
Ancora una volta Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar hanno regalato al pubblico del ciclismo immagini straordinarie. Lo sloveno ha resistito agli attacchi del danese sul Mont Ventoux e nel finale, è riuscito a superarlo e a tagliare prima di lui il traguardo.
«E’ stata una giornata molto dura oggi e lo è stata ancora di più perché è arrivata dopo il giorno di riposo – ha detto Pogacar dopo il traguardo – la tappa di oggi è un altro obiettivo raggiunto e sono contento di come siano andate le cose».
La salita finale verso il Mont Ventoux ha messo a dura prova l’intero gruppo e mentre in testa c’era il francese Valentin Paret-Peintre che lottava per la vittoria di tappa contro Ben Healy, dietro si giocava la sfida, l’ennesima, tra Pogacar e Vingegaard. Questa volta però è stato il danese ad attaccare e lo sloveno ha sempre risposto rimanendo attaccato alla sua ruota.
«Oggi Jonas ci ha messo davvero tanto impegno e i Visma hanno lavorato molto bene come squadra. Hanno gestito la salita in modo impeccabile, ma per fortuna non avevo le stesse gambe del 2021, quindi sono contento di oggi, è stata una buona prestazione da parte mia e ho difeso la maglia gialla così come avevo deciso stamattina».
Nel 2021 fu Jonas Vingegaard a battere Pogacar sul Mont Ventoux, mentre oggi è stato lo sloveno a non lasciarsi sorprendere lungo l’ascesa finale della sedicesima tappa. I due leader sono rimasti sempre uno attaccato alla ruota dell’altro e in classifica generale, Pogacar è riuscito a rosicchiare solo 2 secondi, che però si vanno a sommare a un vantaggio già importante, che ora è di 4’15”
«In alcuni punti ovviamente ho sofferto, ma oggi c’è stata solo una salita, uno sforzo solo e ho più o meno dato gas dall’inizio della salita fino al traguardo».
Tra i due rivali la grande differenza sui tornanti del Mont Ventoux non c’è stata, e bisognerà aspettare le tappe alpine per capire se qualcosa potrà ancora cambiare prima di arrivare a Parigi domenica.
«Abbiamo lasciato andare gli uomini davanti perché non eravamo interessati alla vittoria di tappa. Se avessimo voluto vincere, allora davanti ci sarebbe stato Tim con Adam e Marc. Quando abbiamo visto che la Visma si muoveva ci siamo dovuti adeguare. E’ stata una tappa difficile e sono contento per come abbiamo corso e anche per la vittoria di Valentin Paret-Peintre, che ha meritato veramente di vincere».
Mancano pochi giorni alla fine del Tour de France e se domani gli uomini di classifica potranno prendere un po’ di respiro, da giovedì a sabato, ci sarà guerra sulle Alpi. Pogacar è convinto che la battaglia ci sarà fino all’ultimo giorno.
«Avremo ancora giornate dure, ma sono fermamente convinto che continueremo a batterci fino all’ultimo giorno, quando arriveremo a Parigi».