L'ADDIO DI MEINTJES. «HO REALIZZATO I MIEI SOGNI NEL CORSO DI UN VIAGGIO DURATO BEN 13 ANNI»

PROFESSIONISTI | 16/10/2025 | 08:18

A 33 anni, Louis Meintjes ha chiuso la sua carriera sabato 11 ottobre a Il Lombardia. Lo scalatore sudafricano chiude così un capitolo di tredici anni da ciclista professionista, durante i quali ha stabilito record per il suo Paese, per il continente africano, e ha lasciato il segno nella storia dell'Intermarché-Wanty al Tour de France.


Una carriera costruita sui Grandi Giri


Nei venti Grandi Giri a cui ha partecipato, Louis Meintjes si è classificato tre volte tra i primi dieci del Tour de France. Il suo settimo posto nel 2022 rappresenta il miglior risultato di sempre sia per un corridore dell'Intermarché-Wanty che per un corridore africano nella storia della Grande Boucle, dove ha persino sfiorato la vittoria di tappa all'Alpe d'Huez, arrivando subito dietro a Tom Pidcock.

Un sudafricano plasmato dal Belgio

È stato con l'ingresso nella squadra vallone nel 2021 che lo scalatore ha ritrovato la sua forma migliore, quella che gli aveva fatto guadagnare l'ottavo posto al Tour de France nel 2016 e nel 2017. Meintjes ha adottato uno stile di corsa più aggressivo ed è tornato alla vittoria per la prima volta in sette anni, conquistando il Giro dell'Appennino. Quell'agosto, ha trionfato in cima a Les Praeres alla Vuelta, entrando nella ristretta cerchia dei vincitori di tappa dei Grandi Giri.

Settimo al Tour de France 2022, decimo alla Vuelta 2022 e diciottesimo al Giro 2025, è stato con i colori della squadra belga Intermarché-Wanty che ha ottenuto i suoi migliori risultati nei Grandi Giri. Ed è stato proprio in Belgio che tutto è iniziato per Louis Meintjes. A 18 anni arrivò in Europa per correre con il club giovanile del Seraing, prima di diventare professionista a 20 anni con la MTN-Qhubeka.

L'ascesa di un talento africano

Nel 2013, conquistò la medaglia d'argento ai Campionati del Mondo Under 23 di Firenze, arrivando subito dietro a Matej Mohorič e diventando il primo ciclista africano a vincere una medaglia ai Campionati del Mondo su strada. L'anno successivo, a soli 20 anni, divenne campione nazionale sudafricano e, nel 2015, campione africano. Le sue prime vittorie da professionista in terra africana furono presto seguite dal suo primo successo europeo: la vittoria della Settimana Coppi e Bartali a soli 21 anni. Con la Lampre-UAE Emirates nel 2016, Louis Meintjes divenne un vero e proprio protagonista al Tour de France, lottando per la maglia bianca contro Adam e Simon Yates. Quel settembre, ebbe l'onore di rappresentare il Sudafrica alle Olimpiadi di Rio, dove si classificò settimo.

Un periodo più impegnativo con la Dimension Data lo portò a rilanciare la sua carriera con l'Intermarché-Wanty, dove avrebbe poi superato tutti i suoi precedenti traguardi.

Un leader rispettato ed esemplare

Nel corso di cinque stagioni con il World Team, Louis Meintjes si è affermato come un leader rispettato: calmo, esemplare e leale verso i suoi compagni di squadra, senza mai esitare a sacrificarsi per gli altri, sia supportando Biniam Girmay nella lotta per la maglia verde al Tour de France 2024, sia aiutando di recente Georg Zimmermann a vincere il Giro d'Abruzzo.

«Sono molto orgoglioso di essere riuscito a essere un ciclista professionista per tredici anni. Da bambino, era tutto ciò che sognavo: essere abbastanza bravo da correre nel gruppo dei professionisti. Non avrei mai immaginato di vincere delle gare. Raggiungere quel livello era già una sfida enorme. Ripensandoci ora, sapendo quanto sia stato difficile arrivarci e rimanerci per così tanto tempo, lo considero un grande traguardo. Ho dovuto davvero lottare per ottenerlo, partendo da zero e trovando la mia strada. Ho dovuto cogliere ogni singola opportunità che mi si presentava, anche se si trattava solo di una gara in pianura nei Paesi Bassi». 

