RAPPORTI, PUNTEGGI, CLASSIFICHE: COSE DA SVITATI

TUTTOBICI | 02/08/2025 | 08:21
di Pier Augusto Stagi

La decrescita felice è il nuovo obiettivo del ciclismo mondiale. Garantire più sicurezza abbassando la velocità, questo è quello che hanno chiesto corridori e squadre, non tutti, ma alcuni. Van Aert è tra questi, Prudhomme, anche. Riduzione dei rapporti e non mi riferisco a questioni di coppia, ma ai rapporti che saranno limitati, dal questo mese di agosto, a campione, per vedere l’effetto che fa.


Ne abbiamo già parlato su tuttobiciweb: l’idea dell’Uci è garantire sicurezza in corsa, soprattutto in discesa e in volata, quindi basta rapporti liberi, un atleta non può sviluppare più di 10 metri e 46 centimetri a pedalata. Rapporto massimo consentito il 54x11 e poco importa se l’americana SRAM ha un 10 nel suo pacco pignoni (per Shimano e Campagnolo nessun problema). L’idea è mettere un limitatore, una vite, un blocco meccanico che non consenta alla catena di scendere fino in fondo, all’ultimo pignone.


È tutto molto bello: due anni fa l’Uci ha deciso di liberalizzare i rapporti agli juniores e ora li limita ai professionisti, con il paradosso che i ragazzini potranno usare il 58-60x10, mentre i professionisti solo nelle prove contro il tempo, dove la liberalizzazione resta tale.

È un momento così, fatto di cartellini gialli e rossi, ammonizioni, sospensioni ed espulsioni, radioline da spegnere e biciclette da appesantire, rapporti da limitare con un bullone o una vite da applicare: insomma, cose che non hanno alcuna base statistica e quindi scientifica, sono solo cose da svitati.

MANDATELI ALTROVE. Della questione punti vi abbiamo dato conto prima e durante il Giro d’Italia, ma proseguiamo per una questione molto semplice: il problema sembra non placarsi. Sappiamo che la questione punti condiziona le gare e di conseguenza le tattiche di corsa. Piazzare tre corridori nei dieci, vale molto di più che vincere una tappa. Provare a mettere due/tre/quattro atleti nei dieci nella classifica finale di una corsa a tappe è fondamentale, perché è la somma che fa il totale. Questo vale per la Uae Team Emirates così come per la Visma Lease a Bike e la Lidl Trek che lottano per essere il team numero uno al mondo, così come per i team più piccini che lottano per restare nel World Tour o nelle prime trenta. Ma la vera distorsione è data anche dall’assegnazione dei punti, non tanto al Tour al Giro o alla Vuelta, che sono la massima espressione del nostro movimento al pari delle cinque Monumento, ma è dato dai punti che saranno dati alle gare 1.Pro dal 2026.

Esempio facile facile. Vincere una tappa al Giro garantisce 180 punti, vincere una corsa 1.Pro, come Emilia o Laigueglia, varrà 250 punti. Nel periodo di maggio, di gare 1.Pro in Francia e Belgio, Ungheria e Norvegia, ce ne saranno più di una: chiaro che i team preferiranno mandare i propri corridori a fare punti lì e ad essere penalizzato rischia di essere il nostro Giro d’Italia. Trovo che questo modo di operare sia semplicemente folle e antistorico, direi anche miope e irrispettoso. Le francesi vengono qui da noi a fare vacanza, con un gruppo di corridori che vorrebbe essere altrove? Se fossi in Rcs Sport & Events altrove manderei quelli dell’Uci.

NEL CICLISMO SI PUO’. Vi chiedo venia, proseguo questo stucchevole viaggio nel mondo della burocrazia ciclistica, che tutto complica e nulla dipana. La chiarezza e l’immediatezza non sono proprie del nostro organismo mondiale, che di chiaro ha solo l’esigenza di complicare le cose. Alzi la mano chi comprende le classifiche di merito? Chi sa come vengono elaborate? Lo sanno lorsignori e questo è più che sufficiente. In questa logica e in questo solco, proseguono imperterriti in un’altra operazione che ha dell’incredibile: attribuire i punti raccolti dai corridori in nazionale anche ai loro club di appartenenza. Direte: e che male c’è? Di male, in un meccanismo di promozione e retrocessione, c’è che è semplicemente bizzarro condizionare una classifica di club con punti ottenuti dai corridori in maglia della loro nazionale, senza che i team-leader dei club possano minimamente incidere nella selezione dei corridori e nella strategia tattica. Prendiamo la Lidl-Trek all’europeo 2024: Jasper Stuyven e Edward Theuns, con la loro nazionale del Belgio hanno dovuto tirare la volata a Tim Merlier della Soudal, che ha vinto il titolo europeo e i punti ottenuti sono però finiti al team di appartenenza del neo campione europeo. Bene, pensate se questi punti fossero fondamentali per restare nella serie A del ciclismo. Pensate se la Lidl-Trek fosse appesa a un filo e quei punti non incamerati le costassero la permanenza nell’elite del nostro movimento. Può una classifica per squadre essere per lo meno condizionata da corse per nazionali? Sì, nel ciclismo si può.

