Il lavoro delle diplomazie in rappresentanza di RCS Sport e delle squadre che parteciperanno al prossimo Giro d'Italia non ha dato finora i risultati attesi e le parti sono ancora piuttosto lontane. Al centro della contesa, ancor prima della presentazione ufficiale del percorso 2025 come aveva scritto Il Giornale, la grande partenza dalla Bulgaria con le squadre che chiedono un sostegno economico per le spese da affrontare. I team, infatti, devono approntare una doppia trasferta pressoché contemporanea: devono spostare infatti uomini e mezzi in Bulgaria per le prime tre tappe ma al tempo stesso inviarli anche a Catanzaro dove la corsa rosa ripartirà al rientro in Italia.
Come accade ogni volta che si affronta una partenza poco agevole, RCS Sport ha stanziato una somma da destinare alle squadre: secondo quanto riportato dal sito escapecollective la cifra proposta sarebbe di 115.000 euro oltre ad uno sconto di 5.000 euro da utilizzare con le compagnie aeree che fanno scalo a Burgas, ma l'AIGCP, ovvero l'organismo di rappresentanza delle formazioni professionistice, ne avrebbe chiesti 160.000.
La controproposta di RCS Sport è arrivata a 125.000 ma balza evidente all'occhio come le parti siano ancora lontane e non è da escludere la necessità di far ricorso ad un giudice terzo, che in questo caso è il Consiglio del Ciclismo Professionistico UCI. Anche perché il tempo stringe: vertenze di questo tenore non vengono mai decise nel giro di poche ore e tra soli 131 giorni il Giro deve partire...