POGACAR. «SALITA DIFFICILE, JONAS ALL'ATTACCO, PER FORTUNA AVEVO GAMBE MIGLIORI CHE NEL 2021»

TOUR DE FRANCE | 22/07/2025 | 19:12
di Francesca Monzone

Ancora una volta Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar hanno regalato al pubblico del ciclismo immagini straordinarie. Lo sloveno ha resistito agli attacchi del danese sul Mont Ventoux e nel finale, è riuscito a superarlo e a tagliare prima di lui il traguardo.


«E’ stata una giornata molto dura oggi e lo è stata ancora di più perché è arrivata dopo il giorno di riposo – ha detto Pogacar dopo il traguardo – la tappa di oggi è un altro obiettivo raggiunto e sono contento di come siano andate le cose».


La salita finale verso il Mont Ventoux ha messo a dura prova l’intero gruppo e mentre in testa c’era il francese Valentin Paret-Peintre che lottava per la vittoria di tappa contro Ben Healy, dietro si giocava la sfida, l’ennesima, tra Pogacar e Vingegaard. Questa volta però è stato il danese ad attaccare e lo sloveno ha sempre risposto rimanendo attaccato alla sua ruota.

«Oggi Jonas ci ha messo davvero tanto impegno e i Visma hanno lavorato molto bene come squadra. Hanno gestito la salita in modo impeccabile, ma per fortuna non avevo le stesse gambe del 2021, quindi sono contento di oggi, è stata una buona prestazione da parte mia e ho difeso la maglia gialla così come avevo deciso stamattina».

Nel 2021 fu Jonas Vingegaard a battere Pogacar sul Mont Ventoux, mentre oggi è stato lo sloveno a non lasciarsi sorprendere lungo l’ascesa finale della sedicesima tappa. I due leader sono rimasti sempre uno attaccato alla ruota dell’altro e in classifica generale, Pogacar è riuscito a rosicchiare solo 2 secondi, che però si vanno a sommare a un vantaggio già importante, che ora è di 4’15”

«In alcuni punti ovviamente ho sofferto, ma oggi c’è  stata solo una salita, uno sforzo solo e ho più o meno dato gas dall’inizio della salita fino al traguardo».

Tra i due rivali la grande differenza sui tornanti del Mont Ventoux non c’è stata, e bisognerà aspettare le tappe alpine per capire se qualcosa potrà ancora cambiare prima di arrivare a Parigi domenica.

«Abbiamo lasciato andare gli uomini davanti perché non eravamo interessati alla vittoria di tappa. Se avessimo voluto vincere, allora davanti ci sarebbe stato Tim con Adam e Marc. Quando abbiamo visto che la Visma si muoveva ci siamo dovuti adeguare. E’ stata una tappa difficile e sono contento per come abbiamo corso e anche per la vittoria di Valentin Paret-Peintre, che ha meritato veramente di vincere».

Mancano pochi giorni alla fine del Tour de France e se domani gli uomini di classifica potranno prendere un po’ di respiro, da giovedì a sabato, ci sarà guerra sulle Alpi. Pogacar è convinto che la battaglia ci sarà fino all’ultimo giorno.

«Avremo ancora giornate dure, ma sono fermamente convinto che continueremo a batterci fino all’ultimo giorno, quando arriveremo a Parigi».

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COMMENTI
Comunque
22 luglio 2025 21:42 Angliru
Comunque io non leggo ogni giorno analisi da parte di Vingegaard sulla Uae, o di altri corridori che analizzano altri team. Questa cosa, sta diventando noiosa, visto che ognuno dovrebbe guardare a casa sua.

Angliru
22 luglio 2025 22:11 Eli2001
ognuno dovrebbe guardare a casa sua? E dove sta scritto? Ora decidete anche cosa si può dire e cosa no?

@Angliru
22 luglio 2025 22:19 Gnikke
Concordo! Dovrebbe citare nei suoi commenti anche la Cofidis, o la Israel o la Total Energy! Chissà perché parla sempre e solo della Visma!!! Non si capisce!

ma poi
22 luglio 2025 23:42 fransoli
se è vero che nei giorni scorsi ha parlato delle tattiche Visma oggi questa "analisi" proprio non c'è, se non si vuol far passare per tale il fatto di aver constatato come tutti che la Visma ha lavorato bene come squadra (anche se le individualità, danese e parzialmente Kuss a parte, non sono state eccezionali neanche oggi, questo lo aggiungo io), e che Vingegaard si è impegnato molto. Magari oggi era anche un pò invidioso perchè la UAE non mi è parsa molto brillante anzi, direi il contrario, se si toglie lo stakanovista Politt

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Sicuramente Jonas Vingegaard si aspettava di arrivare in modo diverso in vetta al Ventoux: primo perché in cuor suo sperava di staccare Tadej Pogacar e secondo perché subito dopo la conclusione della tappa è stato coinvolto in una caduta incredibile....


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