Il Team UKYO conclude un 2025 estremamente soddisfacente, come certificano i numeri e le classifiche UCI. Durante questa stagione, la formazione giapponese ha raccolto 8 vittorie, di cui alcune di spessore nelle corse che costituivano i principali obiettivi per il team: dal Tour of Japan al campionato nazionale giapponese, sono arrivati i successi proprio nelle competizioni a cui guardava con maggiore interesse.
Nel ranking UCI, il Team UKYO ha terminato il 2025 come miglior squadra asiatica. Con i suoi 1.470,66 punti, ha conquistato la prima posizione nell’Asia Tour Ranking, con più di 100 punti di margine sulle prime inseguitrici.
In generale, il Team UKYO è stata la seconda miglior squadra Continental al mondo nel ranking UCI. Soltanto la ATT Investments ha fatto meglio, di appena 6 punti. Con il 33° posto nella graduatoria complessiva, la squadra giapponese è riuscita a sopravanzare ben 4 squadre di livello superiore, con licenza Professional.
La stagione del Team UKYO è stata aperta dalla vittoria di Koki Kamada nella prova su strada dei Campionati Asiatici Under 23. Il corridore giapponese si è unito al team quest’anno e ha subito riportato un successo di categoria con la maglia della nazionale giapponese. A inizio marzo è arrivato il trionfo di Nahom Zeray nella sesta tappa del Tour du Rwanda, a cui lo scalatore ha partecipato con la nazionale eritrea.
Anche quest’anno, la squadra è riuscita a raggiungere il grande obiettivo di vincere il Tour of Japan, la più importante corsa a tappe giapponese. Il Team UKYO ha conquistato il successo per il quarto anno consecutivo, stavolta con Alessandro Fancellu, che in classifica generale ha preceduto Simone Raccani, portando la squadra sui due gradini più alti del podio. Nella settimana sono anche arrivate tre vittorie di tappa: con Fancellu nella seconda frazione, con Raccani nella quarta e con Nahom Zeray nella quinta, con arrivo in salita sul Monte Fuji. In quell’occasione, Fancellu è arrivato secondo, mentre Raccani quarto, a conferma della forza degli scalatori in squadra.
Poche settimane dopo, Simone Raccani è tornato a vincere, stavolta nella seconda tappa del Tour de Gyeongnam, in cui ha concluso in seconda posizione in classifica generale.
A giugno sono arrivate anche le due vittorie nei campionati nazionali: Marino Kobayashi si è confermato campione giapponese su strada nella prova in linea, bissando il successo del 2024. Il campione nazionale giapponese ha quindi deciso di porre fine alla propria carriera con questa vittoria.
La settimana successiva è arrivato il sigillo di Nahom Zeray, che è diventato campione nazionale eritreo vincendo la prova in linea del suo Paese. Per tutto il resto della stagione ha quindi indossato la maglia distintiva in gruppo, motivo d’orgoglio per lui e per tutta la squadra.
Nella seconda parte della stagione Alessandro Fancellu ha ottenuto la vittoria nella Milano-Rapallo, corsa da un giorno di categoria 1.2. Da agosto in poi sono arrivati altri piazzamenti importanti, come il terzo posto conquistato prima dallo stesso Fancellu nella classifica generale del Czech Tour e poi da Nicolò Garibbo al Tour of Kyushu e al Giro del Friuli. Fancellu è anche stato quinto nella Japan Cup Road Race, corsa .Pro che ha concluso la stagione.
Altri piazzamenti importanti sono arrivati con le volate di Andrea D’Amato, quarto in una tappa del Tour of Oman (corsa .Pro), secondo in una frazione del Tour of Japan e in top 3 in ognuna delle quattro tappe del Tour of Gyeongnam, dove ha chiuso quarto in classifica generale.
In occasione della fine della stagione, il team manager Alberto Volpi traccia un bilancio del 2025 della squadra: “Quest’anno abbiamo vinto due titoli nazionali: per il secondo anno di fila in Giappone con Marino, e uno per la prima volta con Zeray, in Eritrea. In termini di regolarità della squadra posso essere molto contento. Siamo riusciti a rilanciare un corridore come Fancellu e questo è un motivo d’orgoglio per noi: per me, per i direttori sportivi, i meccanici, i massaggiatori, tutti quelli che hanno creduto in lui e nel nostro progetto. È stato un anno positivo, il ranking dell’Asia parla per noi. Per una manciata di punti non siamo stati la miglior Continental del mondo. Il risultato è eccellente nonostante abbiamo patito infortuni gravi, come quello di Yamamoto che ha compromesso tre quarti della sua stagione, o D’Amato, che praticamente non ha potuto correre la seconda parte della stagione”.
E ancora: “Abbiamo ottenuto quello che non mi aspettavo: venivamo da un 2024 con corridori di grande esperienza che avevano già vinto, ma quest’anno siamo riusciti ad avere gli stessi risultati con dei giovani. Il trend è positivo e questo è difficile. Confermarsi sui livelli dell’anno scorso non era facile ma ci siamo riusciti con il lavoro di tutti. Ringrazio il nostro CEO Ukyo Katayama che ci ha permesso di lavorare nelle migliori condizioni per costruire una squadra di livello. Continueremo a farlo anche l’anno prossimo”.
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