Tra i corridori che hanno rischiato di finire la propria carriera nel 2025 dopo la fusione tra la Intermachè e la Lotto, c’è anche Arne Marit, che solo da poche settimane ha trovato un ingaggio al fianco dell’amico Remco Evenepoel. Il belga poteva essere una delle vittime dell’unione tra i due team e a 26 anni ha rischiato di rimanere senza un ingaggio. Solo a fine stagione ha scoperto che non avrebbe fatto parte dei piani per la nuova squadra e la paura di rimanere senza un lavoro non lo ha fatto dormire per diverse settimane. «L'ho scoperto due giorni prima della fine della stagione - ha spiegato Arne Marit in Spagna durante il ritiro con la Red Bull – Bora Hansgrohe - È stato uno shock che non mi aspettavo. Mi avevano detto che c'erano già molti corridori con il mio profilo. Eppure sentivo di aver avuto una stagione costante e di meritare il posto».
Il 2025 è stato un anno con risultati positivi, trascorso in gran parte al servizio dei velocisti di punta, come Biniam Girmay e Gerben Thijssen. Ha solo 3 vittorie all'attivo, il belga, e poi una serie di podi di tutto rispetto come il quarto posto quest'anno alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e il terzo posto alla Famenne Ardenne Classic. «Mi piacerebbe scambiare diversi dei miei podi con una vittoria, anche se questi risultati sono comunque importanti per i punti».
La preoccupazione per il suo futuro è stata molta e si è sentito sollevato solo quando Zakkari Dempster, direttore sportivo della Red Bull-Bora-Hansgrohe, lo ha contattato: si era appena liberato un posto in seguito all'espulsione dello spagnolo Oier Lazkano, il cui passaporto biologico mostrava anomalie. Arne Marit non ha esitato un secondo e a dargli il benvenuto in squadra c’era una vecchia amicizia, si tratta di Remco Evenepoel, che gli ha inviato un messaggio con scritto: Benvenuto nella squadra, amico!"
Remco e Marit si conoscono bene e hanno corso insieme nelle categorie giovanili. «Io e Remco abbiamo corso insieme. Ricordo i suoi primi giorni tra i giovani. Vivevamo nella stessa regione. Pedalavamo sempre insieme nella pianura di Dender. Poi quando lui ha iniziato ad andare con frequenza in Spagna siamo usciti meno, ma siamo sempre stati buoni amici. Ricordo che il giorno prima della sua seconda gara, il campionato a cronometro del Brabante Fiammingo che ho vinto, mi mandò un messaggio chiedendomi se dovesse stare attento a qualcosa. Gli diedi qualche consiglio. Ma non aveva una bici da cronometro. E ricordo di essere rimasto davvero sorpreso dal suo risultato».
In quel periodo Remco Evenepoel, non era ancora il miglior cronometrista del mondo, si classificò decimo su ventotto giovani in gara nella cronometro Stok-Kortenaken e quel risultato non faceva di certo pensare ai risultati che sarebbero arrivati in futuro. «Quando vidi che era arrivato a soli quaranta secondi da me, su una distanza di circa trenta chilometri, capii subito che aveva un vero talento per il ciclismo, ma la conferma è arrivata solo in seguito. Anche tra i giovani, quando divenne poi uno dei migliori, siamo rimasti sorpresi, anche se era chiaro che era uno dalle qualità non comuni. Mi impressionò fin da subito. Ma penso che abbia impressionato tutti abbastanza in fretta».
Arne Marit è felice di ritrovare Remco alla Red Bull-Bora-Hansgrohe, anche se non gareggeranno probabilmente nelle stesse corse. Marit è stato reclutato per la squadra fiamminga delle classiche e per il gruppo dei velocisti, mentre Remco ha un programma completamente diverso. «Lavorerò principalmente per Jordi Meeus o Danny Van Poppel e spero sinceramente di poter fare qualcosa di buono per loro, in particolare per Danny, un corridore che mi piace molto e mi piacerebbe arrivare ai suoi risultati».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.