PINO PETITO, WHAT A SCARE! A CAR CUTS HIM OFF, TWO VERTEBRAE FRACTURED

NEWS | 29/01/2025 | 18:52
di Bibi Ajraghi

A peaceful bike ride turned into a very long moment of fear for Pino Petito. The former Lazio professional, who will turn 65 next month, was the victim of an accident while cycling this morning in the center of Civitavecchia.


His brother Roberto, also a former professional, tells tuttobiciweb what happened: "Pino was heading to meet his friends at Scaccia, the bike shop that serves as a reference point for many amateur groups. He was in the center of Civitavecchia, having traveled no more than 300 meters from home when a car suddenly turned right without signaling. Pino swerved to avoid the danger, but his bike got stuck and he was catapulted to the ground. A terrible blow for him: he suffered a fracture of the C1 vertebrae and Atlas, for which he must wear a neck brace, a cerebral concussion, problems with his cheekbone and 12 broken or chipped teeth. He faces 50 days of prognosis, to be spent practically immobile."



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COMMENTI
Senza rispetto
29 gennaio 2025 20:00 Bullet
Buona guarigione ma è evidente che chi è in strada non ha la minima considerazione verso il ciclista come se fosse trasparente e non degno di attenzioni come un qualsiasi altro mezzo.

Considerazione
29 gennaio 2025 21:43 italia
Non capisco perché la FCI o le associazioni ciclistiche non si costuiscono parte civile in giudizio; ormai gli incidenti sono numerosi e diamo atto che i ciclisti sono in aumento esponenziale e lo sport più praticato al di là delle statistiche farlocche tanto he l'Italia è jn popolo di santi poeti navigatori e .... cicloamatori ...

Passa la voglia............
30 gennaio 2025 10:04 9colli
.........Tutti i giorni ne succede una se non due. Passa veramente la voglia di uscire in bici anche per una semplice passeggiata. Auguri Pino per una pronta Guarigione.

a 9colli
30 gennaio 2025 10:37 RichardPev
Penso come tu

Generale indifferenza alle regole
30 gennaio 2025 12:31 vecchiobrocco
Il problema generale è la totale indifferenza alle regole (tipica degli italiani), e la strada è solo un aspetto. Purtroppo dall'alto vengono solo esempi negativi , quindi non c'è speranza. Basta pensare a come vengono trattati gli eccessi di velocità, il cui rispetto sembra solo un optional

9colli
30 gennaio 2025 14:04 GianEnri
Proprio così, ormai mi diverto di più sui rulli interattivi e Rouvy.
Migliaia di percorsi diversi, gare, giri di gruppo, allenamenti per tutti i gusti. Interazioni con appassionati da tutto il mondo di cui ormai l'intelligenza artificiale ci consente la traduzione di ogni lingua straniera. Basta con questi rischi di incidenti del traffico. In strada solo in gara.

Non c'e' speranza
30 gennaio 2025 15:14 rufus
Siamo un popolo di indisciplinati seriali, il rispetto delle regole ci fa venire l'orticaria, appena esce una legge dopo dieci minuti c'e' gia' qualcuno che cerca il modo per eluderla (es. le magliette con la cintura di sicurezza disegnata). Non c'e' speranza alcuna, ignoranza abissale sotto ogni aspetto, bisogna solo farsi il segno della croce.

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