Il Ceo della Visma – Lease a Bike Richard Plugge, dopo aver visto a Parigi la presentazione del Tour de France, è apparso particolarmente entusiasta, certo che il percorso della Grande Boucle sia perfetto sia per Vingegaard che per Van Aert. Il percorso del prossimo Tour de France aveva pochi segreti per il CEO della Visma-Lease a Bike: quando è stato intervistato, ha ammesso di sapere già molto su come sarebbero state le 21 tappe della corsa. «Sapevamo già molto, ovviamente – ha detto Plugge - Ci stiamo lavorando da settimane, ma ora possiamo iniziare a pianificare tutto e possiamo subito lavorare».
Il focus del Tour sarà chiaramente sull'ultima settimana, che terminerà sulle Alpi e in particolare sulla frazione numero 20, che potrebbe decidere il vincitore finale della corsa. «L'ultima settimana è davvero dura, ma era qualcosa che si poteva immaginare. Gli organizzatori vogliono chiaramente mantenere alta la suspense fino alla fine, e credo che abbiano progettato un percorso perfetto per questo».
Per il team olandese, la suspense che tanto è stata annunciata, dipenderà principalmente dalla preparazione di Jonas Vingegaard, considerando che Tadej Pogacar sarà ancora il favorito assoluto proprio come negli ultimi due anni.
«Crediamo ancora di poter lottare per la vittoria. Siamo molto fiduciosi. Ci sono diverse tappe bellissime che dovrebbero adattarsi molto bene a Jonas, la cronometro a squadre e la cronometro individuale non saranno certo uno svantaggio per lui. Ma credo che diversi corridori della nostra squadra avranno delle opportunità in questo percorso».
C’è Vingegaard e quasi certamente ritroveremo Jorgenson e Van Aert, che oltre ad avere il compito di scortare il danese, potrebbero prendersi delle soddisfazioni personali. «Ci saranno sempre delle opportunità per Wout, perché è un corridore molto versatile. Speriamo che possa ripetere il trucco di Montmartre. Ma prima, ovviamente, la domanda è se vuole partecipare al Tour. Ne parleremo nelle prossime settimane».
Per quanto riguarda la cronometro a squadre, Plugge è tutt'altro che un sostenitore di una tappa come questa nel giorno della grande partenza della corsa gialla, dove contano i tempi individuali. «Per me, una cronometro a squadre è una cronometro a squadre, dove il bello è che c'è bisogno di tutta la squadra e che anche il tuo numero quattro o cinque deve riuscire a tenere il passo. In questo momento, è un grande vantaggio per il leader. Ma la realtà è diversa e dobbiamo farci i conti».
Van Aert non era presente a Parigi durante la presentazione del Tour, perché in una vacanza con tutta la famiglia in Italia, dove ha visitato sia Roma che Venezia. Il fiammingo ancora non è rientrato in Belgio e solo la prossima settimana sarà possibile avere il suo punto di vista e sapere se tra i suoi programmi ci sarà il Tour.