E ancora: «Inoltre, provenendo dal Sudafrica, sono stato lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici per così tanto tempo. Questo viaggio mi ha insegnato tantissimo e mi ha plasmato in quello che sono oggi. Quando guardo indietro, ne sono davvero orgoglioso. Ciò che ho sempre amato è il processo: prepararsi per gli obiettivi e dare tutto per raggiungerli. Lungo il cammino, ho incontrato tantissime persone fantastiche e voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato durante il mio percorso. Ho avuto la possibilità di correre in testa e lottare per la vittoria. A volte la fortuna è stata dalla mia parte, a volte no, ma tutto si è bilanciato, ed è per questo che non ho rimpianti. Il livello del gruppo continua a salire e a un certo punto mi sono reso conto che non ero più in lotta per la testa della corsa. Correvo rischi in discese pericolose solo per rimanere in mezzo al gruppo, e non mi sentivo più la stessa cosa. Ecco perché sento che è il momento giusto per concludere la mia carriera. La mia attenzione si sta spostando anche sulla vita familiare. Molto presto diventerò padre e voglio dedicarmi completamente a questo nuovo ruolo, proprio come ho fatto durante tutta la mia carriera ciclistica. Non vedo l'ora di essere lì per mia moglie Laura e i nostri gemelli in arrivoCi vorrà del tempo per assimilare questa decisione, ma voglio praticare sport in modo diverso. Alcuni amici mi hanno sfidato a partecipare alla gara di mountain bike Andorra Epic e mi sono anche iscritto alla Semimaratona di Barcellona. Mi prenderò un po' di tempo per decidere cosa fare dopo, ma voglio trovare qualcosa di nuovo che mi entusiasmi».

Copyright © TBW
COMMENTI
Beh......
16 ottobre 2025 08:43 frankie56
lascia libero l'ultimo posto del gruppo. Mai visto uno correre come lui. Davvero talentuoso in salita, ma sempre costantemente in fondo al gruppo, o al gruppetto se in fuga. Con tutte le energie che ha speso per risalire davanti, probabilmente avrebbe raccolto qualcosa in più. Buona nuova vita a Meintjes

Giro Appennino 2022
16 ottobre 2025 10:52 GianEnri
Ricordo una sua bella vittoria al Giro Appennino 2022 di cui sono stato personalmente spettatore nel passaggio di Campomorone e Ceranesi.

Magro.....
16 ottobre 2025 17:43 limatore
e ora chi ci stà in fondo al gruppo ? :-D

Talentuoso ma inespresso
17 ottobre 2025 11:44 titanium79
Come dice Frankie56, un bel corridore, ma con una visione di corsa molto molto limitata.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Volata a tre a Terralba nella manche italiana della Coppa del Mondo elite di Ciclocross e successo di Michael Vanthourenhout. Il belga vince nel il duello con l'olandese Joris Nieuwenhuis (secondo) e il connazionale Laurens Sweeck. Nel fango sardo in...


Si può definire un matrimonio ciclistico quello celebrato questa mattina nella Chiesa di S.Agnese in Pescaiola. Hanno coronato il sogno d’amore, infatti, Federica Occhini giudice di gara nazionale e componente la Commissione Regionale Giudici della Toscana, e Manuel Baccanelli, direttore...


Sarà un luogo di memoria nel ricordo di Giovanni Iannelli il tratto pratese della ciclovia che collega Prato a Firenze lunga 12 chilometri. È stato il vicecommissario prefettizio Lo Castro, in rappresentanza del Comune di Prato, presenti numerose autorità civili...


Lucinda Brand vince la prova della Coppa del Mondo in Sardegna è consolida il primato in classificato. Grande prestazione della olandese a Terralba nella manche italiana di Coppa in cui anticipa le connazionali Van Alphen e Van Anrooij. Buona la...


Prestazione di rilievo per il campione europeo Filippo Grigolini, Tommaso e Filippo Cingolani che si sono cimentati nel Ciclocross Internazionale Ciutat de Xativa settima manche della Coppa di Spagna per la categoria juniores. Ma il più forte è stato il...


C'è stato anche uno spicchio d'Italia sul palco delle premiazioni del Velo d'Or, il premio assegnato da Velo Magazine. A salire sul palco è stato Matteo Trentin al quale è stato attribuito il Premio Gino Mäder, giunto alla sua seconda...


Tutto sul filo di pochi punti, due per la precisione. Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder hanno conquistato il comando della classifica al termine della quinta giornata della Sei Giorni di Rotterdam scavalcando di due lunghezze la coppia...


Nelle ultime settimane sono stati due i grandi temi di discussione: la proposta di Pogacar di un cambio nel calendario tra Giro e Vuelta, con la corsa rosa spostata ad agosto, e la questione del ciclismo a pagamento con un...


“Sono Bruna Coppi, moglie e vedova di quell’uomo che il mondo intero conosceva come il Campionissimo. Per me era Fausto, l’unico uomo della mia vita, il padre di Marina”. Cominciava così il diario di Bruna Ciampolini, che fin dall’inizio, nelle...


Riuscita, anzi riuscitissima, presentazione per il libro che rievoca diversi episodi legati alla lunga, lunghissima, proteiforme, eccellente attività nel ciclismo di Nino Ceroni di anni 98, portati con peculiare orgoglio abbinato a vigoria discreta ed esercitata in diversi ambiti d’interesse....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024