempre tantissima pressione addosso e non ero mai soddisfatto. Quest’anno volevo solo restare tranquillo, dare il 100% sia per me che con i compagni, ma senza l’obbligo di fare necessariamente risultato. Credo che alla fine sia stata quella la chiave della mia stagione e sono molto soddisfatto sia per come mi sono approcciato alle gare per dilettanti che in quelle in cui c’erano i professionisti. Ormai mi sono definito meglio come velocista puro, conosco i miei limiti e so riconoscere le giornate adatte a me, sapere che avrei avuto tutta la squadra al mio fianco mi ha dato una grande carica che mi ha permesso di fare risultato»-
Vincere l’Oscar tuttobici della categoria elite spesso ha aperto le porte verso nuove squadre, al salto nelle professional o addirittura nel World Tour, anche per Lorenzo non è escluso che un giorno possa succedere la stessa cosa. Eppure il toscano che ormai pratica ciclismo da quando aveva 6 anni, il movimento lo conosce fin troppo bene e ancora prima che noi formuliamo la domanda ci dice forte e chiaro che ormai non si fa illusioni. «Arrivato a 26 anni ho smesso di avere il pallino di passare necessariamente in una squadra World Tour o Professional. Certo, è un sogno, ma per me non c’è mai stato posto. Corro in bici perché è la mia passione, cerco di farlo al meglio e finchè mi sarà possibile, poi un giorno dovrò smettere» ci dice l’atleta di Prato che intanto, nel tempo libero, dà una mano come meccanico in un negozio vicino a casa dove impara e crea la sua nuova strada. Per il 2026 dovrebbe approdare in una Continental cinese e focalizzarsi soprattutto sul calendario asiatico dove ci sono corse molto adatte alle sue caratteristiche. È ancora presto per avere un programma dettagliato, intanto si sta portando avanti con le lezioni di cinese giusto per farsi trovare pronto.
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ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI ELITE
1996 Maurizio Vandelli
1997 Vladimir Duma
1998 Gianluca Tonetti
1999 Marco Zanotti
2000 Antonio Salomone
2001 Denis Bondarenco
2002 Luca Solari
2003 Manuele Mori
2004 Giairo Ermeti
2005 Alexander Efimkin
2006 Marco Cattaneo
2007 Francesco De Bonis
2008 Emanuele Vona
2009 Paolo Ciavatta
2010 Federico Rocchetti
2011 Matteo Busato
2012 Patrick Facchini
2013 Gianfranco Zilioli
2014 Davide Pacchiardo
2015 Gianluca Milani
2016 Davide Orrico
2017 Andrea Toniatti
2018 Umberto Marengo
2019 Simone Ravanelli
2020 Stefano Gandin
2021 Cristian Rocchetta
2022 Francesco Di FelicE
2023 Nicolò Garibbo
2024 Sergio Meris
2025 Lorenzo CATALDO
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