L'ORA DEL PASTO. GUIDO RUBINO E LA BICI DA CORSA, SEMPRE UGUALE E SEMPRE NUOVA

LIBRI | 30/06/2025 | 08:12
di Marco Pastonesi

Ogni cinque anni Guido Rubino ricomincia a scrivere “La bicicletta da corsa”. La sua. La prima volta nel 2009, la seconda nel 2015, la terza nel 2025 (Hoepli, 252 pagine, 32,90 euro). Scrivere, in questo caso, significa aggiornare: identificare le diverse tipologie, poi analizzare telaio, materiali e componenti, studiare la geometria (misure, linee, angoli…), quindi proporre consigli per l’uso. Stavolta c’è spazio anche per le biciclette elettriche e per quelle d’epoca, due opposti estremismi meccanici e storici, e prima ancora per le gravel, una sorta di compromesso fra la bici da strada e da ciclocross, ideale per le strade bianche. Infine altri consigli, ma per l’acquisto, nuovo e usato.


In cinque anni la bicicletta da corsa cambia e si iscrive a un’altra generazione. Otto tubi, due ruote, due pedali, un manubrio e una sella: tutto come due secoli fa grazie all’intuizione di padre e figlio Michaux, meccanici parigini, che avevano aggiunto quel dettaglio (non proprio un dettaglio) che al barone tedesco Von Drais da qualche anno sfuggiva. I pedali, appunto. Ma la verità è che non c’è giorno in cui per la bicicletta da corsa non si studi, non si provi, non si elabori, non si cerchi, non si trovi (e spesso non si trovi) una nuova soluzione. Missione o ossessione, precisione o rigore, evoluzionismo o perfezionismo, adattamento o interpretazione: le vie di scienziati e designer (e di industrie e commercianti) sono infinite.


“In questi anni la bicicletta da corsa – scrive Rubino - si è evoluta tantissimo, è diventata super specializzata con i modelli da gara, ormai al di fuori della portata di un semplice pedalatore della domenica: sarebbe un po’ come comprarsi una Formula 1, ma beato chi può; poi sono arrivate le gravel e, ancora timidamente, le e-bike da corsa. Tutte nelle loro diverse declinazioni di prezzo e di uso, ma tutte con una logica di mercato che prende sempre più appassionati eterogenei e che provengono da percorsi, più o meno sportivi, diversi. Ce n’è letteralmente per tutti e questo libro cerca di fare un po’ di ordine una situazione che può apparire confusionaria anche per chi segue costantemente le novità del mercato”.

Rubino descrive e spiega, fotografa e mostra, elenca e indica. Qui, pratico e concreto, dà più spazio alla tecnologia che alla poesia, più alla fisica che alla storia. Qui gli interessa approfondire il pacco pignoni e la serie sterzo, i freni a disco e le pedivelle corte, l’altezza del manubrio e l’arretramento della sella: gergo e formule che la stragrande maggioranza dei ciclisti, perfino agonisti, ha conosciuto solo per sentito dire, magari in tv, e ha invece poco o nulla osservato, studiato, imparato. Un libro come compagno di viaggio da consultare prima di partire e poi da tenere a casa in attesa di tornare e, forse, aggiustare, modificare, tentare. Un libro come amico paziente e documentato, interessato ma imparziale, al di sopra delle parti, premuroso e preciso.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E chi l’ avrebbe detto, l’ora un po’ tarda di un sabato a pranzo, gita fuori porta - o ancora meglio, al tempo d’ oggi, fuori di autostrada A 16 - che avresti incontrato chi di ciclismo ti avrebbe con...


Memo Garello, che nel 1960 vinse il Giro del Ticino, in Svizzera, dopo una notte passata a dormire in macchina con due compagni di squadra. Matteo Cravero, che nel 1969 fu quarto al Giro di Romagna e per insubordinazione (il...


La stagione 2025 sta per affrontare l'ultimo giro di boa con gli appuntamenti che attendono ancora protagonisti gli atleti della Sc Padovani Polo Cherry Bank ma, nel frattempo, la dirigenza del team bianco-verde è già al lavoro per programmare il...


L'anno scorso l'evento si chiamava "Stelvio X 6 = 8848 metri per la Vita" ed è riuscito a raccogliere circa 20mila euro. Quest'anno si è chiamato "PedalAyuda Hearts in Action - Everesting per la vita 2025" e di euro ne...


Lo sport alessandrino è in lutto per la morte di Roberta Repetto, l’ex ciclista ovadese spentasi all’età di 55 anni dopo aver combattuto a lungo, con grinta e coraggio, contro una grave malattia che ultimamente sembrava ormai debellata. Della...


Quella che in breve è diventato un modello iconico per Prologo cambia pelle e viene prodotta oggi anche in una versione 3D, un passo che porta questa sella ad un livello ancora più alto. La cover multi settore stampata interamente in 3D conferma le...


Il racconto di un territorio ha più voci, diversi punti di vista. La bicicletta ha il ritmo giusto per la Valtellina Media e Bassa, che va a tempo con la natura. Gravellina - Strade Rurali, evento cicloturistico, intende valorizzare e...


Ieri a Calvagese della Riviera, in occasione del tradizionale appuntamento riservato agli juniores, abbiamo avuto occasione di incontrare Carlo Giorgi, presidente del Team Giorgi Brasilia ISI Service. Un saluto, quattro chiacchiere sulla stagione che sta riservando belle soddisfazioni al suo...


Si sono chiusi i Mondiali di paraciclismo a Ronse con il gruppo azzurro che celebra un oro e un bronzo nell’ultima giornata di gare.  L’Italia torna a brillare nel tandem maschile: Federico Andreoli e Francesco Di Felice riportano la Nazionale...


L’arrivo in salita quella impegnativa che da S.Ellero porta a Donnini di Reggello, ha esaltato Raffaele Cascione del Team Vangi Il Pirata che si è aggiudicato il Memorial Paolo Batignani e Natalino Crini, tradizionale appuntamento per juniores organizzato dalla società...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024