Editoriale da tuttoBICI di luglio


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COMMENTI
Van Aert
2 agosto 2025 09:08 Angliru
Vane Aert,è tra questi. Si, peccato che non sia il solo. Le ricordo che qualcuno fece saltare la 3 valli per la pioggia e le ruote rotte ! E non è Van Aert.

Contador
2 agosto 2025 10:16 Carbonio67
Lo stesso Contador, tra i proclami pre Giro, ha detto lo stesso : https://www.tuttobiciweb.it/article/2025/04/01/1743506597/ciclismo-giro-d-italia-contador-basso

@Angliru
2 agosto 2025 10:33 Gnikke
Basta con la tiritera della Tre Valli fatta sospendere! L'avrebbe vinta!!

Gnikke
2 agosto 2025 11:46 Angliru
L'avrebbe. Intanto fece da portavoce x cancellarla. Resta sui fatti, non sulle ipotesi redazionali

@Angliru
2 agosto 2025 13:06 Gnikke
I fatti sono che pur di criticarlo Lei va a cercare le stupidaggini! “Ipotesi redazionali”: che vuol dire?

Gnikke
2 agosto 2025 13:33 Greg1981
Ma te commenti le corse virtuali ? Ero la, e le donne al mattino hanno corso con meteo peggiore ? Parla di cose accadute,non di ipotesi.Fenomeno

Cose da svitati ?
2 agosto 2025 13:43 Albertone
Addirittura ! Solo perche' lo dice Van Aert? Brucia la vittoria a Parigi....da svitati forse sara' buttare la maglia rosa,in un Giro

UCI LA ROVINA DEL CICLISMO
2 agosto 2025 14:04 PACORIDER
A partire dalla base, fino all'ultimo comma del Regolamento, la UCI resta la più grande rovina del nostro amato Sport. Purtroppo sono Svizzeri e hanno i soldi, quindi intoccabili, ma attenzione: tutto ha un inizio e una fine. A forza di arrotarsi su se stessi rischiano di fare una brutta fine pure loro...

Commento
2 agosto 2025 14:19 Bullet
Non c'entra, ma stavo cercando di commentare l'articolo sui falli, e visto che non si può, mi trovo qui.

considerazione
2 agosto 2025 14:26 PIZZACICLISTA
ma per favore non sono i punti che porta merlier o chi vince il mondiale a stravolgere i meriti diciamo che è il sistema per come è strutturato che non regge........va bè ce ne sarebbero da dire e correggere ma evidentemente va bene così

Considerazione
2 agosto 2025 14:31 italia
Le medie sono alte in genere perché la lunghezza delle corse di oggi corrispondono alle corse dei dilettanti di un tempo .....

Mi sbagliavo
2 agosto 2025 14:55 Arrivo1991
Ieri, nell'articolo sui ticket delle salite è stato il momento di Plugge, che secondo il giornalista " In realtà quella di Plugge non è un'idea nuova e nemmeno tanto originale: in Italia, per esempio, Pippo Pozzato la propone ormai da quattro anni in determinati tratti spettacolari delle sue corse. "
Peccato che nell'articolo non è stato spiegato che cosa fa Pozzato, ma giustamente era bene criticare Plugge.
Oggi tocca a Van Aert, che leggendo qua e là, ha trovato appoggio da tanti colleghi e addetti ai lavori.
Metterla poi in battuta" Riduzione dei rapporti e non mi riferisco a questioni di coppia", mi sembra francamente una cosa abbastanza fanciullesca.
Perchè, se prima nel titolo si scrive facendo riferimento a "cose da svitati" e poi si fanno le battutine, mi viene da pensare.
Le opinioni di Van Aert, che ricordo è un Signor corridore che spesso si è fatto male, vanno rispettate.

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