
Vittoria Bussi in questi giorni ha stabilito nuovi record mondiali sull'Ora e sui 4 km e scritto pagine importanti per il ciclismo, ma non ha ottenuto la visibilità che si aspettava tanto da sfogarsi oggi sui social con questo post che rilanciamo integralmente.
A tutti i giornalisti che mi stanno chiedendo scusa in questi giorni perchè la mia impresa "non ha avuto il permesso ad avere più spazio", perchè il pezzo è stato tagliato a 9 righe anzichè 15, perchè il Giro vi sta assorbendo tutte le energie e il vostro tempo. O altre cazzate simili.
Ebbene, chiedete scusa agli Italiani, non a me. È a loro che state privando la gioia di avere tutti e 4 i record a casa, sia di ora che di insegiuimento, sia maschile che femminile. Anche se di velodromi in Italia ce n'è uno solo.
Chiedete scusa ai tanti giovani atleti che hanno paura di non riuscire a far grandi cose perchè non hanno una squadra dietro. Le grandi cose si possono fare comunque. O ai lavoratori in qualsiasi ambito. Le grandi cose si fanno anche da soli, o quasi.
Chiedete scusa a chi pensa di non aver abbastanza denaro per poter organizzare un grande evento. Si può organizzare, senza diretta televisiva magari, ma ce la si fa.
Chiedete scusa agli adolescenti che devono scegliere tra sport e istruzione perchè la società ancora dice questo. Si possono fare entrambe le cose. E bene.
Chiedete scusa alle donne, perchè proprio non ce lo meritiamo. Perchè proprio non ha senso. Sa di Medioevo e inciviltà. E se vi racconto che avevo il ciclo nel 2023 quando ho battuto i 50km, non vergognatevi ma scrivetelo perchè è proprio grazie al ciclo che diamo la vita.
Io non l'ho mai fatto per visibilità, quindi non chiedetemi proprio scusa. Anzi, magari leggete la mia storia prima di farmi le domande.