Alice correva in bicicletta e proprio la bicicletta le ha fatto conoscere Kevin. Alice ha smesso di correre per dedicarsi agli studi, Kevin in bicicletta continuava ad inseguire il suo sogno. Il 21 settembre il sogno si è spezzato, il 24 ottobre Kevin Bonaldo è volato via.
E Alice Capasso, 23 anni tra pochi giorni, da sette morosa di Kevin, ha dedicato una lettera all'amore della sua vita, letta ieri, in occasione delle esequie del venticinquenne atleta della Padovani. Eccola:
Questa lettera era nata per leggertela. Ogni giorno ti ho scritto, come hanno fatto tante persone. Ero pronta a starti accanto e darti forza, a rialzarti. Lo avremmo fatto insieme.
Ci siamo conosciuti tra le biciclette e per un anno passavi solo per un saluto o due chiacchiere e ripartivi soddisfatto per il tuo allenamento. Poi dopo ogni gara abbiamo girato insieme, un piccolo rito che era già un legame.
17 agosto 2018: finalmente ci siamo messi insieme e sei andata via piangendo perché non ci credevi e tu Kevin non piangevi mai. Eri una testa calda, sì, ma con il cuore d'oro. Dall'ora a oggi, sette anni in cui siamo cresciuti insieme, non servivano troppe parole e gesti, bastava stare insieme per sentirsi a casa. Eravamo una presenza costante, l'uno per l'altra. Sette anni al tuo fianco, un moroso, un amico e un fratello: sei stato tutto e mai qualcosa di scontato. L'ultima cosa che mi hai detto ridendo: tra due anni avrò una casa e tu sarai con me. Eri così, deciso e sicuro di ciò che avrei voluto.
Ti sei spento lentamente, regalandoci un mese con te, dove in realtà ora capisco che stavi dando tu la forza a noi. Hai lasciato una cicatrice che riempirò dei tuoi colori. So che non avresti mai voluto farci del male. E ora ti sento, sei accanto a noi, con la tua solita mano sulla nostra spalla. Adesso sei energia e luce che si posa sulle cose.
Stai sempre vicino a tutti noi, in particolare a tua mamma Cinzia, una leonessa, a tuo papà Roberto, un tenero guerriero, a Simone, fratello di non troppe parole ma di presenza costante e sincera, e ad Antonio, un fratello che adesso illuminerai da lassù. Io e lui eravamo i tuoi piccolini, come un leone ci proteggevi, eri la nostra locomotiva e noi i tuoi vagoni che ti seguiranno ancora per la tua strada.
Ho pensato molte volte se questa lettera fosse abbastanza per te, ma nessuna parola sarà perfetta quanto lo sei tu. Eri un po' tutto e niente di scontato, e adesso da lassù continuo a fare il tuo rumore quaggiù. Una rosa bianca ti ho lasciato candida come te, e una rosa rossa per il nostro amore. Abbracciami forte Kevin, sei il mio angelo umano. La tua Alice.

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